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01/11/2023, ore 19.30, da https://www.milanofinanza.it/news/la-fed-lascia-invariati-i-tassi-202311011855537373 

La Fed lascia invariati i tassi ai massimi da 22 anni
Jerome Powell
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La Fed lascia invariati i tassi ai massimi da 22 anni

di Francesco Ninfole 
tempo di lettura 1 min

È la seconda pausa consecutiva della banca centrale americana, dopo il rialzo di luglio e lo stop di giugno. Nel complesso la Federal Reserve ha alzato i tassi di 525 punti base a partire dal marzo 2022. Resta aperta la porta per un nuovo aumento

La Fed ha lasciato invariati i tassi nella forchetta 5,25-5,5%, il livello più alto degli ultimi 22 anni. È la seconda pausa consecutiva decisa dalla banca centrale americana, dopo il rialzo di luglio e lo stop di giugno. Nel complesso la Fed ha alzato i tassi di 525 punti base a partire da marzo 2022.

Per la banca centrale resta possibile un nuovo rialzo. Nel comunicato la Fed ha sottolineato che l’attività economica si sta espandendo a ritmo «forte» (era «solido» a settembre) e che l’aumento dei posti di lavoro «si è attenuato» rispetto all’inizio dell’anno, ma rimane «forte». Inoltre l’istituto centrale ha riconosciuto l’impatto sull’economia legato alla restrizione delle condizioni finanziarie, oltre a quelle creditizie.

La Fed ha ribadito che considererà la stretta cumulata della politica monetaria, assieme agli sviluppi economici e finanziari, per decidere se sia necessario un ulteriore inasprimento monetario.

Il presidente della Fed Jerome Powell potrebbe dare indicazioni su un eventuale nuovo rialzo nella conferenza stampa delle 19.30. Un’altra stretta potrebbe essere decisa nei prossimi mesi se l’economia sarà più forte delle attese o se l’inflazione calerà meno del previsto. A settembre i membri della Fed avevano previsto un ulteriore rialzo nel 2023 ma la maggior parte degli analisti ritiene che la banca centrale abbia raggiunto il picco.

A ottobre c’è stato un forte rialzo dei tassi di mercato che aiuta la Fed nel contrastare l’inflazione. Il rendimento dei Treasury a dieci anni nei giorni scorsi ha superato il 5%, anche se oggi è al 4,81%. I mercati iniziano anche a pensare al primo taglio che potrebbe arrivare a metà dell’anno prossimo.

La crescita Usa resta solida, con un tasso annualizzato del 4,9% nel terzo trimestre. L’Eurozona invece ha chiuso i tre mesi con una contrazione dello 0,1% rispetto al secondo trimestre. L’inflazione Usa, secondo l’indice Cpi (Consumer Price Index) è arrivata al 3,7% a settembre, in aumento rispetto al 3% di giugno, ma in netto calo rispetto al picco del 9,1% raggiunto a giugno 2022. 

(articolo in aggiornamento)

Orario di pubblicazione: 01/11/2023 17:17
Ultimo aggiornamento: 01/11/2023 19:19

01/11/2023, ore 19.28, 




01/11/2023, ore 19.27, da https://streethawk1970seregno.tumblr.com/

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