28/10/2025, ore 20.01, da https://www.milanofinanza.it/news/borse-oggi-diretta-28-ottobre-2025-chiusura-apertura-europee-borsa-milano-ftse-mib-piazza-affari-202510280758589880 Leggi dopo
Borse oggi in diretta | Il Ftse Mib chiude in rialzo dello 0,5%. Corre Azimut, in rosso Ferrari e Campari | IL VIDEO
Cambio euro/dollaro in rialzo a 1,165. Mercati in attesa della decisione di mercoledì 29 della Federal Reserve, che dovrebbe tagliare i tassi dello 0,25% | Ftse Mib future: spunti operativi in diretta per martedì 28 ottobre | Il calendario macro di oggi | Auto, settembre in forte crescita (+10%) in Europa
- Ore 16:00 Wall Street positiva
- Ore 14:15 Ftse Mib allo 0,25%
- Ore 12:10 Ftse Mib sulla parità con Leonardo in testa. Spread sotto 78: boom di richieste in asta per i Btp short e Btpei
- Ore 11:30 Ftse Mib fermo, Mediobanca debole. L’euro si rafforza
- Ore 10:35 Ftse Mib poco sopra la parità, bene Leonardo, Stm e Stellantis. Euro stabile a 1,16 dollari
- Ore 09:05 Ftse Mib piatto, frenato da Leonardo e Saipem. Spread stabile a 78: il Tesoro colloca Btp short e Btpei fino a 3,5 miliardi di euro
- Ore 07:50 Europa attesa in calo, oro sotto
- 4.000 dollari: al via la due giorni del Fomc
Il Ftse Mib chiude a 43.128 punti in rialzo dello 0,51%. Brillanti Azimut (+3,7%), Snam (+1,46%) e Stellantis (+1,4%).
In rosso Ferrari, che perde il 2,3%, Campari (-2,2%) e Interpump (-1,9%).
Spread a 78 punti, cambio euro dollaro in rialzo a 1,165.
I principali indici europei chiudono contrastati, mentre Oltreoceano la fiducia dei consumatori americani si è confermata stabile con segnali di lieve calo, riflettendo una percezione di stabilità ma anche di incertezze legate a fattori economici a breve termine, come l'inflazione e le politiche monetarie. L’indice si attesta a circa 94,6.
Domani, la Fed si pronuncerà sui tagli dei tassi. Secondo Kevin Thozet, membro del comitato investimenti di Carmignac, negli Usa «l’inflazione appare stabilizzata su un livello ancora elevato, oltre il 3%», ma la Fed non ha «contestato le aspettative dei mercati, che continuano a prevedere nuovi tagli dei tassi entro la fine dell’anno. Per questo, ci si attende che mercoledì la banca centrale statunitense prosegua verso una politica monetaria meno restrittiva e annunci una riduzione dei tassi di 25 punti base».
«Le prospettive per il 2026, tuttavia, appaiono più incerte. Le discussioni si concentreranno sull’eventuale ritorno di pressioni inflazionistiche, alimentate da diversi fattori: il pieno impatto dei dazi lungo la catena di fornitura, l’intensificarsi dello stimolo fiscale e della deregolamentazione, un possibile calo sotto lo zero della soglia di equilibrio tra occupazione e Non-Farm Payroll, e l’arrivo di un nuovo presidente della Fed vicino all’agenda MAGA, favorevole a tassi reali più bassi».
Ore 16:00 Wall Street positiva
Dopo l’apertura positiva di Wall Street, il Ftse Mib mantiene l’andamento positivo e sale dello 0,23%. Tra le blue chip spiccano Azimut (+3,10%), Snam (+1,57%) e Lottomatica (+1,5%).
In ribasso Campari (-1,48%), Interpump (-1,4%) e Ferrari (-1,14%).
Spread a 78 punti, cambio euro dollaro in rialzo a 1,164 dopo la flessione di questa mattina all’uscita dei dati macro Usa.
In attesa delle riunioni della Fed e della Bce, Katharine Neiss, chief european economist di Pgim, ritiene che «I mercati saranno particolarmente concentrati sui dati relativi all'inflazione di ottobre». Anche se l’inflazione è «molto vicina all'obiettivo, ha registrato un trend al rialzo e a settembre ha effettivamente sorpreso al rialzo. Ciò ha alimentato il tono relativamente aggressivo della Bce, che ha escluso ulteriori tagli dei tassi».
Ma i mercati «vedono i rischi di inflazione decisamente al ribasso. È probabile che nel 2026 l'inflazione rimanga ferma al precedente obiettivo della Bce, ovvero inferiore ma vicina al 2%. Il consenso prevede un netto rallentamento dell'inflazione nell'area dell'euro nel mese di ottobre. Se ciò dovesse verificarsi, potremmo assistere a un cambiamento di tono da parte della Bce verso ulteriori tagli, forse già a dicembre».
Ore 14:15 Il Ftse Mib guadagna lo 0,25%
A Piazza Affari l’indice Ftse Mib reagisce e guadagna lo 0,25% salendo a quota 43.017 punti alle 14:15 con Italgas, Snam, Leonardo, Lottomatica che guadagno poco più di un punto percentuale.
Invece Mediobanca resta in calo dello 0,12% dopo la nomina da parte del cda del nuovo vertice in seguito al successo dell’opas di Mps (+0,71%). Il neo eletto ad, Alessandro Melzi d'Eril, si è detto «onorato di poter assumere questa carica in un gruppo che è al centro del sistema finanziario del nostro Paese da decenni, grazie alla indiscussa qualità e dedizione delle persone che ci lavorano».
L’euro vira al ribasso, perde lo 0,14% a 1,1626 dollari in attesa dell’esito della riunione della Fed del 29 ottobre (scontato un taglio dei tassi di 25 punti base) e dopo che le vendite al dettaglio delle catene nazionali statunitensi sono aumentate del 5,2% a livello annuale nella settimana terminata il 25 ottobre, secondo quanto riferito dal Redbook Research Index. Le vendite erano cresciute del 5% nella settimana precedente.
Invece, si prospetta un periodo di inazione per la Bce. Nella riunione di giovedì 30 ottobre «riteniamo che la Bce manterrà invariato il tasso sui depositi al 2%. Il ciclo di riduzione dei tassi è presumibilmente giunto al termine, con l'inflazione sostanzialmente in linea con l'obiettivo e la crescita intorno al trend, e il tasso sui depositi a un livello che la maggioranza dei membri del consiglio direttivo considera probabilmente il punto medio di un intervallo di politica neutrale nell'area dell'euro», spiega Konstantin Veit, Portfolio Manager di Pimco, secondo il quale Francoforte vorrà preservare lo spazio di manovra convenzionale e mirerà a ridurre al minimo il rischio di dover invertire la rotta poco dopo aver raggiunto il tasso terminale.
«Concordiamo con il mercato nel prevedere una qualche probabilità di un ulteriore taglio dei tassi, al fine di proteggere la proiezione in linea con l’obiettivo per il 2027, ma riteniamo più probabile che il ciclo di tagli sia già concluso con l'attuale tasso di riferimento al 2%», conclude Veit.
Ore 12:10 Ftse Mib sulla parità con Leonardo in testa
Con i futures Usa contrastati (+0,25% quello sul Dow Jones e -0,01% quello sull’S&P500) i mercati azionari del Vecchio Continente restano spenti. Francoforte perde lo 0,15%, Parigi lo 0,20%, invece Londra è stabile poco sopra la parità come Milano (+0,08% a 42.944 punti alle 12:10) con Leonardo tra i migliori con un +1,25%. Anche Moncler in attesa dei conti, Stellantis e Stm guadagnano un punto percentuale circa. Resta debole Mediobanca (-0,18%) mentre è in corso il cda per la nomina dell’ad e del presidente dell’era Mps (+0,64%).
Il rendimento del Btp 10 anni scambia non lontano dai massimi delle due settimane al 3,39%, mentre lo spread con il Bund si mantiene sotto 80 a 77,8 punti base. Sul primario il Tesoro ha collocato Btp short e Btpei per l'importo massimo di 3,5 miliardi di euro con domande per poco meno di 6 miliardi.
Più nel dettaglio, 2 miliardi di bond con scadenza a 2 anni, con un rendimento lordo in calo al 2,15%, hanno avuto richieste per 3,41 miliardi di euro. E 1,5 miliardi di euro di Btpei a 10 anni con un rendimento lordo dell'1,72%, per 2,51 miliardi.
Ore 11:30 Ftse Mib fermo, Mediobanca debole. L’euro si rafforza
L’indice Ftse Mib resta inchiodato sulla parità a quota 42.949 punti (+0,09%), sostenuto da Leonardo, Stm e Stellantis. Invece, tra le banche scendono Banco Bpm, Unicredit e Mediobanca. Quest’ultima perde lo 0,21% dopo che è terminata l'assemblea dei soci, mentre ora si è riunito il cda per la nomina del presidente e ad.
Al timone di Mediobanca, oggi controllato per l'86,3% dal Monte dopo il successo dell'opas, arrivano l'ex numero uno di Anima, Alessandro Melzi d'Eril, come amministratore delegato, e l'ex ministro del Tesoro, Vittorio Grilli, come presidente.
Lo spread Btp/Bund è fermo a 78,3 punti base e l’euro si rafforza a 1,1658 (+0,13%) in attesa di un taglio di 25 punti base dei tassi di interesse il 29 ottobre da parte della Fed, date le preoccupazioni relative al mercato del lavoro. Erik Weisman, Chief Economist di Mfs Investment Management, sottolinea che la debolezza del mercato del lavoro, che influenza i salari, gioca un ruolo fondamentale nel determinare l'inflazione dei servizi al di fuori dei servizi di accoglienza.
«In questo contesto, l'attenzione particolare rivolta all'occupazione non è fuori luogo. Pertanto, in questo momento, le questioni relative al mercato del lavoro sono predominanti. Se l'inflazione dovesse rimanere elevata fino alla prima metà del 2026, la Fed potrebbe allentare la politica monetaria in misura minore rispetto a quanto previsto dal mercato, ma questo è un discorso da rimandare a un momento successivo», prevede Weisman.
È probabile che il governatore della Fed, Jerome Powell, e gli altri membri non si sbilanceranno riguardo a dicembre e sottolineeranno l'importanza dei dati quando questi saranno nuovamente disponibili. «Ciò non significa che la riunione di dicembre sarà priva di eventi significativi. Il recente andamento del tasso Sofr suggerisce un aumento delle pressioni sul mercato dei finanziamenti e Powell ha riconosciuto il problema nelle sue recenti dichiarazioni», precisa Weisman. Vi è una profonda consapevolezza e il desiderio di evitare il ripetersi delle tensioni sul mercato dei pronti contro termine osservate nel 2019. Di conseguenza, «la Fed potrebbe segnalare che fornirà indicazioni concrete sulla fine del QT a dicembre, con la possibilità di un annuncio a sorpresa che ne anticipi la conclusione», conclude Weisman.
Ore 10:35 Ftse Mib poco sopra la parità, bene Leonardo, Stm e Stellantis. Euro stabile a 1,16 dollari
Piazza Affari viaggia poco sopra la parità (+0,07% a punti alle 10:35) sostenuta dal trio Leonardo (+1,10%), Stm (+1,88%) e Stellantis (+1,39%). Non male anche Diasorin (+0,88%), mentre soffrono Unipol (-1,10%) e Amplifon (-1%).
Lo spread Btp/Bund resta fermo a 78,45 punti base e l’euro a 1,1653 dollari. A ottobre l’Istat ha stimato un miglioramento sia del clima di fiducia dei consumatori (da 96,8 a 97,6) sia di quello delle imprese (da 93,7 a 94,3). L'incremento è sostenuto dalle attese sia sulla situazione economica generale sia su quella familiare nonché dalle valutazioni sulla possibilità/opportunità di risparmiare e di acquistare beni durevoli.
Ore 09:05 Ftse Mib piatto, frenato da Leonardo e Saipem. Spread stabile a 78: il Tesoro colloca Btp short e Btpei fino a 3,5 miliardi di euro
Borse europee caute in avvio di seduta (Dax -0,30%, Cac40 -0,28%, Ftse100 +0,12% e Ftse Mib -0,01% a 42.907 punti) nel giorno in cui si apre il meeting della Fed che si concluderà il 29 ottobre con un molto probabile nuovo taglio dei tassi di interesse da 25 punti base. Probabilmente il presidente Jerome Powell nella conferenza stampa non lascerà intendere che un altro taglio dei tassi a dicembre sia scontato. Di qui a fine anno infatti dovrebbero essere rese note le letture di tutti quei dati posticipati a causa dello shutdown del governo negli Stati Uniti.
Il Tesoro colloca Btp short e Btpei fino a 3,5 miliardi di euro
Lo spread Btp/Bund è poco mosso a 78 punti base con il rendimento del Btp 10 anni anch’esso stabile al 3,39%. Il Tesoro colloca Btp short e Btpei fino a 3,5 miliardi di euro. Invece, il 29 ottobre saranno sul tavolo 4 miliardi di Bot e giovedì massimi 9,5 miliardi spalmati su quattro titoli, incluso il nuovo Btp a 10 anni febbraio 2036. Attiva questa mattina anche la Germania che mette a disposizione 4 miliardi di Bobl ottobre 2030.
Delude l'indice di fiducia dei consumatori in Germania a novembre
In attesa del meeting della Bce di giovedì 30 ottobre, dal quale ci si aspetta tassi fermi, in mattinata verrà diffuso il sondaggio, a cura della banca centrale, sulle aspettative dei consumatori a settembre. Intanto la fiducia dei consumatori in Germania va verso un calo ulteriore a novembre. L'indice di fiducia dei consumatori, pubblicato dall'istituto di ricerca di mercato GfK e dall'Istituto di Norimberga per le decisioni di mercato, è infatti sceso a -24,1 punti a novembre rispetto ai -22,5 punti rivisti al ribasso di ottobre, sotto le aspettative degli economisti di un modesto miglioramento.
Il calo è stato determinato principalmente dalla diminuzione delle aspettative di reddito, che hanno perso quasi 13 punti, raggiungendo i 2,3 punti, il livello più basso da marzo 2025. Viceversa, le aspettative economiche sono aumentate per la prima volta in quattro mesi, salendo di 2,2 punti a 0,8, mentre la propensione all'acquisto è salita leggermente a -9,3 punti. E la propensione al risparmio è scesa a 15,8 punti dai 16,1 punti del mese precedente.
A Milano male Leonardo, Eni, Saipem, Mediobanca, Moncler. Corrono Sogefi e Officina Stellare
Sul listino milanese Stellantis si limita a un +0,10% a 9,45 euro dopo che le vendite di auto nuove in Europa sono aumentate del 10,7% a settembre, grazie alla crescita in quasi tutti i mercati, guidate da Germania e Regno Unito. E Stellantis ha registrato un +10,5% con una quota di mercato in crescita dal 14,9% al 15%. Nel perimetro più ampio di Unione Europea, area Efta e Regno Unito la progressione è stata ancora più evidente: +11,5% con 165.457 nuove auto registrate nel mese.
- Leggi anche: Auto, settembre in forte crescita (+10%) in Europa. Stellantis torna a correre trainata da Citroën e Fiat
Sotto pressione Leonardo, in calo dell’1,25% a 50,42 euro, ma la Turchia ha firmato con il primo ministro britannico, Keir Starmer, un accordo da 8 miliardi di sterline per l'acquisto di 20 jet Eurofighter Typhoon. Il ministero della Difesa turco ha fatto, inoltre, sapere di avere intenzione di acquistare ulteriori 24 Typhoon, 12 dall'Oman e 12 dal Qatar. Pur non essendo prime contractor, tipicamente Leonardo ottiene il 36% del valore della commessa per la fornitura di avionica e componentistica.
- Leggi anche: Airbus, Leonardo e Thales uniscono le forze per sfidare Starlink: i dettagli dell’alleanza europea dei satelliti
Venduta, tra le banche, Mediobanca (-0,51% a 16,44 euro) che riunisce l’assemblea dei soci, chiamata a nominare il nuovo cda targato Mps (+0,15% a 7,32 euro). Così si chiuderà definitivamente un'epoca, quella di Alberto Nagel e Renato Pagliaro, eredi di Vincenzo Maranghi ed Enrico Cuccia, alla guida dell'istituto milanese. Nagel, dal 2008 amministratore delegato della banca, entrò in piazzetta Cuccia nel 1991. Ben prima di lui, nel 1981, Pagliaro, che da 15 anni ne è stato presidente. Al timone di Mediobanca, oggi controllato per l'86,3% dal Monte dopo il successo dell'opas, arriveranno l'ex numero uno di Anima, Alessandro Melzi d'Eril, come amministratore delegato, e l'ex ministro del Tesoro, Vittorio Grilli, come presidente.
Nel settore petrolifero Berenberg ha alzato il target price da 14 a 14,5 euro su Eni (rating hold; -0,94% a 15,79 euro), viceversa Hsbc ha tagliato il rating da buy a hold, pur alzando il target price da 16,3 a 16,5. Sempre Berenberg ha limato il target price di Saipem (-1,40% a 2,25 euro) da 3,4 a 3,3 euro. Invece, su Mfe (-0,26% a 3,104 euro) è intervenuta Deutsche Bank alzando il target price da 4,5 a 4,8 euro (rating hold).
Conti in arrivo per Moncler (-0,67% a 53,44 euro). Li ha già pubblicati Avio (-0,33% a 44,85 euro) che ha chiuso i primi nove mesi del 2025 con un portafoglio ordini pari a 1.860 milioni di euro, in crescita di circa l'8% rispetto al 31 dicembre 2024. I ricavi netti sono stati pari a 351 milioni, in crescita del 26,3% rispetto al 30 settembre 2024 grazie principalmente alle attività di produzione di Vega C e dei motori P120 per Ariane 6, nonché per le attività di propulsione in ambito difesa. L'ebitda reported è aumentato del 25,9% a 15,2 milioni. La guidance 2025 è stata confermata.
Mentre Sogefi (+2,91% a 3,01 euro) ha chiuso i primi nove mesi dell'esercizio 2025 con ricavi per 744,9 milioni di euro (-2,8% anno su anno a cambi correnti), un ebit di 48,5 milioni (era 38 milioni al 30 settembre 2024) e utile netto dalle attività in continuità in aumento a 29,9 milioni dai 15,1 milioni al termine del terzo trimestre 2024).
Sit (-1,64% a 2,4 euro) ha rivisto l’utile nei primi nove mesi dell'anno: 1,6 milioni di euro, contro una perdita di 8,3 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente. I ricavi sono cresciuti del 6,8% a 238 milioni e l’ebitda adjusted, pari a 32,5 milioni, dell’81,4%. Sit resta focalizzata sul recupero della marginalità e sul progressivo calo dell'indebitamento finanziario con un ebitda adjusted atteso a fine 2025 a 40 milioni.
Infine, Officina Stellare (+9,73% a 24,8 euro) e Global Aerospace Technologies Group, holding di partecipazioni detenuta in maggioranza da società di investimento di Investindustrial, hanno approvato un'operazione di integrazione strategica per costituire un polo industriale quotato in Italia, altamente specializzato in tecnologie avanzate per i comparti dell'aerospazio e della difesa. I dati pro-forma della nuova società mostrano un valore della produzione per l'anno 2024 e per i sei mesi al 30 giugno del 2025 pari, rispettivamente, a 76 milioni e a 37 milioni di euro, nonché un backlog complessivo al 30 giugno di quest’anno pari a 148 milioni.
Ore 07:50 Europa attesa in calo, oro sotto 4.000 dollari: al via la due giorni del Fomc
Borse europee attese in calo in avvio di seduta (-0,19% il futures sull’Eurostoxx50) con i futures statunitensi piatti, mentre gli investitori valutano i nuovi sviluppi sul fronte della guerra commerciale e attendono le decisioni da parte della Fed e della Bce. I principali indici di Wall Street hanno toccato nuovi massimi storici nella seduta del 27 ottobre, trainati dai guadagni del settore tecnologico.
Trump in Asia
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha incontrato a Tokyo la nuova prima ministra giapponese, Sanae Takaichi, con la quale ha discusso di cooperazione in materia di difesa, commercio e del pacchetto di investimenti statunitensi da 550 miliardi di dollari annunciato all’inizio dell’anno: mira a rafforzare i progetti congiunti in infrastrutture, energia pulita e tecnologia. Il sentiment resta sostenuto dall’ottimismo sui progressi nei negoziati commerciali tra Stati Uniti e Cina, dopo che è stata finalizzata una bozza di accordo per evitare l’introduzione di nuovi dazi. Il quadro sarà esaminato e definito nei dettagli quando Trump incontrerà il presidente cinese, Xi Jinping, in Corea del Sud giovedì 30 ottobre.
Focus su Fed, Bce e BoJ
L’euro sale dello 0,12% a 1,1657 dollari in attesa alle 13:55 dell’indice settimanale Redbook, alle 15 dell’indice sulla fiducia dei consumatori a ottobre degli Stati Uniti, mentre alle 19 si tiene un’asta Treasury Usa a 7 anni (il 10 anni rende il 3,98%). La Federal Reserve statunitense ha avviato oggi, 28 ottobre, la sua riunione di due giorni: gli economisti si aspettano che annuncerà un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base mercoledì 29 ottobre.
- Leggi anche: Fed, cinque candidati ufficiali per la presidenza: in corsa anche il super manager di BlackRock da 2,4 trilioni
I mercati danno per scontata questa mossa, poiché i dati sull’inflazione più recenti si sono rivelati inferiori alle attese e la debolezza del mercato del lavoro supporta questa decisione della banca centrale americana. Anche la Bank of Japan annuncerà la propria decisione di politica monetaria mercoledì. In questo caso gli economisti prevedono che manterrà invariati i tassi di interesse come la Bce il 30 ottobre.
Oro ancora in calo, sotto 4.000 dollari
I prezzi dell’oro continuano a scendere dopo essere arretrati sotto i 4.000 dollari l’oncia nella sessione precedente, poiché i segnali di un allentamento delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina hanno ridotto l’attrattiva del metallo giallo come bene rifugio, in vista della riunione della Fed.
L’oro spot cala dello 0,4% a 3.963,6 dollari l’oncia, mentre i futures sull’oro perdono l’1,50% a 3.959 dollari l’oncia. Il prezzo è diminuito del 10% rispetto al record di 4.381,29 dollari l’oncia raggiunto la scorsa settimana. «Anche dopo la correzione di lunedì, l’oro è ancora in rialzo di oltre il 50% dall’inizio dell’anno, sostenuto dalla forte domanda di Etf e dagli acquisti delle banche centrali nell’ottica di diversificazione», affermano gli analisti di Ing. «Il recente calo dei prezzi potrebbe persino essere visto da alcune banche centrali come un’opportunità per aumentare le loro riserve», aggiungono. Anche i prezzi del petroli scivolano: -0,18% a 61,20 dollari al barile il futures sul Wti e -0,22% a 64,76 dollari al barile quello sul Brent.
A Milano occhio a Stellantis, Leonardo, Mediobanca, Eni, Saipem, Mfe, Moncler, Avio, Sogefi, Sit, Officina Stellare
Sul listino milanese attenzione a Stellantis dopo che le vendite di auto nuove in Europa sono aumentate del 10,7% a settembre, grazie alla crescita in quasi tutti i mercati, guidate da Germania e Regno Unito. E Stellantis ha registrato un +10,5% con una quota di mercato in crescita dal 14,9% al 15%. Nel perimetro più ampio di Unione Europea, area Efta e Regno Unito la progressione è stata ancora più evidente: +11,5% con 165.457 nuove auto registrate nel mese.
- Leggi anche: Auto, settembre in forte crescita (+10%) in Europa. Stellantis torna a correre trainata da Citroën e Fiat
Da monitorare anche Leonardo visto che la Turchia ha firmato con il primo ministro britannico, Keir Starmer, un accordo da 8 miliardi di sterline per l'acquisto di 20 jet Eurofighter Typhoon. Il ministero della Difesa turco ha fatto, inoltre, sapere di avere intenzione di acquistare ulteriori 24 Typhoon, 12 dall'Oman e 12 dal Qatar. Pur non essendo prime contractor, tipicamente Leonardo ottiene il 36% del valore della commessa per la fornitura di avionica e componentistica.
- Leggi anche: Airbus, Leonardo e Thales uniscono le forze per sfidare Starlink: i dettagli dell’alleanza europea dei satelliti
Tra le banche, Mediobanca riunisce l’assemblea dei soci, chiamata a nominare il nuovo cda targato Mps. Così si chiuderà definitivamente un'epoca, quella di Alberto Nagel e Renato Pagliaro, eredi di Vincenzo Maranghi ed Enrico Cuccia, alla guida dell'istituto milanese. Nagel, dal 2008 amministratore delegato della banca, entrò in piazzetta Cuccia nel 1991. Ben prima di lui, nel 1981, Pagliaro, che da 15 anni ne è stato presidente. Al timone di Mediobanca, oggi controllato per l'86,3% dal Monte dopo il successo dell'opas, arriveranno l'ex numero uno di Anima, Alessandro Melzi d'Eril, come amministratore delegato, e l'ex ministro del Tesoro, Vittorio Grilli, come presidente.
Nel settore petrolifero Berenberg ha alzato il target price da 14 a 14,5 euro su Eni (rating hold), viceversa Hsbc ha tagliato il rating da buy a hold, pur alzando il target price da 16,3 a 16,5. Sempre Berenberg ha limato il target price di Saipem da 3,4 a 3,3 euro. Invece, su Mfe è intervenuta Deutsche Bank alzando il target price da 4,5 a 4,8 euro (rating hold).
Conti in arrivo per Moncler. Li ha già pubblicati Avio che ha chiuso i primi nove mesi del 2025 con un portafoglio ordini pari a 1.860 milioni di euro, in crescita di circa l'8% rispetto al 31 dicembre 2024. I ricavi netti sono stati pari a 351 milioni, in crescita del 26,3% rispetto al 30 settembre 2024 grazie principalmente alle attività di produzione di Vega C e dei motori P120 per Ariane 6, nonché per le attività di propulsione in ambito difesa. L'ebitda reported è aumentato del 25,9% a 15,2 milioni. La guidance 2025 è stata confermata.
Mentre Sogefi ha chiuso i primi nove mesi dell'esercizio 2025 con ricavi per 744,9 milioni di euro (-2,8% anno su anno a cambi correnti), un ebit di 48,5 milioni (era 38 milioni al 30 settembre 2024) e utile netto dalle attività in continuità in aumento a 29,9 milioni dai 15,1 milioni al termine del terzo trimestre 2024).
Sit ha rivisto l’utile nei primi nove mesi dell'anno: 1,6 milioni di euro, contro una perdita di 8,3 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente. I ricavi sono cresciuti del 6,8% a 238 milioni e l’ebitda adjusted, pari a 32,5 milioni, dell’81,4%. Sit resta focalizzata sul recupero della marginalità e sul progressivo calo dell'indebitamento finanziario con un ebitda adjusted atteso a fine 2025 a 40 milioni.
Infine, Officina Stellare e Global Aerospace Technologies Group, holding di partecipazioni detenuta in maggioranza da società di investimento di Investindustrial, hanno approvato un'operazione di integrazione strategica per costituire un polo industriale quotato in Italia, altamente specializzato in tecnologie avanzate per i comparti dell'aerospazio e della difesa. I dati pro-forma della nuova società mostrano un valore della produzione per l'anno 2024 e per i sei mesi al 30 giugno del 2025 pari, rispettivamente, a 76 milioni e a 37 milioni di euro, nonché un backlog complessivo al 30 giugno di quest’anno pari a 148 milioni.
- Leggi anche: Aerospace, Officina Stellare si allea con Skyloom. Gli obiettivi dell’accordo che prevede un nuovo impianto in Veneto
28/10/2025, ore 19.58,
28/10/2025, ore 19.57, da https://it.pinterest.com/streethawk0962/blog/





















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