21/05/2025, ore 18.23, da https://www.superguidatv.it/programmazione-canale/oggi/guida-programmi-tv-tv8/237/ https://www.superguidatv.it/dettaglio-programma/europa-league-tottenham-manchester-united-mercoledi-21-maggio-tv8/SIDVgJ-crQAjPmOpmMUN2Muqw/
21/05/2025, ore 18.22, da https://www.milanofinanza.it/news/borse-oggi-diretta-21-maggio-2025-chiusura-apertura-europee-borsa-milano-ftse-mib-piazza-affari-202505210756253285?refresh_cens
Borse oggi in diretta | Il Ftse Mib chiude in leggero rialzo: male Campari e Prysmian. Spread sotto quota 100 | IL VIDEO
Secondo il New York Times il presidente statunitense ha detto a quello ucraino, Zelensky, e ad altri leader europei che la Russia e l'Ucraina dovranno trovare loro una soluzione alla guerra. L’euro sale sopra 1,13 dollari | Unicredit-Banco Bpm, scontro sulla sospensiva dell'ops
- Ore 15:30 Wall Street in calo. Ftse Mib sulla parità
- Ore 13:30 Borse Ue sotto la parità in attesa di Wall Street
- Ore 12:25 Il Ftse Mib vira al ribasso con i futures Usa in rosso, male Stellantis e Campari
- Ore 11:00 Ftse Mib stabile. Lo spread sale a 101, de Guindos (Bce): mercati compiacenti sui livelli del debito europeo
- Ore 09:05 Il Ftse Mib regge alle vendite con Leonardo e Nexi. Spread stabile a 100
- 08:00 Europa attesa cauta, vola il petrolio: Israele pronta ad attaccare centrali nucleari in Iran
Il Ftse Mib chiude a 40.551 punti, in rialzo dello 0,07% al termine di una seduta debole. Tra i titoli del Ftse Mib il migliore è Fineco (+2,3%), seguito da Recordati (+1,8%) e Nexi (+1,7%). In calo il settore industriale con Campari (-2%), Interpump (-1,6%) e Prysmian (-1,5%).
Chiusura in calo per lo spread tra il Btp decennale e l’omologo Bund tedesco, che si attesta a 99 punti base, in calo di un punto rispetto al giorno precedente. Il differenziale torna così sotto la soglia psicologica dei 100 punti, toccando i livelli più bassi da settembre 2021. Sul fronte dei rendimenti, invece, si registra un leggero aumento per il Btp decennale benchmark, che chiude al 3,63%, in salita rispetto al 3,6% della seduta precedente.
Ore 15:30 Wall Street in calo. Ftse Mib sulla parità
I listini azionari statunitensi aprono in netto calo mentre gli investitori continuano a monitorare Washington per gli aggiornamenti sulla legge di bilancio e sul deficit federale. Il Dow Jones cede lo 0,79%, l'S&P 500 lo 0,56% e il Nasdaq lo 0,52%. «La ripresa del mercato azionario nell'ultimo mese è stata straordinaria sia in termini di velocità sia di ampiezza. Sebbene si possa essere tentati di interpretare questo poderoso rally come un segnale definitivo che i rischi si sono attenuati, la realtà è che permangono molte incertezze», commenta Kristian Kerr, responsabile della strategia macro di Lpl Financial. Sul fronte societario fa rumore il tonfo di Wolfspeed, società di semiconduttori tra i fornitori dell’italiana Stm, che sprofonda (-66%) dopo che il Wall Street Journal ha scritto di un’imminente richiesta di bancarotta ai sensi della legge fallimentare americana.
All’avvio di Wall Street il Ftse Mib viaggia in lieve calo a 40.475 punti (-0,1%). Toniche Leonardo (+1,5%) e Banca Mediolanum (+1,5%), scendono Campari (-2,1%), Prysmian (-1,6%) e Amplifon (-1,5%). Spread sempre in zona 100 punti.
Ore 13:30 Borse Ue sotto la parità in attesa di Wall Street
Le borse europee restano in rosso al giro di boa (Francoforte -0,22%, Parigi -0,51%, Londra -0,02% e Milano -0,14% a 40.467 punti alle 13:30, sostenuto dalla forza delle banche, Leonardo e Nexi), comunque sopra i minimi intraday, con Donald Trump che sembra essersi rimangiato anche la parola sul far finire la guerra in Ucraina. Secondo il New York Times il presidente statunitense ha detto a quello ucraino, Volodymyr Zelensky, e ad altri leader europei che la Russia e l'Ucraina dovranno trovare loro una soluzione alla guerra, solo pochi giorni dopo aver sostenuto che solo lui e il presidente russo, Vladimir Putin, avevano il potere di arrivare a un accordo. Il dollaro continua a perdere terreno (l’euro vale 1,1328, +0,44%) dopo che nella settimana al 16 maggio l'indice che misura il volume delle richieste di mutui negli Stati Uniti è calato del 5,1% (+1,1% nell'ottava precedente), il petrolio e l’oro salgono ancora anche alla luce delle tensioni tra Israele e l’Iran.
Ore 12:25 Il Ftse Mib vira al ribasso con i futures Usa in rosso, male Stellantis e Campari
Le borse europee accelerano al ribasso (Dax -0,48%, Cac40 -0,87%, Ftse100 -0,17%) in scia ai futures Usa pesanti (-0,94% quello sul Dow Jone e -0,78% quello sull’S&P500). Anche Piazza Affari vira e alle 12:25 perde lo 0,40% a 40.328 punti. Tra i cali maggiori Amplifon (-1,93%), insieme a Moncler (-1,99%), Buzzi (-2,16%), Stellantis (-2,39%). Di segno opposto Leonardo (+0,98) e alcune banche con il risiko in atto. Banco Bpm guadagna lo 0,93% e Mediobanca lo 0,59%. In rialzo anche Nexi (+1,41%) che ha avviato il programma di acquisto di azioni proprie e Fincantieri (+1,28%).
I prezzi del greggio continuano a guadagnare l'1%, dopo che la notizia che Israele potrebbe prepararsi a colpire le strutture nucleari iraniane ha fatto temere un'interruzione dell'offerta in Medio Oriente. I futures sul Brent salgono dell'1% a 66,07 dollari al barile. L'Iran è il terzo produttore tra i membri dell'Opec e un attacco israeliano potrebbe sconvolgere i flussi provenienti dal Paese.
Ore 11 Ftse Mib stabile. Lo spread sale a 101, de Guindos (Bce): mercati compiacenti sui livelli del debito europeo
Piazza Affari si porta sulla parità (+0,01% a 40.526 punti l’indice Ftse Mib alle 11), frenata da Stm, Stellantis, Buzzi, Campari, Amplifon e Moncler, i peggiori. Lo spread Btp/Bund sale a quota 101,8 punti base dopo l’avvertimento di Luis de Guindos, vicepresidente della Bce: i mercati potrebbero essere compiacenti sui livelli del debito europeo e c'è il rischio di una correzione nel prossimo futuro.
Durante la presentazione della Revisione della stabilità finanziaria della Bce, de Guindos ha osservato che «finora in Europa la situazione è tranquilla, è calma e i mercati sono compiacenti», ma ha precisato «questo può cambiare nel prossimo futuro e la sostenibilità fiscale è qualcosa che sicuramente verrà considerato e tenuto in considerazione dai mercati nel prossimo futuro».
Il Consiglio degli esperti economici della Germania taglia le previsioni: sarà stagnazione
Intanto il consiglio degli esperti economici della Germania ha tagliato le previsioni economiche del Paese, stimando una stagnazione per quest'anno, mentre nelle previsioni precedenti pubblicate a novembre aveva indicato una crescita dello 0,4%. La Germania è stato l'unico Paese G7 a non registrare una crescita negli ultimi due anni.
Ore 09:05 Il Ftse Mib regge alle vendite con Leonardo e Nexi. Spread stabile a 100
Borse europee in calo in avvio di seduta con Israele che starebbe preparando un attacco alle infrastrutture nucleari dell'Iran, secondo informazioni di intelligence Usa. Il Dax perde lo 0,25%, il Cac40 lo 0,27%, il Ftse100 lo 0,05%, mentre il Ftse Mib è stabile a quota 40.528 punti. Benjamin Netanyahu, a mio personale avviso, sta sbagliando: ciò che sta facendo ora si deve fermare. È inaccettabile per i valori che vogliamo difendere. Per due motivi in primis», ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un’intervista al Corriere della Sera. «Uno è chiaramente umanitario mentre l’altro è politico. Il governo israeliano sta rafforzando Hamas».
Germania e Portogallo attive sul primario
Lo spread Btp/Bund è poco mosso a quota 100,33 punti base con il rendimento del decennale italiano in aumento al 3,62%. Sul primario, la Germania sarà protagonista assieme al Portogallo: Berlino offre 4 miliardi di Bund febbraio 2035 e Lisbona un massimo di 1,5 miliardi in titoli di Stato a sei e 12 mesi.
L’inflazione in Gran Bretagna sale oltre le attese al 3,5%
L'inflazione britannica ad aprile si è attestata al 3,5% su anno contro attese al 3,3%, rispetto al 2,6% di marzo, e a livello congiunturale ha accelerato all'1,2% dal precedente 0,3%. Il dato è in grado di influenzare la politica monetaria della Banca d'Inghilterra, dopo i numeri positivi sul pil la scorsa settimana. Intanto Ue e Gran Bretagna hanno annunciato nuove sanzioni alla Russia senza aspettare Washington, dopo che la telefonata tra Donald Trump e Vladimir Putin di lunedì 19 maggio non ha portato a un cessate il fuoco in Ucraina.
A Milano bene Leonardo, Nexi, Unicredit e Cembre. Giù Stm, Eni, Tim e Mfe
Sul listino milanese Stm perde l’1,18% a 22,70 euro dopo che la Cina ha detto che potrebbe intraprendere azioni legali contro qualsiasi individuo o organizzazione che assiste o attua le misure statunitensi che sconsigliano alle aziende di utilizzare semiconduttori avanzati provenienti dal Paese. La scorsa settimana gli Stati Uniti hanno pubblicato una guida in cui si afferma che le aziende rischiano di violare i controlli sulle esportazioni se utilizzano i chip Ascend AI della società di Shenzhen Huawei.
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In evidenza, viceversa Leonardo (+2,43% a 52,28 euro) con l’importante ordine per gli elicotteri dalla Malesia del 20 maggio e con i rischi geopolitici in aumento e Nexi (+0,91% a 5,298 euro) che ha avviato oggi, 21 maggio, il buyback da 300 milioni di euro, lo stesso giorno in cui paga il dividendo di 0,25 euro per azione.
Tra le banche Mediobanca il cui ceo, Alberto Nagel, presenterà il piano di acquisto di Banca Generali agli azionisti che aderiscono all'accordo di consultazione sull'11,9% il prossimo 4 giugno, in vista dell'assemblea dei soci del 16 giugno chiamata a deliberare sull'operazione, spunta un +0,79% a 20,46 euro.
Mentre i clienti della filiale russa di Unicredit (+0,40% a 58,06 euro) non potranno più inviare dollari Usa fuori dalla Russia dopo il 6 giugno, si legge in una nota inviata dalla banca ai clienti. Quanto a Mps (+0,20% a 7,44 euro) può entrare in Generali (-0,30% a 33,33 euro). La banca senese ha ottenuto dall’Ivass il via libera all’ops da 13,3 miliardi lanciata su Mediobanca. L’autorizzazione consentirà eventualmente a Rocca Salimbeni di possedere indirettamente il 13,2% della compagnia assicurativa, attualmente nel portafoglio di Piazzetta Cuccia.
- Leggi anche: Mps può avere il 13% delle Generali. Da Ivass luce verde all’ops di Siena su Mediobanca
Quanto a Eni, in calo dello 0,21% a 13,1 euro, la compagnia energetica statale malese Petronas vuole inserire alcuni progetti di petrolio e gas nel bacino indonesiano di Kutai nella joint venture pianificata con il colosso oil italiano guidato da Claudio Descalzi. Petronas e la major petrolifera italiana hanno annunciato a febbraio la proposta di una joint venture per gestire alcuni asset upstream in Indonesia e Malesia, combinando 3 miliardi di barili di petrolio equivalente di riserve con un potenziale esplorativo aggiuntivo stimato in 10 miliardi di boe. Le trattative su quali asset saranno di competenza della joint venture sono ancora in fase iniziale.
Da monitorare, poi, Terna (+0,29% a 8,85 euro) che riunisce l’assemblea degli azionisti (JP Morgan ha alzato il target price da 7,85 a 9,25 euro, rating neutral) e Mfe-MediaForEurope (-1,21% a 3,27 euro l’azione A) che, invece, riunisce il cda sui conti del primo trimestre del 2025. infine si segnala che Hsbc ha alzato il target price di Tim (-0,69% a 0,3867 euro) da 0,37 a 0,43 euro, rating buy, e Berenberg quello di Cembre (+1,64% a 55,9 euro) da 46 a 49 euro (rating hold).
Ore 08:00 Europa attesa cauta, vola il petrolio: Israele pronta ad attaccare centrali nucleari in Iran
Borse europee attese caute (-0,09% il futures sull’eurostoxx50) in scia alla chiusura debole di Wall Street, mentre l'S&P 500 ha esaurito la sua spinta dopo una corsa di sei giorni. I futures sul Dow Jones calano dello 0,35% e quelli sull'S&P 500 dello 0,40%. Gli investitori restano in ansia per l'economia statunitense dopo il declassamento del rating da parte di Moody's la scorsa settimana. Anche gli accordi commerciali con Washington restano al centro dell'attenzione. Alcuni banchieri centrali della Fed hanno avvertito che le tariffe commerciali sosterranno l'inflazione e manterranno i tassi di interesse invariati più a lungo. Il sentiment è minato anche dalla notizia secondo cui Israele starebbe pianificando di attaccare le strutture nucleari iraniane, una mossa che potrebbe peggiorare drasticamente le condizioni geopolitiche in Medio Oriente.
Israele pronta ad attaccare centrali nucleari in Iran
Lo riferisce la Cnn, citando fonti dell'intelligence americana secondo le quali i raid sono imminenti. Se fosse confermato, l'attacco sarebbe una rottura con il presidente statunitense, Donald Trump, che sta cercando di raggiungere un accordo con Teheran. Erano settimane che circolavano indiscrezioni sull'irritazione di Benjamin Netanyahu nei confronti dell'amministrazione americana e della sua scelte di negoziare con il regime iraniano. Intanto il 20 maggio Tel Aviv è tornata ad attaccare l'Unione Europea sul processo di revisione dell'accordo di associazione con Israele a causa della situazione a Gaza dove anche nella notte 19 persone sono state uccise nel corso di alcuni raid israeliani.
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Volano petrolio e oro
Tra l’altro, secondo il Times, il Regno Unito è pronto a imporre sanzioni a esponenti del governo israeliano dopo aver sospeso i negoziati su un accordo di libero scambio con Israele per il blocco degli aiuti nella Striscia di Gaza e l'espansione delle operazioni militari nell'enclave palestinese. Di riflesso i prezzi del petrolio schizzano: futures sul Wti +1,68% a 63,07 dollari al barile e sul Brent +1,59% a 66,42 dollari al barile. Acquisti anche sul bene rifugio per eccellenza: l’oro (+0,69% a 3.307 dollari l’oncia).
- Leggi anche: L’oro frena e perde più del 3% con i negoziati Usa-Cina: è la fine del rally? Cosa dicono gli analisti
Ancora mini dollaro in attesa dei dati macro
Il dollaro scende ai minimi delle ultime due settimane (l’euro vale 1,1329, +0,44%), mentre i trader si concentrano sul vertice del G7 alla ricerca di segnali che l’amministrazione Trump stia puntando a un indebolimento del dollaro statunitense. Anche il Bloomberg Dollar Spot Index cala dello 0,4%, segnando il terzo giorno consecutivo di calo. Il ministro delle Finanze giapponese Katsunobu Kato ha dichiarato la settimana scorsa che intende discutere di valute con il suo omologo statunitense, Scott Bessent, nel corso di questa settimana. La Corea del Sud ha già confermato di aver discusso questioni valutarie con gli Stati Uniti durante colloqui tenutisi all’inizio del mese. Anche le preoccupazioni riguardo al deficit di bilancio degli Stati Uniti stanno pesando sul dollaro. I legislatori stanno discutendo un pacchetto di tagli fiscali, con i repubblicani che cercano di contenere le perdite di entrate entro i 4.500 miliardi di dollari in dieci anni. Nella sua forma attuale, la perdita ammonterebbe a 3.800 miliardi di dollari.
«Le preoccupazioni fiscali in aumento stanno alimentando un incremento dei rendimenti a lungo termine degli Stati Uniti e un indebolimento del dollaro», ha dichiarato Moh Siong Sim, strategist presso Bank of Singapore. «Questo può indicare che il mercato sta perdendo appetito nel finanziare i doppi deficit americani, in un momento in cui gli investitori stranieri stanno iniziando a riconsiderare la loro esposizione sovrappesata sugli asset statunitensi». Focus alle 8 sull’inflazione ad aprile della Gran Bretagna (precedente: +0,3% mese su mese, +2,6% anno su anno), alle 13 sull’indice settimanale richieste mutui (precedente: +1,1%) e alle 16:30 sulle scorte settimanali di petrolio (precedente: +4 milioni di barili).
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A Milano occhio a Stm, Mediobanca, Banca Generali, Unicredit, Mps, Eni, Terna, Tim, Mfe
Sul listino milanese attenzione a Stm dopo che la Cina ha detto che potrebbe intraprendere azioni legali contro qualsiasi individuo o organizzazione che assiste o attua le misure statunitensi che sconsigliano alle aziende di utilizzare semiconduttori avanzati provenienti dal Paese. La scorsa settimana gli Stati Uniti hanno pubblicato una guida in cui si afferma che le aziende rischiano di violare i controlli sulle esportazioni se utilizzano i chip Ascend AI della società di Shenzhen Huawei.
- Leggi anche: Stm, la ripresa dei ricavi sorprende. Ma margini sotto pressione e nessuna guidance per il 2025
Tra le banche occhio a Mediobanca il cui ceo, Alberto Nagel, presenterà il piano di acquisto di Banca Generali agli azionisti che aderiscono all'accordo di consultazione sull'11,9% il prossimo 4 giugno, in vista dell'assemblea dei soci del 16 giugno chiamata a deliberare sull'operazione.
Mentre i clienti della filiale russa di Unicredit non potranno più inviare dollari Usa fuori dalla Russia dopo il 6 giugno, si legge in una nota inviata dalla banca ai clienti. Quanto a Mps può entrare in Generali. La banca senese ha ottenuto dall’Ivass il via libera all’ops da 13,3 miliardi lanciata su Mediobanca. L’autorizzazione consentirà eventualmente a Rocca Salimbeni di possedere indirettamente il 13,2% della compagnia assicurativa, attualmente nel portafoglio di Piazzetta Cuccia.
- Leggi anche: Mps può avere il 13% delle Generali. Da Ivass luce verde all’ops di Siena su Mediobanca
Quanto a Eni, la compagnia energetica statale malese Petronas vuole inserire alcuni progetti di petrolio e gas nel bacino indonesiano di Kutai nella joint venture pianificata con il colosso oil italiano guidato da Claudio Descalzi. Petronas e la major petrolifera italiana hanno annunciato a febbraio la proposta di una joint venture per gestire alcuni asset upstream in Indonesia e Malesia, combinando 3 miliardi di barili di petrolio equivalente di riserve con un potenziale esplorativo aggiuntivo stimato in 10 miliardi di boe. Le trattative su quali asset saranno di competenza della joint venture sono ancora in fase iniziale.
Da monitorare, poi, Terna che riunisce l’assemblea degli azionisti (JP Morgan ha alzato il target price da 7,85 a 9,25 euro, rating neutral) e Mfe-MediaForEurope che, invece, riunisce il cda sui conti del primo trimestre del 2025. infine si segnala che Hsbc ha alzato il target price di Tim da 0,37 a 0,43 euro, rating buy, e Berenberg quello di Cembre da 46 a 49 euro (rating hold). (riproduzione riservata)
21/05/2025, ore 18.22,
21/05/2025, ore 18.20, da https://it.pinterest.com/streethawk0962/blog/

























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