mercoledì 30 luglio 2025

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30/07/2025, ore 18.50, da https://www.milanofinanza.it/news/borse-oggi-diretta-30-luglio-2025-chiusura-apertura-europee-borsa-milano-ftse-mib-piazza-affari-202507300834267397 Leggi dopo

Borse oggi in diretta | Il Ftse Mib chiude in rialzo (+1%) trainato dalle banche, tonfo di Amplifon post-conti | IL VIDEO

30 luglio 2025, 08:33 Ultimo aggiornamento: 17:39

Il dollaro si rafforza dopo i dati sul pil Usa del secondo trimestre (+3% su base annua) e quelli su oltre 100 mila posti di lavoro creati nel settore privato a luglio. Spread a 84 punti

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Borse europee in rialzo, Amplifon crolla dopo risultati deludenti


  • Ore 15:30 Wall Street positiva, pil Usa meglio delle attese nel secondo trimestre 2025
  • Ore 15 Il Ftse Mib riduce il rialzo, si rafforza il dollaro
  • Ore 14:00 Ftse Mib sui massimi da giugno 2007 con Intesa Sanpaolo e Iveco. Amplifon ancora ko
  • Ore 12:40 Il Ftse Mib consolida il rialzo con Bper e Prysmian, rendimenti in rialzo all’asta di Btp
  • Ore 11:00 Il Ftse Mib migliora con Iveco, Amplifon in caduta libera. Pil -0,1% nel secondo trimestre in Italia
  • Ore 09:05 Ftse Mib in leggero calo, pesa Amplifon. Spread poco mosso in attesa della Fed
  • Ore 08:30 Europa attesa in rialzo nonostante il potente terremoto in Kamchatka. Focus sulla Fed

Il Ftse Mib chiude a 41.637 punti, in rialzo dell’1%, trainato dai titoli bancari. La migliore è Intesa Sanpaolo (+4,4% sulla scia dei conti del primo semestre 2025), seguita da Bper Banca (+3,1%) e Mps (+2,9%). Crolla, invece, Amplifon che perde il 25,5% all’indomani dei conti che mostrano un secondo trimestre deludente e stime 2025 riviste al ribasso. In ribasso anche Stellantis (-4,5%) e Recordati (-4,3%). Anche per il gruppo farmaceutico pesano i numeri semestrali con un ebitda risultato al di sotto delle previsioni degli analisti. Lo spread risale a 84 punti base. 

Ore 15:30 Wall Street positiva, pil Usa meglio delle attese nel secondo trimestre 2025

I listini statunitensi aprono in lieve rialzo in attesa della decisione della Federal Reserve sui tassi. «I governatori della Fed valuteranno l’impatto dei dazi sul loro doppio mandato (obiettivi di inflazione e di massima occupazione). Sebbene i tassi dovrebbero rimanere invariati al 4,5%, prevediamo due tagli entro fine anno», commenta Michaël Lok, group cio and co-ceo Asset Managemendi Ubp. «È poco probabile che il dollaro tragga beneficio dalla decisione della Fed di mantenere invariati i tassi. Inoltre, il Tesoro Usa pubblicherà le stime di rifinanziamento per il terzo trimestre, facendo luce sulla propria strategia per finanziare il crescente deficit di bilancio». 

Inoltre, il pil statunitense è cresciuto a un ritmo superiore alle attese nel secondo trimestre secondo il Dipartimento del Commercio. Nel dettaglio, il la crescita è stata del 3% nel periodo aprile-giugno. «Il pil del secondo trimestre è appena uscito: +3%, molto meglio del previsto! Mr. Too Late ora deve abbassare i tassi», ha scritto il presidente Donald Trump su Truth, riferendosi a Jerome Powell, numero uno della Federal Reserve. 

All’avvio dei mercati americani il Ftse Mib viaggia a 41.616 punti, in rialzo dello 0,9%. Continua a perdere terreno Amplifon (-24,7% dopo i risultati del primo semestre 2025), mentre la migliore è Intesa Sanpaolo (+3,8%). 

Ore 15 Il Ftse Mib riduce il rialzo, si rafforza il dollaro

Piazza Affari lima i guadagni (+0,85% a 41.585 punti alle 15 con Amplifon, -24%, Hera, -1,69% e Leonardo, -1,55%, sotto pressione) e l’euro, dopo i dati macro Usa, va sotto quota 1,15 dollari per la prima volta da un mese e mezzo. La moneta unica scambia a 1,1469 dollari, il minimo dall'11 giugno.

La valuta statunitense si è rafforzata dopo i dati sulla crescita economica americana del secondo trimestre, +3% su base annua, superiore alle attese (+2,3%), e dopo quelli su 104.000 posti di lavoro creati nel settore privato a luglio (-23.000 a giugno, dato rivisto dall'iniziale -33.000), anche in questo caso superiori al previsto (gli economisti si attendevano un dato a +64.000). Il tutto in attesa della decisione (ore 20) della Federal Reserve, vista mantenere i tassi di interesse ai livelli attuali, nonostante le pressioni esercitate dalla Casa Bianca.

Ore 14:00 Ftse Mib sui massimi da giugno 2007 con Intesa Sanpaolo e Iveco. Amplifon ancora ko

Piazza Affari accelera al rialzo (+1,02% a 41.656 punti, sui massimi da giugno 2007 alle 14:00) nonostante la debolezza di Amplifon (-23,3%), dopo risultati del secondo trimestre inferiori alle attese e la revisione al ribasso della guidance 2025. Il listino milanese è sostenuto dalle attese sull'accordo tra Iveco (+0,92%) e Leobardo/Tata Motors e da Intesa Sanpaolo, sospesa con un teorico +4,25% dopo che la banca ha registrato 5,2 miliardi di utili nel primo semestre del 2025 (+9,4%).

L'attenzione resta anche sulle letture macro. Il pil italiano preliminare del secondo trimestre ha mostrato una crescita dello 0,4% su base annua, al di sotto delle attese (+0,6%) e in rallentamento rispetto al +0,7% del trimestre precedente. Su base trimestrale, il pil ha registrato un calo dello 0,1% contro un consenso a +0,1%.

Nel resto d'Europa, i dati macroeconomici hanno battuto le attese, rafforzando il sentiment dei mercati. Mentre negli Stati uniti l'indice che misura il volume delle richieste di mutui negli Stati Uniti è sceso del 3,8% nella settimana terminata il 25 luglio, dopo l'incremento dello 0,8% nell'ottava precedente. Le domande di mutui per l'acquisto di una nuova casa sono calate del 5,9%. In attesa degli altri dati macro Usa, l’euro cede lo 0,15% a 1,1524 dollari.

Lo spread Btp/Bund scende a quota 83,55 punti base nel giorno in cui il Tesoro ha collocato con successo 9 miliardi di titoli di Stato con rendimenti in calo. «Se a gennaio 2025 un Bot a un anno rendeva il 2,5% lordo, e a fine giugno il 2% circa, oggi offre poco più del 2,05% Decisamente più stabili, invece, i tassi sulle scadenze più lunghe: il Btp Ottobre 2035 rende il 3,50% lordo circa, meno di 6b bp in più rispetto a 6 mesi fa», sottolinea a milanofinanza.it Francesco Megna, responsabile commerciale in banca. «Il differenziale mette in risalto una decisa cautela degli investitori sul debito a lungo termine nel confronto sul breve, ma rappresenta un’occasione per chi sceglie strategie di lungo termine. Il rendimento lordo del decennale, per esempio, offre un’opportunità interessante per chi tollera la volatilità del Btp sino alla sua naturale scadenza».

Il patrimonio investito in Btp è cresciuto di circa 40 miliardi in un anno e il boom di richieste, anche nell’asta odierna, è da addebitare al ritorno di fiducia nello Stato italiano, spinta da rendimenti più allettanti rispetto al passato e con formule articolate per i piccoli risparmiatori tant'è che la percentuale di Btp detenuta dagli investitori italiani è quasi raddoppiata negli ultimi 5 anni.

Nello specifico oltre la metà di chi acquista un Btp, continua Francesco Megna, diversifica soprattutto con fondi obbligazionari e bilanciati. Un portafoglio su quattro contiene anche piani di accumulo a lungo termine. Solo un portafoglio su otto mediamente include anche forme di investimento in equity (fondi). «In testa la Silver Age, clienti dai 65 agli 85 anni per i quali il risparmio resta un must: oltre il 60% di loro risparmia e accumula, soprattutto in titoli di Stato, con l'obiettivo primario di aiutare figli e nipoti. La diversificazione più efficace la si trova nei portafogli dei clienti più evoluti, laureati perlopiù, con un impiego stabile e un'età compresa tra i 45 ed i 60 anni: 65% uomini, 35% donne. Nei giovani, invece», conclude l’esperto, «prevale la sottoscrizione di piani di accumulo e solo un cliente su tre acquista titoli di Stato, Bot o Btp».

Ore 12:40 Il Ftse Mib consolida il rialzo con Bper e Prysmian, rendimenti in rialzo all’asta di Btp

Le borse europee sono contrastate (Dax +0,22%, Cac40 +0,52%, Ftse100 -0,2% e Ftse Mib +0,30% a 41.359 punti alle 12:40 con Bper Banca, la Popolare di Sondrio, Intesa Sanpaolo, Iveco e Prysmian in evidenza; resta in netto calo Amplifon, -24,2%), appesantite dai titoli bancari, mentre le trimestrali restano al centro dell'attenzione in una settimana densa di appuntamenti, tra cui gli annunci delle banche centrali, dati economici importanti e la scadenza del 1° agosto per i dazi.

L’euro perde forza (-0,01% a 1,1541 dollari) anche se il sentiment economico nell'area euro è aumentato decisamente a luglio, con l'indice che è salito a 95,8 punti dai 94,2 punti rivisti di giugno. La lettura ha battuto il consenso degli economisti a 94,5 punti. Mentre l'indice di fiducia dei consumatori è stato confermato a -14,7 punti, in miglioramento rispetto ai -15,3 punti del mese precedente.

Inoltre, a maggio l’Istat ha stimato che il fatturato dell'industria, al netto dei fattori stagionali, è diminuito in termini congiunturali del 2,2% in valore e del 2,3% in volume. Su base tendenziale il fatturato dell'industria, ha registrato una flessione dell'1,8% in valore e del 2,6% in volume. I giorni lavorativi di calendario sono stati 21 contro i 22 di maggio 2024.

Lo spread Btp/Bund è ancorato a 84,55 punti base con il rendimento del Btp 10 anni in crescita al 3,53% dopo che nell’asta di Btp e Ccteu il Tesoro ha assegnato l'importo massimo offerto di 9 miliardi di euro. Più in dettaglio, il Btp quinquennale, con scadenza primo ottobre 2030, ha visto un rendimento del 2,80%, il livello più elevato da febbraio, rispetto al 2,74% del collocamento di fine giugno. Il titolo è stato piazzato per 2 miliardi.

Sono stati collocati 3,5 miliardi del decennale primo ottobre 2035 a un rendimento del 3,52%, il massimo da due mesi, rispetto al 3,48% dell'ultima asta, 2 miliardi del Ccteu aprile 2034 al rendimento del 3,13% da confrontare con il 3,16% di fine giugno e 1,5 miliardi nell'off-the-run decennale con scadenza primo aprile 2030.

Ore 11 Il Ftse Mib migliora con Iveco, Amplifon in caduta libera. Pil -0,1% nel secondo trimestre in Italia

L’indice Ftse Mib vira al rialzo (+0,26% a 41.341 punti alle 11) in scia ai progressi di Iveco (+2,36%) prossima a cedere la divisione difesa a Leonardo e al contempo quella dei camion all’indiana Tata Motors, e tra le banche di Bper, Mps e Popolare di Sondrio, tutte in crescita oltre un punto percentuale, nonostante il flop di Amplifon (-24,26%) dopo i conti sotto le attese e il taglio della guidance sul 2025. 

Il pil della Germania scende in linea con le attese

L’euro sale dello 0,14% a 1,15 dollari e lo spread btp/Bund è stabile a 84,25 punti base. Il pil della Germania è diminuito dello 0,1% nel secondo trimestre su base destagionalizzata e corretta per il calendario, dopo una crescita rivista dello 0,3% nel trimestre precedente. Il dato è in linea al consenso degli economisti. Su base annua, l'economia tedesca è cresciuta dello 0,4% nel trimestre, rispetto all'incremento rivisto dello 0,3% precedente e all'espansione attesa dello 0,2% anno su anno.

Delude il pil dell’Italia

L'Istat ha, invece, stimato nel secondo trimestre un calo del pil dello 0,1% rispetto al primo trimestre e una crescita dello 0,4% rispetto al secondo trimestre del 2024. La crescita tendenziale è risultata in decelerazione rispetto a quella dello 0,7% del primo trimestre dell'anno. Il secondo trimestre del 2025 ha avuto una giornata lavorativa in meno sia rispetto al trimestre precedente, sia rispetto al secondo trimestre del 2024. La crescita acquisita per il 2025 è pari allo 0,5%, uguale a quella rilasciata con la diffusione dei conti trimestrali completi relativi al primo trimestre dell'anno.

«Un dato pessimo. Il fatto che il pil su base congiunturale sia già in calo, prima ancora dell'arrivo dei dazi di Trump, ci fa temere una recessione tecnica, ossia un calo del pil anche nel terzo trimestre», ha affermato Massimiliano Dona, presidente dell'Unione nazionale consumatori. «L'unica speranza è che il turismo quest'estate faccia decollare il valore aggiunto nel comparto dei servizi e che questo possa bastare a compensare il calo nell'agricoltura e nell'industria», ha concluso Dona.

In Eurozona il pil nel secondo trimestre è cresciuto dello 0,1% e dello 0,2% nella Ue rispetto al trimestre precedente. Nel primo trimestre era aumentato, rispettivamente, dello 0,6% e dello 0,5%. Rispetto allo stesso trimestre 2024, il pil destagionalizzato è aumentato dell'1,4% nell'area dell'euro e dell'1,5% nell'Ue, dopo il +1,5% e il +1,6% del trimestre precedente.

Ore 09:05 Ftse Mib in leggero calo, pesa Amplifon. Spread poco mosso in attesa della Fed

Borse europee poco mosse in avvio di seduta in una giornata ricca di aggiornamenti societari e dati macro. Il Dax è stabile, il Cac40 scende dello 0,03%, il Ftse100 si limita a un progresso dello 0,02% e il Ftse Mib arretra dello 0,17% a 41.164 punti. Il sentiment nonostante il violento terremoto nella regione russa della Kamchatka abbia fatto scattare l'allarme tsunami nell'oceano Pacifico, dal Giappone all'America, resta moderatamente ottimista, sostenuto da risultati trimestrali sopra le attese di alcuni colossi bancari europei e da dati economici superiori alle aspettative in Francia. In evidenza anche il comparto del lusso dopo i conti di Kering e in attesa di quelli di Hermes.

Risultati trimestrali sopra le attese di alcuni colossi bancari europei

In Svizzera, Ubs ha sorpreso positivamente con un utile netto di 2,40 miliardi di dollari nel secondo trimestre, ben sopra le attese di 2,05 miliardi, confermando fiducia nel raggiungimento dei target 2025-2026. In Spagna Banco Santander ha sorpreso con un utile sottostante di 3,43 miliardi nel secondo trimestre (+6,50% rispetto al consenso), annunciando anche un nuovo buyback da 1,7 miliardi. Nel Regno Unito Hsbc ha riportato un eps semestrale in calo a 0,65 da 0,88 dollari, ma ha annunciato un piano di buyback fino a 3 miliardi di dollari.

In Francia Kering ha presentato un fatturato in calo del 15% nel secondo trimestre, con una flessione del 23% per Gucci retail. L'utile operativo è sceso del 39% ma ha battuto leggermente le stime grazie a un miglior controllo dei costi. Il trading attuale mostra un leggero miglioramento, ma restano cautele sui margini per la seconda parte dell'anno. In Germania Adidas ha pubblicato risultati superiori alle attese con un eps di 2,03 euro e ha confermato la guidance nonostante l'incertezza macroeconomica e i dazi Usa. Invece ha deluso Mercedes-Benz con un eps a 0,95 euro rispetto agli 1,47 attesi, accompagnati da una previsione di ricavi per il 2025 significativamente inferiori all'anno precedente. 

Sale l’inflazione in Spagna

Lo spread Btp/Bund è poco mosso a quota 84,67 punti base e l’euro recupera lo 0,18% a 1,1563 dollari nel giorno della Fed. A luglio in Spagna l'indice dei prezzi al consumo è aumentato del 2,7% su base annua dal +2,3% di giugno, a causa dell'aumento dei prezzi dell'elettricità e, in misura minore, dei prezzi del carburante. Su base mensile l'aumento è stato dello 0,1%.

A Milano Amplifon ko, giù anche Recordati. Iveco ancora in rally

Anche sul listino milanese tengono banco le semestrali. In agenda quelle di Intesa Sanpaolo (-0,31%), Snam (+0,16%), Hera (+0,26%), Leonardo (-0,67%), Tenaris (+0,79%), Banca Mediolanum (+0,13%), Fincantieri (-0,55%) e Geox (+0,31%).

Prosegue il rally di Iveco (+2,89%) in trattative avanzate con diverse parti per potenziali operazioni che riguardano le sue attività nel settore della difesa da un lato e il resto della società dall'altro. Gli accordi potrebbero essere annunciati già oggi, giornata in cui sono previsti anche i risultati del semestre.

Li hanno già pubblicati Terna (-0,38%), che ha registrato una crescita nei principali indicatori economico-finanziari nel primo semestre e confermato gli obiettivi per l'intero anno, Inwit (stabile a 10,32 euro) che ha evidenziato un utile netto a 184 milioni in crescita annua del 3,1% e ha confermato la guidance per il 2025 e Recordati (-2,58%) che nel semestre ha mostrato una crescita dei ricavi e dell'ebitda, ribadendo la guidance 2025 nonostante l'effetto avverso dei cambi.

Leggi anche:

Viceversa, Amplifon (sospesa con un teorico -25%) ha limato gli obiettivi 2025 su ricavi ed ebitda dopo un primo semestre che ha mostrato ricavi stabili e un calo dell'ebitda adjusted, in un contesto difficile di mercato per lo scenario macro e geopolitico nel secondo trimestre.

Risultati sotto le attese anche per Brembo (-1%), che registra un calo del fatturato dell'8% a 924 milioni nel secondo trimestre, penalizzato da mix prodotto e cambi sfavorevoli. L'evitda è diminuito del 15% a 148 milioni, mentre l'utile netto si è ridotto del 42% a 47 milioni.

Banca Generali (+0,04%), invece, ha registrato un utile netto di 90 milioni nel secondo trimestre, superando di circa il 3% le attese grazie a un margine d'interesse netto di 82 milioni, in crescita del 6% su base annua. Le commissioni di performance, pur in netto calo rispetto all'anno precedente, superano le attese a 8 milioni. 

Da monitorare poi Mfe (+0,07% a 2,83 euro) dopo che il governo bavarese ha espresso parere positivo sulla nuova offerta per il gruppo televisivo ProSieben che ha sede a Monaco di Baviera e Next G.E. (+3,9%), società quotata su Egm, che si è aggiudicata due nuovi contratti del valore complessivo di 20 milioni di euro con Prysmian (+0,90%), leader mondiale nel settore dei sistemi in cavo per l'energia e le telecomunicazioni.

Ore 08:30 Europa attesa in rialzo nonostante il potente terremoto in Kamchatka. Focus sulla Fed

Borse europee attese in leggero rialzo (+0,17% il futures sull’Eutrostoxx50) nonostante l’allerta tsunami nel Pacifico dopo un terremoto di magnitudo 8 al largo della costa russa. L'epicentro del sisma è stato localizzato a 136 chilometri a est di Petropavlovsk, nella penisola di Kamchatka, a una profondità di 19 chilometri. Anche i futures statunitensi salgono (+0,15% quello sul Dow Jones e +0,21% quello sull’S&P500). 

Focus sulla Fed

Arriverà alle 20 la decisione della Fed sui tassi di interesse, che nelle attese dovrebbero restare invariati. Gli investitori seguiranno attentamente la conferenza stampa del presidente, Jerome Powell, alla ricerca di indicazioni sull'orientamento dell'istituto - tra le pressioni esercitate dall'amministrazione Trump perché riduca i tassi - e di segnali su possibili divergenze all'interno del board. Il mercato vede al 60-65% la possibilità di una riduzione di un quarto di punto già a settembre, ma alcuni economisti ritengono che la banca centrale potrebbe mantenere un approccio wait-and-see fino a dicembre, date le incertezze legate alle politiche commerciali Usa.

«Il presidente Trump continua a sollecitare una politica monetaria decisamente più espansiva. Con l’inflazione che resta sotto controllo e un mercato del lavoro che mostra segnali di rallentamento, mantenere tassi reali ai livelli attuali sarà sempre più difficile», sottolinea il Global Credit Team di Algebris Investments. Nel pomeriggio la decisione della Bank of Canada, che per la terza volta dovrebbe lasciare i tassi invariati al 2,75%, vista un'inflazione core persistente e un solido mercato del lavoro.

Colloqui costruttivi Usa-Cina

Sul fonte dazi, funzionari statunitensi e cinesi hanno raggiunto un accordo di massima per l'estensione della tregua tariffaria di 90 giorni, dopo due giorni di colloqui costruttivi a Stoccolma, volti a disinnescare l'escalation della guerra commerciale tra le due maggiori economie mondiali, che minaccia la crescita globale. L'ultima parola spetta a Trump che potrebbe decidere di dare il suo imprimatur all'intesa - se non prolungata la tregua scade il 12 agosto - o lasciare che i dazi tornino a tre cifre. 

L'economia francese cresce più delle attese, come le vendite al dettaglio in Germania

L'economia francese è cresciuta dello 0,3% nel secondo trimestre, oltre le attese, grazie al rimbalzo della spesa delle famiglie. Gli economisti avevano previsto una crescita dello 0,1% per i dati preliminari del pil del secondo trimestre. La crescita dello 0,3% ha mostrato anche un miglioramento rispetto alla crescita del pil francese del primo trimestre, pari allo 0,1%. I consumi delle famiglie francesi a giugno sono cresciuti dello 0,6% dopo il +0,1% segnato a maggio. Il dato è migliore delle attese degli economisti che avevano stimato un calo dello 0,3%. Quanto alle vendite al dettaglio in Germania sono aumentate dell'1% su base mensile a giugno, dopo un calo rivisto dello 0,6% a maggio. Il dato ha battuto il consenso degli economisti che si aspettavano una crescita dello 0,5% mese su mese. Su base annua, le vendite al dettaglio sono aumentate del 4,9%, rispetto al +2,6% rivisto del mese precedente.

Numerosi gli altri dati macro della giornata. Alle 9 l’inflazione armonizzata a luglio preliminare della Spagna (precedente: +2,3% anno su anno), alle 10 il pil del secondo trimestre preliminare dell’Italia (precedente: +0,3% trimestre su trimestre, +0,7% anno su anno) e lo steso dato della Germania (precedente: +0,4% trimestre su trimestre, invariato anno su anno). Alle 11 il pil del secondo trimestre preliminare dell’Eurozona (precedente: +0,6% trimestre su trimestre, +1,5% anno su anno), l’indice sulla fiducia economica a luglio (precedente: 94 punti), l’indice sulla fiducia dell’industria a luglio (precedente: -12 punti), l’indice sulla fiducia dei consumatori a luglio finale (preliminare: -14,7 punti), tutti dell’Eurozona, e il fatturato industriale a maggio in Italia (precedente: +1,5% mese su mese, +1,1% anno su anno).

Invece, dagli Stati uniti alle 13 arriva l’indice settimanale richieste mutui (precedente: +0,8%), alle 14:15 - la stima Adp a luglio (precedente: -33.000 unità), alle 14:30 il pil del secondo trimestre advance (precedente: -0,5% trimestre su trimestre), alle 16 l’indice pending home sales a giugno (precedente: +1,8% mese su mese) e alle 16:30 le scorte settimanali di petrolio (precedente: -3,4 milioni di barili) che al momento fotografa il Wti a 69 dollari al barile (-0,17%) e il Brent a 71,59 dollari al barile (-0,13%).

Il Tesoro riapre Btp e Ccteu con scadenza tra i 5 e i 10 anni per 9 miliardi

Lo spread Btp/Bund staziona a 83,5 punti base dopo che nel suo aggiornamento al World Economic Outlook, il Fmi ha rivisto leggermente al rialzo la stima per la crescita italiana di quest'anno a +0,5% dal +0,4% ipotizzato nella pubblicazione di aprile e confermato quella del 2026 a +0,8%. Le proiezioni sono sostanzialmente in linea con quelle del governo che ha un target a +0,6% quest'anno e +0,8% il prossimo. In mattinata il Tesoro riapre Btp e Ccteu con scadenza tra i 5 e i 10 anni per un ammontare complessivo fino a 9 miliardi.

A Milano occhio a Intesa, Snam, Hera, Leonardo, Tenaris, Mediolanum, Fincantieri, Geox, Iveco, Terna, Inwit, Recordati, Amplifon e Mfe

Sul listino milanese tengono banco le semestrali. In agenda quelle di Intesa Sanpaolo, Snam, Hera, Leonardo, Tenaris, Banca Mediolanum, Fincantieri e Geox.

Focus anche su Iveco in trattative avanzate con diverse parti per potenziali operazioni che riguardano le sue attività nel settore della difesa da un lato e il resto della società dall'altro. Gli accordi potrebbero essere annunciati già oggi, giornata in cui sono previsti anche i risultati del semestre.

Li hanno già pubblicati Terna, che ha registrato una crescita nei principali indicatori economico-finanziari nel primo semestre e confermato gli obiettivi per l'intero anno, Inwit che ha evidenziato un utile netto a 184 milioni in crescita annua del 3,1% e ha confermato la guidance per il 2025 e Recordati che nel semestre ha mostrato una crescita dei ricavi e dell'ebitda, ribadendo la guidance 2025 nonostante l'effetto avverso dei cambi.

Leggi anche:

Viceversa, Amplifon ha limato gli obiettivi 2025 su ricavi ed ebitda dopo un primo semestre che ha mostrato ricavi stabili e un calo dell'ebitda adjusted, in un contesto difficile di mercato per lo scenario macro e geopolitico nel secondo trimestre.

Risultati sotto le attese anche per Brembo, che registra un calo del fatturato dell'8% a 924 milioni nel secondo trimestre, penalizzato da mix prodotto e cambi sfavorevoli. L'evitda è diminuito del 15% a 148 milioni, mentre l'utile netto si è ridotto del 42% a 47 milioni.

Banca Generali, invece, ha registrato un utile netto di 90 milioni nel secondo trimestre, superando di circa il 3% le attese grazie a un margine d'interesse netto di 82 milioni, in crescita del 6% su base annua. Le commissioni di performance, pur in netto calo rispetto all'anno precedente, superano le attese a 8 milioni. 

Da monitorare poi Mfe dopo che il governo bavarese ha espresso parere positivo sulla nuova offerta per il gruppo televisivo ProSieben che ha sede a Monaco di Baviera e Next G.E., società quotata su Egm, che si è aggiudicata due nuovi contratti del valore complessivo di 20 milioni di euro con Prysmian, leader mondiale nel settore dei sistemi in cavo per l'energia e le telecomunicazioni.

30/07/2025, ore 18.48, 














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