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Davide Serra: Trump mosso dall’ideologia, dovrà correggere la rotta. Il calcolo dei dazi? Senza senso, l’avrà fatto con ChatGpt
Il fondatore di Algebris analizza il crollo dei mercati: i rapporto prezzo/utili si sta riequilibrando ma bisogna stare attenti ai rischi di recessione. E i primi a perderci sono gli americani | VIDEO - L'intervista integrale su Class-Cnbc
Continua la tempesta dei dazi delle tariffe della guerra commerciale scatenata da Donald Trump sui mercati. Ne parliamo con Davide Serra, fondatore e CEO di Algebris.
Domanda: Che cosa sta succedendo?
Risposta. Il Donald Trump 2 comicia con numeri molto diversi dal Trump 1: lo S&P stava a 2.000 punti, questa volta stava a 6.000; l'inflazione allora era del 2%, questa volta quasi del 3,5%. Ma soprattutto il debito pubblico americano era circa del 60% mentre questa volta è del 120%. E il deficit allora era basso, 500 miliardi, mentre oggi parliamo di 2000 miliardi. Il punto di partenza era fondamentalmente diverso, e per questo da tre-quattro mesi diciamo “state attenti” e nel frattempo abbiamo ridotto l’esposizione e preparato tanta cassa. Prima Trump parlava di deregolamentazione, quindi pro-business, e di portare investimenti negli Stati Uniti. E invece è partito con l’ideologia di ribaltare cinquant’anni di storia. Vuole riportare i jobs che vengono pagati cinquecento dollari in Vietnam negli Stati Uniti dove un operaio guadagna 7-8 mila dollari al mese. Ha tutta la libertà di farlo, ma le Nike americane non costeranno più 100-150 dollari ma cinquecento, e l’iPhone non gli costerà 1.500 dollari ma 5.000 dollari. Il vero tema è come fa l’operaio in Usa a permettersi un iPhone.
D. Questi conti li avrà fatti anche Trump. Che però sembra insensibile alle reazioni.
R. Secondo me non li ha fatti: questa è la realtà, perché lui vive nell’ideologia: ho promesso questo a chi mi vota, vi porterò dei posti di lavoro. Ma secondo me sbaglia perché ha creato di fatto una guerra mondiale, grazie a Dio solo commerciale, completamente in maniera unilaterale e stupida, nel senso che ha preso probabilmente un ChatGPT per calcolare queste tariffe senza senso e le ha applicate a tutti in maniera unilaterale. Ha dimostrato due cose: che l’amministrazione oggi è in mano a persone non competenti e immerse nell’ideologia. Questo è ciò che spaventa di più: perché quando sei la valuta di riserva del mondo e al contempo vali il 60-70% dei mercati globali e ti comporti così, chiaramente questo crea panico su tutti gli investitori.
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D. Voi come vi state muovendo?
R. Noi siamo investitori long only ma da tre mesi siamo pieni di liquidità: stiamo semplicemente aspettando. Gli hedge fund americani che sono a molta leva oggi sono in panico, noi aspettiamo invece di vedere la reazione dell’Europa, della Cina, le negoziazioni che verranno effettuate. Ma se non dovesse cambiare questa ideologia di cambiare cinquant'anni di storia e l’Europa e il resto del mondo compreranno meno servizi americani e gli Usa produrranno in casa più auto e sneakers, si ridurrà la ricchezza e l’economia di tutto il mondo. Quindi è un lose-lose per tutti.
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D. Come vede i settori in Europa, come stanno andando?
R. Gli investitori vendono ciò che hanno, cioè la difesa per il riarmamento dell’Europa e il settore finanziario. Ma l’Europa è messa in maniera molto meglio degli Usa perché ha meno leva e livelli molto inferiori di valutazione. Gli Stati Uniti valevano circa venti volte gli utili, l'Europa quattordici. Con questa correzione l'Europa scende sotto il dieci, undici volte. Vuol dire che ormai le azioni in Europa già oggi rendono cash on cash qualcosa come l’8-9%. Quindi secondo me iniziamo ad essere a livelli attraenti, chiaramente se gli Stati Uniti non ci portano in depressione. Ma io mi aspetto grandi negoziazioni nelle prossime settimane, qualcosa cambierà, perché ciò che è stato annunciato non può essere mantenuto. Perché chi ci ha da perdere di più sono loro. (riproduzione riservata)
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