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20/12/2024, ore 18.25,
20/12/2024, ore 18.15, da https://www.milanofinanza.it/news/borse-oggi-diretta-20-dicembre-2024-chiusura-apertura-europee-borsa-milano-ftse-mib-piazza-affari-202412200746087326
Borse oggi in diretta | Il Ftse Mib chiude in lieve calo (-0,1%), tonfo di Saipem. Salgono Amplifon e Brunello Cucinelli
Wall Street vira al rialzo. L’euro balza a 1,041 dollari dopo che i consumi personali (Pce) sono aumentati dello 0,4% a novembre negli Stati Uniti, rispetto al +0,3% del mese precedente. Sotto le attese anche i redditi personali (+0,3%) | IL VIDEO | Mps, Francesco Gaetano Caltagirone e Delfin avviano la ricerca dei nuovi consiglieri. Ecco tutti i possibili candidati
- Ore 16:30 Il Ftse Mib riduce le perdite. Wall Street vira al rialzo
- Ore 15:30 Wall Street in calo dopo dati macro deludenti
- Ore 14:40 Il Ftse Mib continua in rosso. Dati macro Usa sotto le attese
- Ore 13:25 Ftse Mib in netto calo con Saipem, Tim e Nexi. Euro in ripresa
- Ore 12:35 Il Ftse Mib resta in rosso con i futures Usa negativi. Sale l’oro
- Ore 10:30 Il Ftse Mib accelera al ribasso con le banche e Saipem. Il Natale non salva la fiducia dei consumatori
- Ore 09:05 Ftse Mib in calo con Bper e Nexi nel giorno delle quattro streghe. Spread stabile a 118
- Ore 07:40 Europa attesa in calo nel giorno delle quattro streghe
Il Ftse Mib chiude a 33.766 punti e limita i danni a un calo dello 0,1% grazie a un recupero nell’ultima parte della seduta. Tra le blue chip la migliore è Amplifon (+1,6%), seguita da Brunello Cucinelli (+1,5%) e Italgas (+1,3%). In coda al listino Saipem (-6%), Tim (-3,7%) e Nexi (-2,2%). Spread Btp/Bund a 117 punti.
Chiudono sotto la parità anche le altre borse europee, con l’eccezione di Madrid (+0,2%). Positiva Wall Street che, dopo un avvio debole, guadagna oltre l’1,5% con tutti e tre gli indici principali.
Ore 16:30 Il Ftse Mib riduce le perdite. Wall Street vira al rialzo
Il Ftse Mib risale la china nell’ultima parte della seduta e alle 16:30 si riavvicina alla parità, a quota 33.717 punti, riducendo il calo allo 0,2%. Tra le blue chip pesa il tonfo di Saipem (-6,4%), ma perdono anche Tim (-4,1%) e Nexi (-2%). Sul podio invece Erg (+1,7%).
Vira al rialzo Wall Street dopo un avvio in negativo. La fiducia dei consumatori negli Stati Uniti è aumentata a 74 punti a dicembre, rispetto ai 71,8 punti di novembre, secondo la stima finale dell’Università del Michigan. In Europa, al contrario, a dicembre la stima flash sulla fiducia dei consumatori della Commissione europea fotografa una diminuzione di un punto. Si tratta del secondo calo mensile consecutivo.
Ore 15:30 Wall Street in calo dopo dati macro deludenti
Wall Street apre in negativo dopo una serie di dati macroeconomici che hanno deluso le aspettative. Alle 15:30 il Dow Jones cede lo 0,26%, l’S&P 500 perde lo 0,44% mentre il Nasdaq lascia sul terreno lo 0,91%. In Europa il Ftse Mib riduce le perdite ma continua a trattare sotto la parità, a 33.486 punti, in calo dello 0,9%. La peggiore rimane Saipem (-6,9%) insieme a Tim (-3,9%) e la Popolare di Sondrio (-2,6%). Procedono sotto la parità anche le altre borse europee.
«L’aggiornamento dell’outlook della Fed ha mostrato un aumento delle aspettative di inflazione per il 2025, riaccendendo le preoccupazioni di Wall Street riguardo un'inflazione persistente e tagli dei tassi più lenti del previsto», osserva Bret Kenwell, Us Investment analyst di eToro. «Tuttavia, almeno per ora, i dati odierni dovrebbero contribuire a calmare alcune delle recenti paure. Pensiamo sia comunque meglio vedere i tassi muoversi gradualmente verso il basso, mentre la Fed affronta lentamente l'inflazione in un contesto economico robusto, piuttosto che assistere a un'inflazione in discesa per effetto di un'economia in difficoltà».
Ore 14:40 Il Ftse Mib continua in rosso. Dati macro Usa sotto le attese
Ancora segno meno davanti alle borse europee (-1,22 il Dax, -0,94% il Cac40, -0,98% il Ftse100 e -1,08% a 33.422 punti il Ftse Mib alle 14:40 con le banche e Saipem, la peggiore: flette del 6,6% ma alla vigilia ha guadagnato terreno in controtendenza rispetto alla debolezza generale). I dati macro Usa non risollevano i futures statunitensi (-0,22% quello sul Dow Jones e -0,50% quello sull’S&P500).
Deludono le spese personali in Usa
L’euro balza a 1,041 dollari (+0,59%). Secondo il Bureau of Economic Analysis degli Stati Uniti, i consumi personali (Pce) sono aumentati dello 0,4% a novembre 2024, rispetto al +0,3% del mese precedente, sotto il +0,5% atteso dagli economisti. Inoltre, i redditi personali hanno registrato un incremento dello 0,3%, anche in questo caso sotto lo +0,4% stimato dagli esperti, e rispetto al +0,7% rilevato nel mese precedente. Il Pce price index core, una misura dell'inflazione, ha evidenziato una variazione positiva dello 0,1% su mese (+0,3% il mese precedente e +0,2% atteso dagli analisti) e del 2,8% su anno, sotto il 2,9% atteso dagli economisti e in linea al dato di ottobre. Ai timori innescati dalla Fed sulle prospettive dei tassi di interesse nel 2025, si aggiungono le preoccupazioni per i possibili dazi all'Unione Europea paventati da Donald Trump.
Ore 13:25 Ftse Mib in netto calo con Saipem, Tim e Nexi. Euro in ripresa
L’indice Ftse Mib di Piazza Affari accentua il calo (-1,41% a 33.309 punti alle 13:25). Pesano soprattutto Saipem (-6,7%) e Tim (-3,19%) ma perdono oltre due punti percentuali Azimut, Recordati, Leonardo, Bper Banca, FinecoBank, Popolare di Sondrio e Nexi, questa dopo che Goldman Sachs ha ridotto da 8,5 a 7,5 euro il prezzo obiettivo, confermando la raccomandazione buy. La banca d’affari Usa ha anche tagliato le stime sulla crescita dei ricavi e di riflesso sull'utile per azione.
L’euro recupera lo 0,47% a 1,039 dollari in attesa dei dati macro Usa e dopo che l’Istat ha reso noto che a novembre i prezzi di produzione dell'industria si sono confermati in crescita su base mensile, sostenuti dai rialzi dei prezzi del comparto energetico (in particolare della fornitura di energia elettrica e gas) sul mercato interno. Nel dettaglio, i prezzi alla produzione dell'industria sono cresciuti dell'1,2% su base mensile (-0,5% su base annua). Lo spread Btp/Bund resta intorno a 118 punti base con il rendimento del Btp 10 anni satbile al 3,47% post Fed falco.
Ore 12:35 Il Ftse Mib resta in rosso con i futures Usa negativi. Sale l’oro
I futures statunitensi accelerano al ribasso e i mercati azionari del Vecchio Continente continuano a perdere terreno. Con il super dollaro i prezzi del petrolio calano (Brent -1% a 72 dollari al barile), gli investitori si rifugiano nell’oro (+0,46% a 2.620 dollari l’oncia). E a Milano l’indice Ftse Mib perde lo 0,99% a 33.453 punti con le banche sotto pressione insieme a Saipem (-5,49%), Nexi (-2,2%) e Tim (-2,3%). Lo spread Btp/Bund risale a 118,38 punti base. A ottobre l'Istat ha stimato che il fatturato dell'industria è aumentato in termini congiunturali dello 0,5% in valore (-5,3% su anno) e dello 0,8% in volume. Nel trimestre agosto-ottobre 2024, in termini congiunturali, il fatturato dell'industria ha registrato un calo sia in valore (-0,6%) sia in volume (-1,3%).
Ore 10:30 Il Ftse Mib accelera al ribasso con le banche e Saipem. Il Natale non salva la fiducia dei consumatori
Accelerano al ribasso le borse europee nel giorno delle quattro streghe e dopo la minaccia di Donald Trump all’Europa: o compra il nostro gas e petrolio o saranno dazi. Anche Milano perde l’1,30% a 33.346 punti alle 10:30 con le banche, Saipem (-4,39%) e Tim (-2,15%) dopo che è calato per il terzo mese consecutivo l’indice della fiducia dei consumatori, passando a dicembre da 96,6 a 96,3, un pessimo segnale di fine anno che nemmeno il Natale con il suo clima di festa ha saputo contrastare. Invece, l’indicatore composito del clima di fiducia delle imprese è salito da 93,2 a 95,3.
«L’indice sui consumatori registra un evidente peggioramento soprattutto circa le attese sulla situazione economica del Paese», spiega il presidente Carlo Rienzi. «Questo perché le misure inserite dal governo nella legge di bilancio non hanno pienamente convinto le famiglie, che evidenziano un generale pessimismo sul futuro della nostra economia. Ciò che manca in questo momento è un impegno reale sul fronte dei prezzi, che dopo due anni di inflazione alle stelle continuano a salire in settori chiave come gli alimentari, e misure efficaci sul fronte della difesa del potere d’acquisto dei cittadini». Lo spread Btp/Bund scende a 117,5 punti base.
Ore 09:05 Ftse Mib in calo con Bper e Nexi nel giorno delle quattro streghe. Spread stabile a 118
Le borse europee scendono in avvio di seduta a causa ancora della Fed falco. Nel giorno delle quattro streghe (scadenza contratti futures sugli indici di borsa, contratti futures su azioni, opzioni su indici di borsa e opzioni su azioni), il Dax perde lo 0,77%, il Cac40 lo 0,87%, il Ftse100 lo 0,30% e il Ftse Mib lo 0,93% a 33.473 punti. Lo spread Btp/Bund è poco mosso a quota 118,9 punti base. A farla da padrone, in attesa dei dati macro Usa, è il dollaro, con l’euro tornato a ridosso di 1,0350. «Il dollaro rimane fortissimo anche contro lo yen in area 157 dopo aver testato anche 157,93», afferma Saverio Berlinzani, analista senior di ActivTrades. «Dollaro superstar quindi, con possibilità di vedere nuovi massimi intorno alle festività».
A Milano giù le banche, Nexi, Iveco, Moncler, A2A. Bene Rai Way
Sul listino milanese Unicredit perde l’1% a 37,21 euro. Il governo tedesco non sottoporrà un’eventuale operazione di acquisizione di Commerzbank a uno screening sull'investimento a prescindere che l'istituto tedesco sia considerato o meno un’infrastruttura critica, ha detto una fonte del governo di Berlino.
- Leggi anche: Unicredit, parla Andrea Orcel: all’Europa serve più unità. Commerzbank e l’opa su Banco Bpm sono un test di serietà
Invece, Banco Bpm, in calo dello 0,99% a 7,61 euro, ha raggiunto un accordo con i sindacati che prevede la possibilità per la banca di accogliere 1.100 domande di esodo volontario a fronte di 550 nuove assunzioni. Quanto a Mps (-1,53% a 6,42 euro), Francesco Gaetano Caltagirone e Delfin hanno avviato la ricerca dei nuovi consiglieri dopo le dimissioni dei cinque amministratori del Mef. Gli ingressi, scrive MF-Milano Finanza, sono previsti dopo il 10 gennaio. La holding dei Del Vecchio avrebbe già pronto un nome. Anche l’imprenditore romano è a caccia di profili, soprattutto femminili. Sotto pressione anche Bper Banca (-1,65% a 5,96 euro) e Nexi (-1,53% a 5,29 euro).
Leggi anche:
- Mps, Francesco Gaetano Caltagirone e Delfin avviano la ricerca dei nuovi consiglieri. Ecco tutti i possibili candidati
- Banco Bpm, accordo con i sindacati: 1.100 uscite, 550 nuove assunzioni e premio di 2.100 euro
Nel settore industriale, il marchio di Iveco (-1,68% a 9,23 euro) specializzato in mezzi per la difesa e la protezione civile, Idv, ha firmato un contratto con l'esercito italiano per la fornitura di 1.453 autocarri tattico-logistici dal valore complessivo di 755 milioni di euro. Nel settore del lusso, Barclays ha alzato il target price su Moncler (-0,60% a 49,72 euro) a 61 euro.
M&A per A2A (-1% a 2,099 euro) e non solo. La multiutility lombarda ha detto di aver raggiunto un accordo per vendere parte della sua rete di distribuzione del gas nel nord Italia ad Ascopiave (stabile a 2,64 euro). Inoltre, i principali azionisti di Rai Way (+3% a 5,33 euro) ed Ei Towers hanno firmato un accordo preliminare per far partire i colloqui su una potenziale fusione, fissando un periodo di esclusiva fino al 30 settembre.
- Leggi anche: Torri, arriva il memorandum per il deal tra Rai Way ed Ei Towers (F2i- Mfe)
Da monitorare, infine, Maire (-0,19% a 7,92 euro), che riunisce l’assemblea straordinaria sul potenziamento del sistema di voto maggiorato.
- Leggi anche: Maire, joint venture tra Nextchem
Ore 07:40 Europa attesa in calo nel giorno delle quattro streghe
Borse europee attese in calo (il future sull’Eurostoxx50 perde lo 0,75%) nel cosiddetto quadruple witching day o giorno delle quattro streghe. Un termine che fa riferimento a una scadenza importante, potenzialmente in grado di generare movimenti significativi. Infatti, scadono contemporaneamente quattro tipologie di contratti derivati: future su indici azionari, future su singole azioni, opzioni su indici e opzioni su singole azioni. Anche i futures statunitensi scendono (-0,11% quello sul Dow Jones e -0,17% quello sull’S&P500) con gli investitori che attendono i dati chiave sui prezzi per i consumi personali in Usa che possono attenuare o peggiorare i timori sull’inflazione, mentre il dollaro tocca i massimi degli ultimi due anni (il cambio euro/dollaro viaggia a 1,035, +0,05%) dopo che la Fed ha segnalato un ritmo più lento di tagli dei tassi nel 2025.
I dati macro della giornata
Si parte alle 8 con i prezzi alla produzione della Germania mese
su mese a novembre (stima +0,3% contro +0,2% di ottobre). Poi si passa
alle 10 all’indice sulla fiducia dei consumatori a dicembre dell’Italia
(precedente: 96,6 punti), all’indice sulla fiducia delle imprese
manifatturiere a dicembre (precedente: 86,5 punti). Alle 11 tocca al
fatturato industriale a ottobre sempre dell’Italia (precedente: -0,3%
mese su mese, -5,7% anno su anno) e alle 12 ai prezzi alla produzione a
novembre (precedente: +0,7% mese su mese, -2,8% anno su anno).
Invece, l'indice Pce (misura l'aumento medio dei prezzi per i consumi personali interni) di novembre è in agenda alle 14:30 (stima +0,2% mese su mese contro +0,3% di ottobre) e la fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan di dicembre alle 16 (stima 74 punti contro 71,8 di novembre). «È stato rivisto al rialzo il pil Usa del terzo trimestre del 2024: 3,1% contro 2,8% atteso e 3% del secondo trimestre che continua a crescere al di sopra del potenziale», sottolinea Antonio Tognoli di Cfo Sim. «In flessione le richieste di sussidi settimanali alla disoccupazione (220 mila contro 229 mila attese e 242 mila della scorsa settimana. In decisa contrazione il PhillyFed di dicembre: -16,4 punti contro +2,9 atteso e -5,5 di novembre. Pur riguardando solamente il distretto di Philadelphia, l’indicazione che arriva è che la manifattura, che si riteneva si stesse riprendendo, in realtà continua invece a soffrire», aggiunge Tognoli.
Ancora effetto Fed e Cina sui prezzi del petrolio
Intanto, i prezzi del petrolio scendono (Wti -0,10% a 69,16 dollari al barile e Brent -0,30% a 72,66 dollari al barile) e si avviavano verso una perdita settimanale a causa dei segnali restrittivi provenienti dalla Federal Reserve e delle preoccupazioni persistenti per il rallentamento della domanda. I prezzi del greggio sono influenzati anche dal dollaro più forte. Pesano anche i dettagli limitati su ulteriori misure di stimolo in Cina e i segnali di raffreddamento della domanda di carburante negli Stati Uniti. Sul fronte dell'offerta, Donald Trump ha promesso di incrementare la produzione di petrolio domestico. Tuttavia, potrebbe adottare una posizione più severa sull’Iran, introducendo sanzioni più rigide sulle esportazioni di petrolio del Paese. Un tale scenario potrebbe ridurre l'offerta globale, anche perché l’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio e i suoi alleati hanno recentemente segnalato l’intenzione di prolungare i tagli alla produzione in corso.
- Leggi anche: L’Opec+ rinvia ad aprile l’aumento della produzione di petrolio. Quanto caleranno i prezzi nel 2025?
A Milano occhio a Unicredit, Banco Bpm, Mps, Iveco, A2A, Rai Way e Maire
Sul listino milanese attenzione a Unicredit. Il governo tedesco non sottoporrà un’eventuale operazione di acquisizione di Commerzbank ad uno screening sull'investimento a prescindere che l'istituto tedesco sia considerato o meno un’infrastruttura critica, ha detto una fonte del governo di Berlino.
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Invece, Banco Bpm ha raggiunto un accordo con i sindacati che prevede la possibilità per la banca di accogliere 1.100 domande di esodo volontario a fronte di 550 nuove assunzioni. Quanto a Mps, Francesco Gaetano Caltagirone e Delfin hanno avviato la ricerca dei nuovi consiglieri dopo le dimissioni dei cinque amministratori del Mef. Gli ingressi, scrive MF-Milano Finanza, sono previsti dopo il 10 gennaio. La holding dei Del Vecchio avrebbe già pronto un nome. Anche l’imprenditore romano è a caccia di profili, soprattutto femminili.
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Nel settore industriale, il marchio di Iveco specializzato in mezzi per la difesa e la protezione civile, Idv, ha firmato un contratto con l'esercito italiano per la fornitura di 1.453 autocarri tattico-logistici dal valore complessivo di 755 milioni di euro.
M&A per A2A e non solo. La multiutility lombarda ha detto di aver raggiunto un accordo per vendere parte della sua rete di distribuzione del gas nel nord Italia ad Ascopiave. Inoltre, i principali azionisti di Rai Way ed Ei Towers hanno firmato un accordo preliminare per far partire i colloqui su una potenziale fusione, fissando un periodo di esclusiva fino al 30 settembre.
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Da monitorare, infine, Maire, che riunisce l’assemblea straordinaria sul potenziamento del sistema di voto maggiorato.
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20/12/2024, ore 18.15, da https://it.pinterest.com/streethawk0962/blog/
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