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Borse oggi in diretta | Piazza Affari chiude piatta (+0,08%). Sul podio Fineco, Mps e Amplifon. Vendite su Erg
In rialzo lo spread a 179 punti in attesa delle banche centrali. In settimana le riunioni di Fed, Bce e BoE. Debole l’euro sul dollaro. Prosegue contrastata Wall Street | IL VIDEO | Più ricchi del Btp: 50 azioni a Piazza Affari e 15 bond con dividendi e rendimenti anche del 17%
- Ore 15:30 Listini europei fiacchi, a Milano scatta Mps dopo la sentenza. Wall Street apre contrastata aspettando la Fed
- Ore 14:30 Il Ftse Mib si porta sulla parità, DiaSorin il titolo peggiore
- Ore 13:10 Con i futures di Wall Street piatti le Borse del Vecchio Continente restano contrastate. L’euro accelera al rialzo sul dollaro
- Ore 11 Il Ftse Mib resta in rosso con le utilities e DiaSorin. Il prezzo del petrolio vira al ribasso
- Ore 09:05 Ftse Mib poco mosso, frenato da Erg e DiaSorin. Spread stabile a 178
- Ore 08:00 Europa attesa poco mossa. Cosa aspettarsi da Fed, Bce e BoE
I listini europei chiudono intorno alla parità: +0,08% il Ftse Mib, +0,3% il Dax, +0,4% il Cac 40. Scivola dello 0,07% solo Londra. A Milano scatto delle azioni Monte dei Paschi dopo la sentenza di secondo grado da parte della Seconda Corte penale d'Appello di Milano, che ha assolto gli ex vertici della banca dall'accusa di irregolarità di bilancio. A Piazza Affari il migliore titolo è però Fineco che sale del 5,7% dopo la pubblicazione dei dati sulla raccolta. In luce anche Amplifon (+1,99%) e Moncler (+1,23%). Vendite invece su Erg (+1,78%), Terna (-1,4%) e Tenaris (-1,33%) e Hera (-1,15%).
In attesa di ottenere maggiori indicazioni, in merito alle prossime mosse di politica monetaria, si è mosso in rialzo il comparto obbligazionario. Il Btp decennale è risalito a quota 4,05%, il Bund pari scadenza al 2,26%, portando lo spread tra Btp e Bund a quota 179 punti. In campo obbligazionario l’euro scivola a 1,074 (-0,15%).
Ore 15:30 Listini europei fiacchi. Wall Street apre contrastata aspettando la Fed
Le borse europee restano fiacche dopo l’apertura di Wall Street che apre la settimana contrastata: -0,2% il Nasdaq, +0,08% il Dow Jones, piatto l’S&P. Dopo i dati sul mercato del lavoro di venerdì, questa settimana sarà particolarmente ricca sia di importanti dati macro (domani focus sull'inflazione Usa attesa in lieve rallentamento) sia di eventi tra cui le riunioni della Fed mercoledì 13 dicembre e a seguire quelle di Bce e BoE il 14 dicembre.
Secondo un sondaggio condotto dagli analisti di Bloomberg, la zona euro soccomberà alla sua prima recessione dopo la pandemia, con l’economia in contrazione per il secondo trimestre consecutivo negli ultimi mesi dell’anno. La contrazione dello 0,1% prevista tra settembre e dicembre, si confronta con la proiezione dell’indagine precedente secondo cui la produzione sarebbe rimasta invariata. Una lieve ripresa è prevista all’inizio del 2024.
Ore 14:30 Il Ftse Mib si porta sulla parità, DiaSorin il titolo peggiore
Prove di rimbalzo per i mercati azionari europei, non per Londra che resta in calo dello 0,54%. Invece, il Dax guadagna lo 0,07%, Parigi lo 0,24% e Milano si porta sulla parità a quota 30.404 punti alle 14:50 con DiaSorin (-1,88%) che continua a segnare la performance peggiore. Kepler Cheuvreux ha abbassato il target price sul titolo da 93 a 83 euro, il rating resta reduce. La società presenterà venerdì il nuovo piano industriale al 2027. Gli analisti si aspettano dal management del gruppo di diagnostica molecolare obiettivi prudenti. Di segno opposto Mps (assolti in appello gli ex vertici Alessandro Profumo e Fabrizio Viola), Fineco dopo i dati sulla raccolta di novembre e Saipem.
In attesa della Bce, Pimco punta sui bond con scadenza cinque anni
Lo spread Btp/Bund viaggia a 178,4 punti base nella settimana di Fed, Bce e BoE. Secondo Konstantin Veit, Portfolio Manager di Pimco, la Bce manterrà invariati i tassi di riferimento. Attualmente il mercato si aspetta circa sei tagli per il prossimo anno, a partire già da marzo. «Rimaniamo scettici sul fatto che la Bce taglierà i tassi così presto come il mercato sta prezzando, poiché le prospettive sull'inflazione sottostante rimangono incerte. Non ci aspettiamo che nella riunione di dicembre la Bce apporti modifiche radicali alle indicazioni di reinvestimento», spiega Veit. Sebbene i rendimenti obbligazionari siano saliti nelle ultime due settimane, «il reddito fisso appare ancora molto interessante in termini storici. Preferiamo assumere un'esposizione ai tassi d'interesse su scadenze fino a cinque anni e privilegiare i segmenti di qualità superiore dell'universo creditizio», suggerisce Veit.
Ore 13:10 Con i futures di Wall Street piatti le Borse del Vecchio Continente restano contrastate. L’euro accelera al rialzo sul dollaro
Con i futures di Wall Street piatti le Borse del Vecchio Continente restano contrastate. Il Dax segna un -0,01%, il Cac40 un +0,23%, il Ftse100 un -0,55% e il Ftse Mib un -0,04% a 30.390 punti alle 13:10, sostenuto da una manciata di titoli: Amplifon, Campari, Ferrari e Fineco. Quest’ultima beneficia del dato sulla raccolta netta a novembre a 287 milioni di euro (da inizio anno a 7,6 miliardi). Lo spread Btp/Bund è fermo a 179,2 punti base, mentre, in assenza di dati macro, l’euro rimbalza dello 0,45% a 1,076 dollari. «Il vincitore indiscusso della scorsa settimana sui mercati valutari è stato lo yen giapponese, che ha registrato un'impennata in seguito ai messaggi di normalizzazione della politica monetaria da parte della Banca del Giappone», ricordano gli esperti di Ebury. «L'altro tema è stato il rimbalzo del dollaro, in quanto i tassi d'interesse statunitensi sono aumentati sulla base di un solido report sul lavoro che suggerisce che la Federal Reserve non ridurrà i tassi a breve». Sia la Fed sia la Bce rimarranno ferme alle riunioni di mercoledì e giovedì, ma nel caso della Bce la chiave sarà come e quanto respingerà le aspettative del mercato di un taglio già a marzo dell'anno prossimo.
Mentre la riunione di dicembre della Banca d'Inghilterra sarà preceduta da due importanti comunicati macroeconomici: il report sul mercato del lavoro (martedì) e la pubblicazione del Pil mensile (mercoledì), entrambi relativi al mese di ottobre. «Si prevede che la BoE lascerà i tassi invariati, ma riteniamo che cercherà di contrastare la previsione del mercato di un taglio nella prima metà del 2024», aggiungono a Ebury. «Riteniamo che sia i dati che le comunicazioni della banca centrale saranno probabilmente di supporto alla sterlina, sottolineando la resilienza della domanda e l'elevata crescita dei salari che dovrebbero mantenere i tassi britannici più alti più a lungo che altrove».
Ore 11 Il Ftse Mib resta in rosso con le utilities e DiaSorin. Il prezzo del petrolio vira al ribasso
Restano caute le Borse europee. Il Dax guadagna solo lo 0,03% e il Cac40 lo 0,09%. Viceversa il Ftse100 perde lo 0,37% e il Ftse Mib lo 0,17% a 30.353 punti alle 11 con le utilities e DiaSorin (-1,75%) che restano sotto pressione insieme a Tim (-0,8%) e Tenaris (-0,6%). Lo spread Btp/Bund sale leggermente a 179,7 nella settimana delle banche centrali (Fed, Bce e BoE). I prezzi del petrolio hanno virato al ribasso. Il Brent ora arretra dello 0,46% a 75,49 dollari al barile con gli sforzi degli Stati Uniti (hanno richiesto fino a 3 milioni di barili di greggio per la Strategic petroleum reserve a marzo 2024) per ricostituire le riserve strategiche che offrono un certo supporto. Tuttavia, permangono i timori per l'eccesso di offerta e per la crescita più debole della domanda di carburante il prossimo anno. Mentre prosegue la guerra a Gaza Italia, Francia e Germania sono favorevoli alla proposta europea di adottare sanzioni contro Hamas e i suoi sostenitori in seguito all'attacco lanciato il 7 ottobre dal gruppo militante contro Israele.
Ore 09:05 Ftse Mib poco mosso, frenato da Erg e DiaSorin. Spread stabile a 178
Le Borse europee aprono poco mosse la settimana che vedrà protagoniste Fed, Bce e BoE. Il Dax segna un -0,03%, il Cac40 un +0,07%, Ftse100 un -0,11% e il Ftse Mib un -0,07% a 30.382 punti mentre proseguono i combattimenti nel sud della Striscia di Gaza, dove i tank israeliani stanno incontrando resistenza. L'Oms parla di una situazione sanitaria "catastrofica". Lo spread Btp/Bund è pressoché stabile a quota 178,4 punti base.
I dati macro più importanti della settimana
Con l’agenda nella zona euro oggi è particolarmente scarna, gli investitori aspettano di vedere come usciranno in settimana i Pmi, tra i timori di recessione. Il composito a livello di blocco, che verrà diffuso venerdì, è visto in miglioramento. Occhio prima, mercoledì, alla produzione industriale della zona euro che, secondo il consenso, a ottobre dovrebbe aver registrato una nuova flessione congiunturale dopo il -1,1% del mese prima. Guardando agli Stati Uniti, l'attenzione sarà domani,. 12 dicembre, sui numeri relativi all'inflazione di novembre che dovrebbe registrare un lieve rallentamento.
A Milano male DiaSorin ed Erg. Deboli le utilities e Stellantis. Sale Banco Bpm
A frenare il listino milanese sono soprattutto DiaSorin (-1,97% a 88,46 euro) ed Erg (-2,52% a 26,32 euro) con Morgan Stanley che ha tagliato il giudizio sull’azione da equal weight a underweight. Giù altre utilities come Italgas (-0,29%) e Snam (-0,15%) dopo che l'autorità per l'energia (Arera) ha annunciato con un comunicato pubblicato sabato che le aste competitive tra le utilities per accaparrarsi gli utenti che usciranno dal mercato tutelato ma non sceglieranno un contratto a mercato libero slitteranno da dicembre al 10 gennaio. Inoltre, Morgan Stanley ha alzato il target price di A2A (+0,13% a 1,96 euro) a 2,2 euro, di Snam a 4,6 euro e di Terna (-0,16% a 7,66 euro) a 7,2 euro. La stessa banca d’affari ha alzato il target price di Stellantis (-0,24% a 20,97 euro) a 24 euro. Invece, perde solo lo 0,06% a 44,31 euro Stm che stacca la cedola trimestrale di 0,06 dollari.
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Infine, tra le banche sale contro corrente con un +1,34% a 1,056 euro Banco Bpm dopo che la Bce, al termine della processo annuale di revisione e valutazione prudenziale (Srep), ha fissato un requisito minimo di Cet1 da rispettare per il 2024 pari al 9,07% rispetto all'8,7% stabilito per il 2023. A fine settembre l'istituto aveva registrato un Cet1 del 14,33%.
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Ore 08:00 Europa attesa poco mossa. Cosa aspettarsi da Fed, Bce e BoE
Borse europee attese poco mosse nella settimana della banche centrali. Il future sull’Eurostoxx50 segna un -0,02%. Ad aprire le danze sarà mercoledì la Fed, il giorno dopo la Bce e la BoE. Tutte sono viste mantenere i tassi di interesse fermi. Gli operatori sono concentrati sui segnali che potrebbero indicare un primo taglio dei tassi. In particolare, per la Fed i dati forti sul lavoro negli Stati Uniti di venerdì scorso hanno ridotto dal 60% a meno del 50% le scommesse su un primo taglio dei tassi a marzo 2024, ritenuto ora più probabile a maggio, mentre è al 60% la probabilità che la Bce inizi a ridurre i tassi dal prossimo marzo. A differenza di Fed e Bce, la BoE non ha segnalato la possibilità di un cambio di passo nella lotta all'inflazione e sembra volersi attenere a un approccio da falco.
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Ancora in calo il rendimento del Btp 10 anni
Sulla scia di un rafforzamento delle aspettative sui tagli da parte delle principali banche centrali, la scorsa settimana si è assistito a un calo consistente dei rendimenti dei titoli di Stato. Quello del Btp 10 anni scende al 4,042%. Domani, 13 dicembre, il Tesoro metterà a disposizione 7,5 miliardi di euro di Bot annuali e mercoledì - nell'ultima asta dell'anno - fino a 6 miliardi delle riaperture dei Btp a 3 e 7 anni. Il tutto mentre potrebbe tenersi il 19 dicembre un meeting straordinario dei ministri delle Finanze Ue per cercare di raggiungere a un accordo sulla riforma del patto di Stabilità. invece, giovedì è in calendario alla Camera la ratifica del Mes con la Lega che promette di fare muro: «nessun ricatto ma vogliamo capire dove ci vuole portare la Commissione Ue», ha detto a Il Corriere della Sera il sottosegretario al Lavoro leghista, Claudio Durigon.
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Cosa aspettarsi da Fed, Bce e BoE
In assenza di dati macro, a tenere banco sono ancora quelli della scorsa settimana sul mercato del lavoro Usa, rimbalzato a novembre con una crescita migliore del previsto, un calo della disoccupazione e salari più alti. Il rapporto mensile sui salari non agricoli ha, infatti, mostrato che a novembre sono stati creati 199.000 posti di lavoro, in netto aumento rispetto ai 150.000 di ottobre. Da precisare che i nuovi dati riflettono il ritorno al lavoro dei lavoratori del settore manifatturiero dopo uno sciopero dei dipendenti dell’industria automobilistica. La disoccupazione è scesa al 3,7% dal 3,9% e i salari orari medi sono aumentati dello 0,4% mese su mese.
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«Tutti questi numeri riflettono una maggior forza del mercato del lavoro rispetto a quanto previsto dagli analisti prima della pubblicazione del rapporto», sottolinea Antonio Tognoli di Cfo Sim. «Il rapporto è stato, quindi, più forte del previsto, con il calo del tasso di disoccupazione al 3,7% che probabilmente ha attirato maggiormente l'attenzione, mentre la retribuzione oraria media è aumentata al livello massimo da giugno. Il conseguente aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro non crediamo che faccia dispiacere alla Fed: riteniamo, infatti, che la discesa delle ultime settimane sia stata troppo repentina e necessitasse di uno stop, prima di riprendere al nuovamente al ribasso. In ogni caso siamo convinti che questi dati non siamo sufficientemente forti da spingere la Fed a ulteriori rialzi dei tassi, né il 13 dicembre né nel 2024. A maggior ragione, visto l’andamento economico molto incerto, anche la Bce dovrebbe mantenere i tassi fermi giovedì 14».
Euro e prezzi del petrolio in rialzo
In attesa, l’euro sale dello 0,45% a 1,076 dollari. Mentre tra le materie prime si registrano acquisti sul petrolio (+0,73% a 71,75 dollari al barile il Wti e +0,75% a 76,41 dollari al barile il Brent). L’oro è stabile a quota 2.104 dollari l’oncia.
A Milano occhio a Stm, le utilities, Stellantis e Banco Bpm
Sul listino milanese attenzione a Stm che stacca la cedola trimestrale di 0,06 dollari e alle utilities dopo che l'autorità per l'energia (Arera) ha annunciato con un comunicato pubblicato sabato che le aste competitive tra le utilities per accaparrarsi gli utenti che usciranno dal mercato tutelato ma non sceglieranno un contratto a mercato libero slitteranno da dicembre al 10 gennaio. Inoltre, Morgan Stanley ha alzato il target price di A2A a 2,2 euro, di Snam a 4,6 euro e di Terna a 7,2 euro. La stessa banca d’affari ha alzato il target price di Stellantis a 24 euro.
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Invece, tra le banche occhio a Banco Bpm visto che la Bce, al termine della processo annuale di revisione e valutazione prudenziale (Srep), ha fissato un requisito minimo di Cet1 da rispettare per il 2024 pari al 9,07% rispetto all'8,7% stabilito per il 2023. A fine settembre l'istituto aveva registrato un Cet1 del 14,33%.
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11/12/2023, ore 19.24, da https://biografieonline.it/ricerca.htm?q=11+Dicembre
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