02/02/2021, ore 19.39, da https://www.cure-naturali.it/enciclopedia-naturale/alimentazione/nutrizione/farro-proprieta-benefici.html
Farro: proprietà, valori nutrizionali, calorie
Il farro (Triticum dicoccum) è un cereale che appartiene alla famiglia delle graminacee. Ricco di nutrienti, ha anche un alto contenuto di selenio che contrasta i radicali liberi. Scopriamolo meglio.
> 1. Proprietà e benefici del farro
> 2. Calorie e valori nutrizionali del farro
> 4. Produzione e diffusione del farro
Proprietà e benefici del farro
Povero di aminoacidi essenziali, è invece una buona fonte di vitamine e sali minerali. Contiene vitamine dei gruppi A, B, C, E oltre a calcio, fosforo, sodio, magnesio e potassio.
È una buona fonte di proteine e ferro e contiene molta fibra. La sua proprietà principale, però, risiede nel contenuto di selenio e di acido fitico che contrastano l'azione dei radicali liberi, i maggiori responsabili dell’invecchiamento e di tutte le forme di degenerazione cellulare, per esempio i tumori.
Calorie e valori nutrizionali del farro
100 g di farro contengono 335 kcal / 1400 kj.
Inoltre, per ogni 100 g di questo prodotto crudo abbiamo:
- Acqua 10,40 g
- Carboidrati 67,1 g
- Zuccheri 2,7 g
- Proteine 15,1 g
- Grassi 2,5 g
- Colesterolo 0 g
- Fibra totale 6,8 g
- Sodio 18 mg
- Potassio 440 mg
- Ferro 0,7 mg
- Calcio 43 mg
- Fosforo 420 mg
Scopri anche le proprietà e come preprarare il pane di farro
Farro, alleato di
Intestino, cuore, vasi.
Produzione e diffusione del farro
Poco usato in quasi tutta Italia, il farro è però molto diffuso in Toscana, in particolare in Garfagnana dove si utilizza in tante ricette diverse, dall’antipasto al dolce.
I costi di produzione del farro sono piuttosto elevati e questo giustifica il prezzo di vendita sul mercato che è più alto rispetto a quello di altri cereali.
Con il nome farro si trova sul mercato sia il Triticum dicoccum, il vero farro, sia il Triticum spelta, il cosiddetto farricello o falso farro. Il farricello, pur essendo molto simile al vero farro o gran farro, non ha le stesse proprietà. Poiché vengono commercializzati entrambi con il nome di farro non è semplice distinguerli, o almeno non è semplice prima di averli cotti.
Il farricello, detto anche spelta, può essere cotto anche senza metterlo prima in ammollo e tende a impastarsi durante la cottura, mentre il vero farro mantiene, anche a cottura ultimata, un cuore leggermente duro.
Una ricetta nella manica
Il farro si accompagna bene alle verdure e può essere usato nelle ricette in sostituzione del riso, per esempio, per preparare farrotti o ricchi ripieni per pomodori, peperoni o altri vegetali.
Durante la stagione calda è l’ingrediente ideale per gustose insalate, mentre in inverno è perfetto per minestre e zuppe.
Il farro può essere consumato anche semplicemente bollito e condito con un cucchiaio di olio extravergine di oliva e un pizzico di sale. È inoltre perfetto per sostituire la pasta nei minestroni.
Proprietà, uso e benefici della farina di farro
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02/02/2021, ore 19.38, da https://salute33.com/le-proprieta-del-farro-perlato-5798/
Le proprietà del farro perlato
Le proprietà del farro perlato (così come quelle del farro
integrale, da cui differisce solo per il fatto che è stato già privato
del rivestimento esterno ed è pronto per la cottura senza passare per
l’ammollo) sono davvero molte e tutte davvero benefiche.
Dando anche solo semplicemente un’occhiata alla sua composizione,
infatti, possiamo notare che il farro perlato è costituito per il 10% da
acqua, per il 15% da proteine e per il 60% circa da carboidrati. Il
rimanente, invece, si divide tra fibre, amidi, amminoacidi e minerali
(quali potassio, calcio, ferro, fosforo e sodio).
Continuate a leggere, dunque, per conoscere tutte le proprietà del farro perlato.
Benefici e proprietà del farro perlato
I benefici e le proprietà del farro perlato
sono davvero molti e fanno di questa buonissima graminacea un prodotto
antichissimo e utilizzato già dai tempi delle popolazioni indigene. In
particolare, esso è particolarmente facile da digerire, favorisce la
giusta coagulazione del sangue, rafforza il sistema immunitario, stimola
il metabolismo, fa bene allo stomaco, assorbe molta acqua in cottura, è
anallergico ed è un ottimo sostituto al pane per tutti coloro che vi
sono intolleranti.
Nonostante infine il suo consumo non sia particolarmente indicato nelle
diete se non in quantità molto moderate (100 grammi di farro contengono
circa 330 calorie), il farro della Garfagnana sembra avere sui regimi
ipocalorici effetti davvero molto positivi.
Viste, dunque, quelle che sono le numerosissime proprietà del farro
perlato, esso può essere utilizzato per la preparazione di molte e
squisite ricette.
Usate anche in cucina le proprietà del farro perlato
Dal momento che le proprietà del farro perlato si distinguono come vero e proprio toccasana per tutto l’organismo, può essere una buona idea utilizzarlo in ricette sfiziose e molto gustose.
Minestra di farro
Le splendide proprietà del farro possono essere utilizzate, ovviamente, per preparare la classica minestra. Cuocete 500 grammi di fagioli con un ciuffo di salvia, un po’ d’aglio e un goccio d’olio. A parte, rosolate del rosmarino, qualche porro tagliato a listarelle e un po’ di guanciale fatto a pezzettini. A cottura quasi ultimata, aggiungete la salsa di pomodoro e quando questa si sarà incorporata unite i fagioli. Salate e aggiungete il farro. Servite con del pepe.
Crostata di farro con marmellata di more (fonte: www.alice.tv)
Per utilizzare le proprietà del farro perlato anche nel dolce, preparate questa buonissima crostata. Unite 125 di farina di farro con 100 gr di farina 00, aggiungete un pizzico di sale, 125 grammi di burro e amalgamate sbriciolando l’impasto. Incorporate 90 grammi di zucchero di canna, 5 grammi di lievito, 1 uovo intero, la scorza di un’arancia non trattata e i semi di una stecca di vaniglia. Per impastare al meglio aiutatevi con un cucchiaio di acqua fredda. Stendete 3/4 della pasta su un foglio di carta da forno e rivestite una tortiera di circa 22 cm di diametro. Riempite la pasta con 1 vasetto di marmellata di more, ricoprite con la restante pasta formando le classiche striscioline e cuocete in forno a 180°C per 30-40 minuti.
fonte: http://www.alice.tv/ricetta/crostata-al-farro-con-marmellata-di-more
02/02/2021, ore 11.07,
02/02/2021, ore 11.05, da https://twitter.com/byoblu
02/02/2021, ore 11.03, da https://www.youtube.com/c/RadioRadioTV/videos
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02/02/2021, ore 10.58, da https://www.sanioggi.it/latte-soia-proprieta-benefici-controindicazioni/
Latte di soia: proprietà, benefici e controindicazioni
Il latte di soia è conosciuto oggi come una bevanda dalle molte proprietà benefiche, per questo motivo viene largamente consumato dalle persone che hanno sempre un occhio di riguardo per la propria alimentazione. A riguardo potrebbe interessarvi anche il nostro articolo relativo ai germogli di soia. Ma cosa contiene al suo interno il latte di soia? È davvero tanto positivo per la salute come si crede, oppure no? Quest’oggi parleremo di questo e molto altro. Infatti ad esempio parleremo anche degli effetti collaterali che può scatenare questo alimento.
Il latte di soia è diverso dal latte animale, questo perché viene ricavato da una pianta, ovvero la soia. Questo genere di bevanda contiene proteine vegetali, sostanze non dannose per l’organismo e che in parte possono andare a sostituire quelle animali. Mentre nel latte comune (ossia quello di mucca) oltre a non essere digeribile come quello vegetale, sono presenti le proteine animali. Quest’ultime non sono indicate per il nostro organismo quando assunte in grandi quantità.
Il latte di soia rispetto a quello di mucca, contiene meno grassi e calorie. Inoltre presenta anche le fibre, sostanze che non si trovano nel latte tradizionale. Ma vediamo la sua composizione chimica, in questo modo tutto sarà più chiaro.
Il latte di soia è in realtà un termine improprio, utilizzato fondamentalmente perché ha una somiglianza con il latte che, per sua natura, deve essere di animale. Questa bevanda viene molto utilizzata da coloro che seguono un regime alimentare vegano, in quanto non possono consumare prodotti di origini animali, e da chi ha un’intolleranza al latte. E’ molto utilizzato anche per la creazione di gelati ad esempio, proprio rivolti a coloro che non possono assumere per motivi etici o di salute il comune latte.
Latte di soia: composizione chimica
Il latte di soia è un ottimo prodotto per il nostro organismo, esso racchiude in se molte sostanze nutritive altamente positive. Inoltre le proteine di natura vegetale che presenta non sono dannose per il corpo. Un breve elenco delle sostanze nutritive contenute al suo interno:
- Proteine vegetali
- Fibre
- Carboidrati
- Grassi
- Calcio
- Vitamine (A, B, E)
Il latte di soia non contiene al suo interno tracce di glutine, quindi è idoneo al consumo di coloro che soffrono di celiachia. Inoltre essendo povero di Kcal, non influisce negativamente in una dieta dimagrante se inserito regolarmente al suo interno.
Il latte di mucca ad esempio contiene più calorie, carboidrati e grassi se paragonato al latte di soia. È più ricco di vitamine ma presenta proteine animali e lo 0% di fibre. Ma diamo comunque una sbirciata veloce al latte di mucca adesso:
- Grassi
- Carboidrati
- Vitamine (A, B, D, E, K)
- Proteine animali
- Calcio
- Colesterolo
Il latte di soia viene ottenuto con un procedimento particolare, il quale prevede che i semi della pianta siano lasciati a macerare in acqua. La soia è una pianta molto comune in Asia orientale. Anche se con il passare del tempo è sempre più richiesta in varie parti del mondo. Quindi non è difficile trovarla nei nostri supermercati questo prodotto. Vediamo i punti forti del latte di soia:
- Contiene poche calorie
- Pochi grassi saturi (quelli dannosi per la salute)
- Ricco di amminoacidi
- Privo di colesterolo cattivo
- Regola l’appetito
- Combatte il colesterolo cattivo
- Rafforza il sistema immunitario
- Ricco di antiossidanti
- Ottimo per coloro che sono allergici (oppure intolleranti) al lattosio
Tutti i benefici del latte di soia
Il latte di soia è un ottimo alimento da inserire nel proprio regime alimentare. Ovviamente non deve essere sostituito al classico latte (fatta eccezione per gli intolleranti o allergici al lattosio), ma ben si alternato. In questo modo l’organismo assimilerà benefici da entrambi i prodotti. In pratica occorre l’equilibrio per stare bene, mai accedere ma neppure privarsi di una cosa. Vediamo adesso alcuni dei benefici che ci offre:
- È un ottimo alleato nelle diete dimagranti in quanto è un alimento light, facile da digerire. Tuttavia è importante far attenzione e chiedere al proprio dietologo, secondo alcuni infatti il latte di soia fa addirittura ingrassare!
- Aiuta a prevenire l’osteoporosi grazie all’elevata presenza di vitamina K, la quale gioca un ruolo fondamentale anche nel contrastare la riduzione del tessuto osseo.
- Stimola la diuresi e combatte la ritenzione idrica, aiuta infatti a espellere i liquidi di troppo.
- Regola i livelli di glucosio nel sangue in quanto non va ad aumentare il livello degli zuccheri. Inoltre, alcuni studi avrebbero evidenziato la presunta capacità di alcuni isoflavni di controllare i livelli di glucosio, rendendolo quindi un buon alimento per i soggetti diabetici.
- Incrementa la massa muscolare, indicato quindi ad esempio per gli sportivi che vogliono stimolare i muscoli.
- Contrasta il “fegato grasso” grazie ad alcune proteine presenti al suo interno che vanno proprio a svolgere un’azione di contrasto contro la tendenza dei grassi di accumularsi nel fegato, problema che può portare poi all’insufficienza epatica.
- Può alleviare i sintomi della gastrite così come quelli del reflusso gastro esofageo. A dimostrarlo sono stati diversi studi su soggetti che soffrono appunto di gastrite.
- Non contiene il colesterolo, contrasta la sua formazione e l’accumulo grazie agli isoflavoni presenti al suo interno.
- Alleato di pelle e capelli, grazie agli isoflavoni e le vitamine va a stimolare la formazione di nuove cellule sia per quanto riguarda capelli e pelle, di fatto fa si che siano più sani e forti. Viene consigliato da alcuni esperti anche nella lotta di problemi alla pelle come acne e brufoli.
- Secondo alcuni studi, prevalentemente nei Paesi Asiatici, il latte di soia riesce in un certo senso a contrastare il tumore al seno, al colon e la prostata. Di fatto però non vi sono prove nette che possano dimostrare come il latte di soia riesce a ridurre il rischio di cancro al seno. Tuttavia gli studi sembrano confermare che vi siano effettivi benefici per quella che è l’azione protettiva su chi ha già sofferto di tale malattia e rischia la recidività. Tuttavia i medici in linea generale sconsigliano il consumo di latte di soia durante i trattamenti e il trattamento post-tumorale, in mdoo che i farmaci non interferiscano tra di loro.
Tipologie di latte di soia presenti in commercio
Il latte di soia si presenta in diverse tipologie, il mercato propone molti varianti per riuscire ad accontentare chiunque. Per esempio latte di soia senza zucchero, zuccherato, arricchito con il calcio etc. Vediamoli più da vicino adesso:
- Latte di soia in polvere
- Latte di soia aromatizzato, ossia al cacao, alla fragola, all’orzo etc.
- Latte di soia classico
- Latte di soia con percentuali maggiori di calcio
- Latte di soia zuccherato
Latte di soia: effetti collaterali
Il latte di soia può nascondere le sue lacune, ovvero non sempre si dimostra la scelta giusta per quanto riguarda la salute. Ma adesso scopriremo quello che c’é da sapere in merito a questo prodotto di natura vegetale:
- Assumere troppo latte di soia può causare malessere fisico come gonfiore addominale, diarrea e flatulenza.
- In caso di candida astenersi dal consumo di questo latte vegetale.
- Coloro che soffrono di problemi ai reni (come i calcoli renali ad esempio) non devono assumere latte di soia.
- Anche in caso di una carenza di iodio non è indicato assumere il latte di soia.
- Nella soia è presente un metallo pesante, l’alluminio. Questa sostanza è dannosa per l’organismo. Quindi evitare di eccedere con il consumo di questo alimento.
- Possibili carenze di calcio e di vitamina D. Questo ovviamente se si assume solamente latte di soia e non di mucca.
- Il latte di soia può interagire con l’effetto dei farmaci per la tiroide, quindi prima di consumarlo sentire il proprio medico, se deve essere cominciata (o già presente) una terapia farmacologica.
Curiosità: alcune cose da sapere sulla soia
La soia è un legume molto noto e utilizzato in Asia già 5000 anni fa. In Cina venne già descritta nel libro medico Pen Tsao Gong Mo. Appartiene alla famiglia delle leguminacee. Il suo fusto può raggiungere quasi il metro di altezza. I suoi frutti invece sono dei baccelli piatti.
Il legume in questione viene usato in molti modi. Ad esempio la salsa di soia, i germogli di soia, la farina, il latte etc. Forse non lo sapevate ma esistono ben 4 tipi diversi di soia, quella gialla, nera, rossa e verde.
La soia rossa è molto usata per contrastare i problemi renali. La soia verde, che sarebbe poi quella gialla non ancora giunta a maturazione, è usata perché ricca di clorofilla e magnesio. La soia gialla è invece poco usata perché richiede una lunga cottura. La soia nera invece, è usata perché benefica verso milza e reni.
Si può dare il latte di soia ai neonati?
Affrontiamo infine una questione molto spinosa, anche se il nostro consiglio comunque, è quello di parlarne con il pediatra. Si può dare il latte di soia ai neonati?
Secondo alcune statistiche, 1/4 del latte utilizzato per sostituire quello materno, è appunto di soia. In linea generale questo preparati sono prodotti a base di latte vaccino. Esso però viene modificato, proteine animali e minerali sono diminuiti. Aumentati invece di glucidi.
Un’alternativa al latte vaccino per neonati, è il latte di soia. Disponibile per la prima fase che va dagli 0 ai 4 mesi. Poi dai 4 ai 12 mesi. Infine il latte per la crescita, dai 12 mesi ai 3 anni. Consideriamo che la soia ha proteine simili a quelle del latte vaccino. Nel composto vegetale va aggiunta però la metionina, aminoacido importante per la crescita, e diminuiti i fattori anti-nutrizionali, per rendere più semplice l’assimilazione.
Il latte di soia veniva proposto in sostituzione a quello vaccino, quando il neonato dimostrava intolleranza. Una malattia pseudo-allergica che porta a disturbi digestivi. La quale comunque ha una retrocessione spontanea entro i 18 mesi di vita. Tuttavia circa il 30% dei bambini allergici alla proteina del latte, lo è anche alla soia. Viene raccomandato l’uso di alimenti con proteine idrolizzate, così che perdano il potere allergizzante.
Secondo alcuni, possono esservi dei rischi sullo sviluppo sessuale del neonato. Questo perché la soia contiene tanti fitoestrogeni, la cui struttura è simile agli estrogeni. Gli effetti sono simili a quelli di questi ormoni femminili. Secondo uno studio inglese, quando un bambino è nutrito con la soia, sta assumendo una quantità che va fino alle 5 volte superiore a quella necessaria per alterare il ciclo mestruale. Sembra che riduca l’equilibrio ormonale e la fertilità, anche se questi esperimenti sono stati effettuati solo su animali.
Tra i rischi del latte di soia per i neonati, sembra esservi quello di una risposta meno efficace verso i vaccini e una spiccata predisposizione all’ipertiroidismo e le infezioni di gola e orecchie. Sono tanti i motivi a oggi per chi gli esperti sconsigliano l’assunzione del latte di soia ai neonati, almeno quando viene somministrato in via fissa.
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