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Festa della Repubblica Italiana
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La Festa della Repubblica Italiana è una giornata celebrativa nazionale italiana istituita per ricordare la nascita della Repubblica Italiana. Si festeggia ogni anno il 2 giugno, data del referendum istituzionale del 1946, con la celebrazione principale che avviene a Roma. La Festa della Repubblica Italiana è uno dei simboli patri italiani.
Il cerimoniale della manifestazione organizzata a Roma comprende la deposizione di una corona d'alloro in omaggio al Milite Ignoto all'Altare della Patria da parte del Presidente della Repubblica Italiana e una parata militare lungo via dei Fori Imperiali.
Festa della Repubblica Italiana | |
---|---|
Emblema della Repubblica Italiana | |
Tipo | Nazionale |
Data | 2 giugno |
Periodo | Annuale |
Celebrata in | Italia |
Oggetto della ricorrenza | Referendum istituzionale del 1946 che istituì la Repubblica Italiana |
Ricorrenze correlate | Anniversario dell'Unità d'Italia, Anniversario della liberazione d'Italia, Festa del Tricolore e Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate |
Tradizioni | Deposizione di una corona d'alloro all'Altare della Patria e parata militare lungo via dei Fori Imperiali a Roma |
Il cerimoniale della manifestazione organizzata a Roma comprende la deposizione di una corona d'alloro in omaggio al Milite Ignoto all'Altare della Patria da parte del Presidente della Repubblica Italiana e una parata militare lungo via dei Fori Imperiali.
Storia
I sostenitori della repubblica scelsero il simbolo dell'Italia turrita, personificazione nazionale dell'Italia, da utilizzare nella campagna elettorale e sulla scheda del referendum sulla forma istituzionale dello Stato, in contrapposizione allo stemma sabaudo che rappresentava invece la monarchia[4][5]. Ciò scatenò varie polemiche, visto che l'iconografia della personificazione allegorica dell'Italia aveva, e ha tuttora, un significato universale e unificante che avrebbe dovuto essere comune a tutti gli italiani e non solo a una parte di loro: questa fu l'ultima apparizione in ambito istituzionale dell'Italia turrita[6].
Il re d'Italia Umberto II di Savoia, per evitare che gli scontri tra monarchici e repubblicani, manifestatisi già con fatti di sangue in varie città italiane, si potessero estendere in tutto il paese, il 13 giugno, decise di lasciare l'Italia e andare in esilio in Portogallo[7]. Dal 1º gennaio 1948, con l'entrata in vigore della Costituzione della Repubblica, fu proibito ai discendenti maschi di Umberto II di Savoia l'ingresso in Italia; la disposizione fu abrogata nel 2002[8].
L'11 giugno 1946, primo giorno dell'Italia repubblicana, venne dichiarato giorno festivo[9].
Il 2 giugno si celebra la nascita della nazione moderna in maniera simile al 14 luglio francese (anniversario della presa della Bastiglia) e al 4 luglio statunitense (anniversario della dichiarazione d'indipendenza dalla Gran Bretagna). Il 17 marzo si festeggia invece l'unità d'Italia e la nascita dello stato italiano in onore al 17 marzo 1861, data della proclamazione del Regno d'Italia[10]. Prima della nascita della repubblica, la giornata celebrativa nazionale del Regno d'Italia era la festa dello Statuto Albertino, che si teneva nella prima domenica di giugno[11].
Nel 1961 la celebrazione principale della Festa della Repubblica non ebbe luogo a Roma ma a Torino, prima capitale dell'Italia unita. Torino fu capitale d'Italia dal 1861 al 1865, seguita da Firenze (1865-1871) e infine da Roma, che ne è capitale dal 1871. Nel 1961, infatti, si celebrava anche il centenario dell'Unità d'Italia (1861-1961)[13]. Nel 1963 la manifestazione non venne effettuata nella giornata del 2 giugno per le condizioni di salute di papa Giovanni XXIII, ormai morente, e venne rinviata al 4 novembre, in contemporanea alla Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate[13].
Nel 1965 alla celebrazione principale di Roma parteciparono anche gli stendardi delle unità militari soppresse che presero parte alla prima guerra mondiale; in quell'anno infatti si commemorava anche il 50º anniversario dell'entrata dell'Italia nel primo conflitto mondiale. Nello specifico, l'Italia incominciò ufficialmente le operazioni militari nella prima guerra mondiale il 24 maggio 1915, con un primo colpo di cannone sparato dal Forte Verena, sull'altopiano di Asiago, verso le fortezze austriache situate sulla Piana di Vezzena: ai primi fanti del Regio Esercito che varcarono il confine è dedicata la prima strofa de La canzone del Piave[13].
A causa della grave crisi economica che attanagliava l'Italia negli anni settanta, per contenere i costi statali e sociali, la Festa della Repubblica, con legge n. 54 del 5 marzo 1977, fu spostata alla prima domenica di giugno, con la conseguente soppressione del 2 giugno come giorno festivo a essa collegato[16]. Nel 2001, su impulso dell'allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi che fu protagonista, all'inizio del XXI secolo, di una più generale azione di valorizzazione dei simboli patri italiani, la Festa della Repubblica Italiana ha abbandonato lo status di festa mobile, riassumendo la sua collocazione tradizionale del 2 giugno, che è ritornato così a essere giorno festivo a tutti gli effetti[3][17][18].
Nel 2018 alla celebrazione principale di Roma hanno partecipato anche le bandiere e gli stendardi delle unità militari attive e soppresse che presero parte alla prima guerra mondiale; in quell'anno infatti si commemorava anche il 100º anniversario della vittoria dell'Italia sull'Austria-Ungheria nel primo conflitto mondiale, avvenuta il 4 novembre 1918.
Celebrazione
In seguito il Presidente della Repubblica si reca in via di San Gregorio con la Lancia Flaminia presidenziale scortato da una pattuglia di Corazzieri in motocicletta dove, insieme con il Comandante militare della Capitale, passa in rassegna i reparti schierati[14][19]. Il Capo dello Stato si trasferisce quindi nella tribuna presidenziale che si trova in via dei Fori Imperiali, dove assiste alla sfilata insieme con le più alte cariche dello Stato[13]. I militari sfilanti rendono onore al Presidente della Repubblica, chinando le insegne mentre passano dinanzi alla tribuna presidenziale. È tradizione, per i membri del governo italiano e per i presidenti dei due rami del parlamento, avere appuntata sulla giacca, durante tutta la cerimonia, una coccarda italiana tricolore[20].
La cerimonia si conclude nel pomeriggio con l'apertura al pubblico dei giardini del palazzo del Quirinale, sede della Presidenza della Repubblica Italiana, e con esecuzioni musicali da parte dei complessi bandistici dell'Esercito Italiano, della Marina Militare Italiana, dell'Aeronautica Militare Italiana, dell'Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza.
Nel giorno della festa, presso il Palazzo del Quirinale, viene effettuato in forma solenne il Cambio della Guardia con il Reggimento Corazzieri e la Fanfara del IV Reggimento Carabinieri a cavallo in alta uniforme[21]. Questo rito solenne viene svolto solamente in altre due occasioni, durante le celebrazioni della Festa del Tricolore (7 gennaio) e della Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate (4 novembre)[21].
Cerimonie ufficiali si tengono su tutto il territorio nazionale. Fra esse ci sono i tradizionali ricevimenti organizzati da ogni prefettura per le autorità locali, che sono preceduti da manifestazioni pubbliche solenni con parate militari in forma ridotta che sono passate in rassegna dal prefetto nella sua veste di più alta autorità governativa in provincia. Cerimonie analoghe sono organizzate anche dalle Regioni e dai Comuni.
In tutto il mondo le ambasciate italiane organizzano cerimonie a cui sono invitati i Capi di Stato del Paese ospitante. Da tutto il mondo arrivano al Presidente della Repubblica Italiana gli auguri degli altri Capi di Stato.
La parata militare
Storia
Nel 1976 la parata militare non venne organizzata in seguito al disastroso terremoto del Friuli. Il comunicato ufficiale del ministero della difesa spiegò così la decisione: " [...] La parata militare del 2 giugno, quest'anno, non si svolgerà. Lo ha comunicato il ministro della difesa Forlani, con una nota ufficiale. La decisione è stata presa a seguito della grave sciagura del Friuli e per far sì che i militari e i mezzi di stanza al nord siano utilizzati per aiutare i terremotati anziché per sfilare a via dei Fori Imperiali [...] "[22]. L'anno successivo, nel 1977, in piena austerity, venne deciso di non riprendere la tradizionale sfilata militare per non gravare ulteriori spese sul bilancio statale[13]. Questa decisione fu ribadita anche negli anni successivi. Al posto della parata militare era organizzata una manifestazione in piazza Venezia a cui prendevano parte rappresentanze delle forze armate italiane[13].
La parata militare venne reinserita nel cerimoniale ufficiale della celebrazione principale di Roma nel 1983[13]; in quell'anno la Festa della Repubblica fu organizzata la prima domenica di giugno, che fu il 5, tra l'Aventino e Porta San Paolo per commemorare la Resistenza all'occupazione tedesca della città di Roma durante la seconda guerra mondiale[13]. L'anno successivo, nel 1984, la parata tornò in via dei Fori Imperiali, mentre nel 1985 si svolse tra via dei Cerchi e le Terme di Caracalla[13]. Nel 1989 la parata militare fu eliminata nuovamente; in sua sostituzione fu organizzata una mostra storica a Piazza di Siena a Roma[13]. Fino al 1999 la celebrazione della Festa della Repubblica si limitò esclusivamente alla cerimonia all'Altare della Patria[13].
La parata tornò definitivamente nel cerimoniale nel 2000 su iniziativa dell'allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi[13]. Nel 2004 Carlo Azeglio Ciampi volle che sfilassero nella parata anche il Corpo di Polizia municipale di Roma, in rappresentanza di tutte le Polizie locali d'Italia, e il personale della Protezione Civile.
Dalla sua istituzione sino alla sua prima temporanea abolizione, la parata militare poteva contare sulla sfilata di un numero maggiore di persone. Dopo la sua reintroduzione l'organico fu ridotto notevolmente e nel 2006 venne fortemente contenuta la presenza di mezzi terrestri e aerei per ragioni di bilancio.
Nel 2011, in occasione del 150º anniversario dell'Unità d'Italia, sfilò anche il Tricolore di Oliosi. La storica bandiera, che sfilò su un affusto di cannone, risale alla terza guerra di indipendenza italiana (1866) e venne eroicamente salvata a Oliosi, oggi frazione del comune di Castelnuovo del Garda, dalla cattura delle truppe austriache durante la battaglia di Custoza[23].
Nel 2012 la parata del 2 giugno venne dedicata ai terremotati dell'Emilia. In quell'occasione, da più parti, ne fu chiesto l'annullamento. Per rispetto alle vittime la parata si svolse quindi secondo un programma ridotto, senza cavalli (tanto che i Corazzieri sfilarono appiedati) e veicoli e senza il tradizionale sorvolo delle Frecce tricolori.[24] Queste riduzioni furono confermate nel 2013, in piena grande recessione; inoltre, l'allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sospese il ricevimento cerimoniale per motivi di austerità e di solidarietà verso i poveri e i meno abbienti.[25] Le Frecce tricolori e i Corazzieri a cavallo tornarono a partire dall'edizione 2014, mentre il ricevimento fu ripristinato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a partire dal 2015[26].
Alla parata militare prendono parte anche alcune delegazioni militari dell'ONU, della NATO, dell'Unione europea e rappresentanze di reparti multinazionali che presentano una componente italiana.
Tematiche
La parata militare ha ogni anno una tematica differente:- 2003, 57º anniversario: "Le forze armate nel sistema di sicurezza internazionale per il progresso pacifico e democratico dei popoli"
- 2004, 58º anniversario: "Le forze armate per la Patria"
- 2010, 64º anniversario: "La Repubblica e le sue forze armate impegnate in missioni di pace"
- 2011, 65º anniversario: "150º anniversario dell'Unità d'Italia"
- 2012, 66º anniversario: la parata fu dedicata ai terremotati dell'Emilia
- 2013, 67º anniversario: la parata fu dedicata alla "questione sociale" di famiglie e imprese in difficoltà
- 2014, 68º anniversario: la parata fu dedicata all'avvio del semestre di presidenza italiana del Consiglio europeo
- 2015, 69º anniversario: la parata fu dedicata al centenario della Grande Guerra
- 2016, 70º anniversario: la parata fu dedicata al settantesimo anniversario della nascita della Repubblica Italiana
Note
Esplicative
- ^ La celebre foto (ritraente Anna Iberti forse come modella), fu scattata per il settimanale Tempo (edizione del 15 giugno 1946) dal fotografo Federico Patellani come parte di un servizio fotografico celebrativo della Repubblica e del nuovo ruolo della donna, e fu proposta anche in prima pagina dallo stesso Corriere e in seguito riutilizzata in moltissime campagne e manifesti.
Bibliografiche
- ^ Storia di Anna, la ragazza simbolo della Repubblica Italiana, su repubblica.it. URL consultato il 3 giugno 2018.
- ^ Ma chi è il volto della Repubblica Italiana?, su medium.com. URL consultato il 2 giugno 2017.
- Al via al Quirinale le celebrazioni per il 2 giugno con il Cambio della Guardia d'onore, su aostasera.it. URL consultato il 21 gennaio 2016.
- ^ Niente parata del 2 giugno: militari in Friuli, su m.friendfeed-media.com. URL consultato il 19 gennaio 2016.
- ^ La bandiera fatta a pezzi (per salvarla dal nemico) Il vessillo di Oliosi a Roma con i tricolori storici, corriere.it. URL consultato il 4 febbraio 2015.
- ^ Parata 2 giugno: niente cavalli, aerei e mezzi militari ma sì ai Vigili del Fuoco, su fanpage.it. URL consultato il 2 settembre 2019.
- ^ Parata 2 giugno 2013 più sobria, niente cavalli né Frecce tricolori, su fanpage.it. URL consultato il 2 settembre 2019.
- ^ Festa della Repubblica: il 2 giugno è la festa degli italiani, su repubblica.it. URL consultato il 19 gennaio 2016.
Bibliografia
- Nicoletta Bazzano, Donna Italia. L'allegoria della Penisola dall'antichità ai giorni nostri, Costabissara, Angelo Colla Editore, 2011.
Voci correlate
- Anniversario dell'Unità d'Italia
- Anniversario della liberazione d'Italia
- Festa del Tricolore
- Festa nazionale
- Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate
- Milite Ignoto (Italia)
- Nascita della Repubblica Italiana
- Simboli patri italiani
- Vittoriano
Altri progetti
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- Wikinotizie contiene notizie di attualità sulla festa della Repubblica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla festa della Repubblica
02/06/2020, ore 11.18, da https://streethawk1970seregno.tumblr.com/
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Febbraio prima di agire contro il Corona virus, pur firmando il 30 o 31
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