lunedì 1 maggio 2017

Walking in my shoes 989' parte

01/05/2017, ore 19.02, da https://twitter.com/OggiScienza
  1. Non vaccinare i bambini è "davvero quasi un crimine". La lettera di Roald Dahl dopo la morte della figlia
  2. , quanto ci fidiamo? Le radici dello scetticismo sono diverse per ogni paese dall'archivio
  3. Sgusciare anacardi, pescare alghe, stanare termiti: quando i usano di
  4. Verde urbano e salute mentale
  5. Che effetto ha il verde urbano sulla mentale degli over 65?
  6. Marte, cosa ci dice la quiete tra le due tempeste?
  7. "Any vaquita that’s basically not taken out of its dangerous habitat is probably going to die."
  8. Chernobyl e Fukushima, similitudini e differenze tra i due più grandi disastri nucleari … via
  9. Mouse e accessibilità con teletatto: esplorare le figure con un dito
  10. Polvere interstellare, di cosa è fatta? Lo svela la sonda Cassini
  11. Cosa rende una città sostenibile?
  12. Flora e fauna del Mediterraneo, una ricchezza di biodiversità a rischio
  13. Lo Hobbit di Flores rivela le sue vere origini
  14. Il Grand Finale della sonda Cassini: un tuffo tra gli anelli di Saturno e l'addio
  15. Clima e salute: ecco perché è complesso capire come agire
  16. Trento, 1-4 giugno 2017: la disuguale è il tema della nuova edizione del festival

01/05/2017, ore 18.59, da http://streethawk1970seregno.tumblr.com/
Primo maggio: scontri al corteo di Parigi, sindacati divisi su sostegno a Macron
video-iteuronews-yahoopartner:
Le elezioni presidenziali alle porte condizionano e innervosiscono le celebrazioni del primo maggio in Francia. I sindacati si mostrano divisi in vista del secondo turno e a Parigi i gruppi più violenti attaccano la polizia. Le sigle sindacali più importanti si schierano con Emmanuel Macron, ma le organizzazioni di estrema sinistra, guidate da Jean-Luc Mélenchon, si oppongono anche all’ex ministro autore della discussa legge sulle liberalizzazioni.
Un’atmosfera diversa dal 2002, quando i sindacati si mobilitarono contro il Front National.
“Penso che sia necessaria una chiara indicazione di voto perché dobbiamo bloccare Marine Le Pen – sostiene Jean-Claude Mailly, segretario generale di Force Ouvriere – Siamo tutti d’accordo su questo punto e dobbiamo farlo per fermare l’avanzata della Le Pen che potrebbe costarci cara in futuro”.
Il dispiegamento di 9000 agenti delle forze dell’ordine non ha impedito ai gruppi più violenti ‘ armati di bottiglie incendiarie – di entrare in azione.
Al termine degli scontri, almeno 4 agenti sono rimasti feriti, uno dei quali in condizioni serie per le ustioni ricevute. 4 persone risultano in stato di fermo.
AGGIORNAMENTO ORE 17:30
Alle manifestazioni di oggi a Parigi hanno partecipato 30 mila persone secondo la polizia, 80 mila secondo le organizzazioni sindacali.
I maggio, Turchia: centinaia di arresti a Istanbul
video-iteuronews-yahoopartner:
Tafferugli nel centro di Istanbul questa mattina, dove manifestanti e sindacalisti hanno tentato di forzare il blocco che la polizia ha disposto intorno a piazza Taksim. Questo dopo che il prefetto ha vietato qualsiasi tipo di manifestazione in occasione della festa dei lavoratori. Alcune persone sono state arrestate per aver tentato di aprire uno striscione nell’area interdetta, delle donne sono state fermate per aver tentato di scavalcare le transenne che cingono la piazza, un corteo è stato fermato dalla polizia mentre marciava dal quartiere di Besiktas verso Taksim. Centinaia finora i fermati secondo il Governatore della città.
Imponenti le misure di sicurezza poste in essere dalla prefettura della metropoli sul Bosforo: 30 mila agenti in servizio, chiuse quattro stazioni della metropolitana, le più vicine alla piazza, cosi come le due linee di funiculare che portano nel cuore della città.
Dice una donna: “Siamo qui in nome dei tanti che sono stati trattati in modo ingiusto. Anche quelli che sono stati cacciati riavranno il loro lavoro e vinceremo alla fine”.
Le più importanti sigle sindacali turche hanno dirottato le loro manifestazioni nel quartiere periferico di Bakirkoy. Le proteste riguardano sopratutto l’alta percentuale di disoccupati in Turchia, pari a circa il 13%.
Somaliland: a un passo dalla carestia
video-iteuronews-yahoopartner:
La siccità ha ucciso l’80% del bestiame nella repubblica di Somaliland.
Fiumi e corsi d’acqua sono asciutti. Il Somaliland, si è autoproclamato stato indipendente, è riconosciuto a livello intenazionale solo come regione della Somalia settentrionale, paga il prezzo si 4 stagioni consecutive senz’acqua.
L’allarme carestia era stato lanciato lo scorso gennaio dalla Somalia e da diverse Ong.
Nelle vicinanze del villaggio di Baldheere, nella zona Occidentale di Somaliland, a solo qualche chilometro dal confine con l’Etiopia, profughi interni, hanno attraversato circa 400 chilometri prima di arrivare qui.
Hanno perso tutto.
Layla Abdi:
“Sono venuta qui a causa della siccità, ma qui le condizioni sono le stesse. Avevo 70 capre e pecore. Ne restano appena sei”.
In tutta la Somalia a causa della siccità circa 600 mila persone non hanno più fissa dimora.
La capitale Hargeisa non è la città che riceve il numero più alto di profughi interni, tuttavia la situazione non è facile.
Il campo è stato aperto nel 2013 per assistere i primi profughi della siccità. Ospita oggi 1.200 famiglie. Negli ultimi due anni sono arrivate 300 famiglie, 100 nell’ultimo mese.
1:43
Hassan Omar, capo tribù, “Digaale”: https://www.flickr.com/photos/uninsomalia/sets/72157641944891664/
“Abbiamo dato loro cibo, assistenza medica; vedremo cosa fare in seguito; al momento non abbiamo il sostegno di alcuna Ong”.
Ugaso è etiope, è arrivata 3 settimane fa, insieme a altre madri e 12 bambini.
“La situazione qui è migliore rispetto al posto da dove veniamo. La sola cosa che manca è l’acqua, le riserve sono vuote. Finché restiamo in vita non penso che torneremo indietro”.
I bambini sono i più vulnerabili, stando all’Onu, un milione di bambini soffriranno la fame quest’anno in Somalia.
A Hargeisa, l’ospedale allestito dall’Unicef ha visto moltiplicare per tre il numero dei pazienti da quando è iniziata la siccità.
Khadar Ahmed Omar, UNICEF Stabilization Centre
“Riceviamo in media 30 pazienti al giorno arrivano con diarrea per la maggiorparte, altri invece sono interesssati alle vie respiratorie”.
Hamda non ha ancora due anni, pesa sei chili, quanto peserebbe un neonato di 5 mesi. La sua famiglia arriva da una zona rurale, ha perso tutto il bestiame a Hamda si dava da bere acqua non pura.
In Somalia si stima che oltre 6 milioni di persone necessitino assistenza.
Nell’intero corno d’Africa sono circa il doppio, oltre 20 milioni di persone, stando ai dati Onu, potrebbero essere vittime della carestia.
Francia: Macron attacca Le Pen su radici FN, Le Pen lo chiama “nemico del popolo”
video-iteuronews-yahoopartner:
A sei giorni dal ballottaggio delle presidenziali francesi, il candidato centrista Emmanuel Macron ha commemorato una vittima dell’estrema destra, a Parigi. Brahim Bouarram, un marocchino di 29 anni, fu spinto nella Senna da un gruppo di naziskin durante una manifestazione di Jean Marie Le Pen, 22 anni fa. Macron ha attaccato l’avversaria per le dichiarazioni sul rastrellamento di 13.000 ebrei nel luglio del 1942: la Francia non fu responsabile, ha detto Marine Le Pen.
“Avete sentito qualche settimana fa le affermazioni della dirigente del partito di estrema destra sul rastrellamento del Velodromo d’inverno?, ha affermato Macron. “Le radici sono evidenti. Le stesse cause producono gli stessi effetti. Io non dimenticherò e mi batterò fino all’ultimo secondo, non soltanto contro il suo progetto, ma contro la sua idea della democrazia e della Repubblica che non è la mia”.
Durante la commemorazione alcune associazioni contro il razzismo hanno lanciato un appello a sbarrare la strada al Front National il 7 maggio.
Hommage à Brahim Bouarram. pic.twitter.com/lpWFjK5tMR— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) 1 mai 2017
Giornata di primo maggio fra i sostenitori a Villepinte per Marine Le Pen che ha lanciato una serie di attacchi all’avversario, definito come un “nemico del popolo”.
Macron è il volto della finanza da fermare, ha ripetuto la candidata di estrema destra. “Restate liberi. Vi esorto alla lucidità, a un sobbalzo nazionale. Non date neppure un voto al signor Macron. Non prolungate questo quinquennato indegno lasciandovi colpevolizzare abusivamente. Non prolungate la sofferenza di un Paese e di un popolo che non ne possono più”.
“La réalité est simple et claire : Emmanuel #Macron, c’est François Hollande qui veut rester !” #MarineÀVillepinte #DangerMacron pic.twitter.com/5cl4QE6Fcs— Marine Le Pen (@MLP_officiel) 1 mai 2017
Ha espresso sostegno alla figlia, Jean Marie Le Pen, co-fondatore del Front National ormai escluso dal partito, durante il tradizionale omaggio del partito di estrema destra a Giovanna d’Arco, nella capitale.

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01/05/2017, ore 18.56, da https://it.yahoo.com/

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