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12/12/2025, ore 19.00, da https://www.milanofinanza.it/news/borse-oggi-diretta-12-dicembre-2025-chiusura-apertura-europee-borsa-milano-ftse-mib-piazza-affari-202512120736041906
Borse oggi in diretta | Il Ftse Mib chiude sotto la parità (-0,4%), bene Amplifon, Stm e Campari. In ribasso le banche
Wall Street mista dopo l’outlook sotto le attese di Broadcom. A Milano in evidenza Stm: il cfo Grandi ha confermato i messaggi chiave del terzo trimestre del 2025 ma con un tono di maggior fiducia | Generali: stop alle trattative con Natixis. Nessun impatto sul piano strategico
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Ore 15:30 Wall Street contrastata dopo le delusioni Oracle e Broadcom
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Ore 14:40 Futures Usa misti, a Milano ancora in risalto Stm
- Ore 13:20 Ftse Mib positivo con le banche, dalla Bce stress test nel 2026 per rilevare il rischio geopolitico
- Ore 11:50 Il Ftse Mib consolida il rialzo con le banche e Stm. Il petrolio annulla i guadagni
- Ore 10:30 Ftse Mib sopra 43.900 con Stm e Lottomatica, l’euro vira al ribasso
- Ore 09:05 Ftse Mib in rialzo con Stm e Lottomatica, non pesa il flop di Broadcom. Spread poco mosso a 67
- Ore 07:30 Europa attesa in rialzo dopo l’ultimatum di Trump agli Stati: niente fondi a chi regola l’AI
Il Ftse Mib perde terreno nel finale e chiude a 43.513 punti, in calo dello 0,4%. Tra le blue chip la migliore al termine delle contrattazioni è Amplifon che guadagna il 2%, seguita da Stm (+1,7%) e Campari (+1,6%). In rosso Banco Bpm (-1,7%), Banca Mediolanum (-1,7%) e Prysmian (-1,5%). Spread a 70 punti.
In Europa negativi anche il Cac 40 di Parigi (-0,2%), il Dax di Francoforte (-0,4%) e il Ftse 100 di Londra (-0,6%).
Ore 15:30 Wall Street contrastata dopo le delusioni Oracle e Broadcom
Wall Street apre mista con il Dow Jones che cresce dello 0,1%, l’S&P 500 e il Nasdaq in calo rispettivamente dello 0,2% e dello 0,4%.
L'effetto della riunione della Federal Reserve, che ha deciso di tagliare i tassi di interesse sui Fed Funds di 25 punti base, portando il corridoio di riferimento al 3,5%-3,75%, «è proseguito sui mercati ieri, con il comparto obbligazionario in consolidamento e mercati azionari che sono riusciti a scrollarsi di dosso la delusione per la trimestrale di Oracle e sono tornati a puntare verso i massimi storici toccati a fine ottobre», commentano gli strategist di Mps.
Tuttavia, i risultati deludenti di Oracle e le perdite registrate nel premercato da Broadcom, a causa della mancanza di una guidance sui ricavi da AI per l'anno, confermano «il cambiamento di prospettiva per il tema intelligenza artificiale, con la crescente realizzazione che lo sviluppo dell'AI produrrà vincitori e perdenti», proseguono gli esperti.
Sul fronte della politica monetaria, gli operatori sembrano convinti che la Fed proseguirà il processo di allentamento monetario, effettuando due tagli nel 2026. «Questo potrebbe dare ulteriore benzina ai mercati per un proseguimento del trend di rialzo in queste ultime settimane del 2025», spiegano da Mps. Tuttavia, le proiezioni economiche dei dot plot riportano un solo taglio.
A Milano il Ftse Mib viaggia a 43.951 punti intorno alle 15:45. In testa Interpump (+2,9%), Stm (+2,8%) e Amplifon (+2,6%). In rosso Generali (-0,8%), Banco Bpm (-0,4%) e Azimut (-0,4%).
Ore 14:40 Futures Usa misti, a Milano ancora in risalto Stm
Con i futures statunitensi contrastati (+0,16% quello sul Dow Jones e -0,05% quello sull’S&P500 alle 14:40), in seguito all’outlook sotto le attese di Broadcom (-5,12% in pre-apertura a Wall Street), anche le borse europee viaggiano in ordine sparso: Francoforte +0,11%, Parigi +0,44%, Londra -0,06% e Milano +0,33% a 43.844 punti con Generali in calo dello 0,67%, seguita da Ferrari, Inwit, Italgas, Nexi e Saipem. Lo spread Btp/Bund testa il minimo da settembre 2008 a 68,4 punti base (nell’intraday è sceso fino a 67 punti base).
Stm si conferma l’azione più vivace con un +2,2%. Il cfo del gruppo italo francese dei chip, Lorenzo Grandi, ha tenuto una presentazione l’11 dicembre. Ecco i messaggi principali emersi, sintetizzati da Equita: il quarto trimestre è in linea con i messaggi forniti nella call del terzo o leggermente meglio per qualche aspetto. Per quanto riguarda i mercati finali, la divisione automotive è cresciuta mid single digit (in linea con il +6% indicato nella call sui conti del terzo trimestre), quella industriale ha mostrato una normalizzazione dei livelli di scorte con alcune aree leggermente migliori del previsto. L’attesa è per una crescita low singile digit per la volontà di continuare a ripulire le scorte.
Per quanto riguarda le prospettive per il primo trimestre del 2026 c’è una visibilità sulla ripresa migliore rispetto all'anno scorso nello stesso periodo grazie all'assenza di correzioni di scorte e a un backlog coverage in aumento, anche se non ancora ai livelli pre-Covid. Questo dovrebbe tradursi in un calo dei ricavi trimestre su trimestre in linea con la stagionalità abituale.
Ore 13:20 Ftse Mib positivo con le banche, dalla Bce stress test nel 2026 per rilevare il rischio geopolitico
A Milano l’indice Ftse Mib continua a salire dello 0,45% a 43.896 punti con lo spread Btp/Bund sempre sotto 70 punti base a 68,3 dopo un minimo intraday a 67 punti base, livello di settembre del 2008. Bene tutte le banche con Mps in testa con un +1,47%.
La Bce condurrà
un reverse stress test sul rischio geopolitico su 110 banche sottoposte a
vigilanza diretta nel 2026: chiederà alle banche di valutare in che
modo il rischio geopolitico potrebbe influire sul loro modello di
business.
Il rischio geopolitico è un fattore di rischio
trasversale che può avere un impatto sulle categorie di rischio
tradizionali delle banche, poiché riguarda rischi di credito, di
mercato, di liquidità, di modello di business, di governance e
operativi, ha spiegato la Bce.
In pratica, a ciascuna banca verrà chiesto di identificare gli eventi di rischio geopolitico più rilevanti che potrebbero comportare una riduzione di almeno 300 punti base del coefficiente patrimoniale Cet1.
Ore 11:50 Il Ftse Mib consolida il rialzo con le banche e Stm. Il petrolio annulla i guadagni
I mercati azionari europei si rafforzano (Dax +0,3%, Cac40 +0,67%, Ftse100 +0,24% e Ftse Mib +0,58% a 43.956 punti alle 11:50 con lo spread Btp/Bund che sale a qiota 68,2 punti base e tutte le blue chip in territorio positivo tranne Inwit, Ferrari e Generali) in attesa dell'avvio di Wall Street (futures sull’S&P500 -0,09%).
I prezzi del petrolio annullano i guadagni (futures sul Brent -0,15% a 61,19 dollari al barile) con Mosca che alza di nuovo la voce: tutto il Donbass «appartiene alla Russia, secondo la Costituzione», ha affermato il consigliere presidenziale, Yuri Ushakov, in risposta alla proposta del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, di tenere un referendum sul destino del territorio.
In prima battuta i prezzi dell’oro nero erano sostenuti dai timori di un’interruzione dell'offerta venezuelana (gli Stati Uniti si stanno preparando a intercettare altre navi che trasportano greggio venezuelano dopo il sequestro di una petroliera questa settimana), ma avviati, comunque, verso un calo settimanale.
Ore 10:30 Ftse Mib sopra 43.900 con Stm e Lottomatica, l’euro vira al ribasso
L’indice Ftse Mib di Piazza Affari si porta sopra 43.900 punti (a 43.909 punti, +0,48% alle 10:30) con Stm, Leonardo, Lottomatica, Amplifon e Moncler in rialzo di oltre un punto percentuale. Pochissime le note stonate tra cui Inwit e Generali.
Decalia: Powell ha agito come Babbo Natale anziché come il Grinch
Lo spread Btp/Bund sale leggermente, rispetto all’apertura, a quota 68,23 punti base nella settimana in cui il governatore delle Fed, Jerome Powell, ha offerto una lezione magistrale sul taglio dei tassi neutrale (o almeno non più «restrittivo» del previsto), gestendo bene la situazione e destreggiandosi perfettamente tra elementi restrittivi e accomodanti, sottolinea Fabrizio Quirighetti, cio and head of multi-asset di Decalia.
Non è arrivato nessun indizio concreto sulla tempistica e sull'entità dei prossimi tagli, ma Powell ha esplicitamente affermato che per il momento non sono previsti aumenti: valuteranno attentamente i dati in arrivo e le decisioni saranno prese riunione per riunione, senza un percorso prestabilito, aggiunge Quirighetti. Di conseguenza, «i mercati hanno reagito con un leggero aumento della propensione al rischio, con un rialzo dei titoli azionari, un leggero calo dei tassi e un leggero indebolimento del dollaro, con una volatilità complessiva molto limitata. Jay ha quindi agito come Babbo Natale anziché come il Grinch».
In Spagna l’inflazione annua è scesa al 3% a novembre
Chiude la tornata di dati macro la Spagna, con l’inflazione annua scesa al 3% a novembre dal 3,1% di ottobre, come confermato dai dati definitivi dell'Istituto Nazionale di Statistica. Su base mensile, i prezzi al consumo del Paese sono aumentati dello 0,2%, in linea con la lettura preliminare e rispetto al precedente aumento dello 0,7%. L’euro vira al ribasso (-0,08% a 1,1729 dollari).
Ore 09:05 Ftse Mib in rialzo con Stm e Lottomatica, non pesa il flop di Broadcom. Spread poco mosso a 67
Borse europee in rialzo in avvio di seduta anche se il colosso Broadcom cade dell’1,5% a Francoforte dopo che l'azienda ha previsto ricavi per il primo trimestre superiori alle stime degli analisti, ma ha detto che i margini diminuiranno a causa di una maggior quota di ricavi legati all'intelligenza artificiale.
Parigi sale dello 0,22%, Londra dello 0,24%, Milano dello 0,45% a 43.898 punti (spread Btp/Bund poco mosso a 67,5 punti base, livello di settembre del 2008) e Francoforte dello 0,42% con l'inflazione tedesca salita al 2,6% a novembre, in linea con i dati preliminari. A ottobre si era attestata al 2,3% su base annua.
Il pil della della Gran Bretagna scende a sorpresa
Invece,
il pil di ottobre della Gran Bretagna è diminuito dello 0,1% su base
mensile, dopo il -0,1% di settembre e nessuna crescita ad agosto. Gli
economisti si aspettavano un +0,1%. Su base annuale, è salito dell'1,1%,
uguale al mese precedente, contro attese per un +1,4%.
Quanto
all'indice della produzione industriale ha registrato a ottobre un
incremento dell'1,1% su base mensile rispetto al -2% del mese precedente
e contro l'aumento dello 0,9% atteso dagli economisti. Il dato
tendenziale ha evidenziato una contrazione dello 0,8% dopo il -2,5% di
settembre e rispetto al -1,2% del consenso.
La produzione
manifatturiera, su base mensile, è migliorata dello 0,5% contro il +1,1%
stimato e a fronte del -1,7% di settembre. La variazione annua ha,
però, registrato una discesa dello 0,8% rispetto al -0,1% atteso e dopo
il -2,2% del mese precedente. In scia a questi dati, la sterlina è
debole nei confronti dell’euro, scambia a 0,8767.
La moneta unica resta forte anche nei confronti del dollaro a 1,1739 con l'inflazione confermata in calo dello 0,2% su base mensile in Francia, rispetto al -0,1% della lettura preliminare e contro il +0,1% di ottobre. +0,9% su base annuale, come nella prima lettura e come registrato nel mese precedente.
A Milano bene Stm, Tim, Stellantis, Lottomatica, Danieli. Rialzo frazionale per Generali, Poste. Stona Ferrari
Sul listino milanese Generali sale dello 0,29% a 34,6 dopo che con Bpce, controllante di Natixis, ha stabilito congiuntamente di porre termine alle trattative riguardo la creazione di una joint venture nell’asset management.
In rialzo frazionale anche Poste Italiane (+0,39% a 20,78 euro) che ha acquisto la quota residua di Tim (+1,65% a 0,4983 euro) detenuta da Vivendi, pari al 2,51% del totale delle azioni ordinarie, salendo così al 27,32% del capitale dell'ex monopolista. Avendo superato l'attuale soglia d'opa, Poste intende avvalersi dell'esenzione dell'obbligo dell'offerta pubblica di acquisto.
- Leggi anche: Tim, Poste rileva l’ultimo 2,5% di Vivendi: sale oltre la soglia d’opa ma chiede l’esenzione in attesa del Tuf
Nel settore auto bene Stellantis (+1,54% a 10,17 euro) dopo che l'Unione Europea ha abbandonato i piani per vietare la vendita di nuove auto con motore a combustione. Lo ha detto al quotidiano tedesco Bild Manfred Weber, presidente del Ppe, il principale partito del Parlamento europeo. Al posto del divieto, saranno introdotte regole più flessibili per ridurre le emissioni di CO2 delle auto, ha aggiunto Weber.
Nello stesso comparto stona Ferrari (-0,76% a 312 euro) con Citi che ha tagliato il target price da 340 a 300 euro, confermando il rating sell. «Confermiamo la nostra view secondo cui, come da indicazioni del management, la crescita di ricavi, ebit ed eps della Rossa sarà più lenta in futuro. Tenendo conto di una crescita limitata dei volumi, del miglioramento del mix più lento ma costante, e anche dei venti contrari legati a cambi e costi, riteniamo che gli utili 2026 del Cavallino sarebbero stati più bassi anno su anno se non fosse per il contributo maggiore della F80», sottolinea Citi.
- Leggi anche: Ferrari, Jefferies vede gli utili sotto pressione nel 2026 e abbassa il target price. Quanto vale l’azione?
Includere 180 unità F80 vendute nel 2026 permette alla Ferrari di compensare sia la perdita delle 180 Daytona SP3 del 2025 sia gran parte dei venti contrari sui costi. Tuttavia, avverte Citi, «esiste il rischio che i margini ebit nel 2026 risultino in calo anno su anno. Con il ramp-up della F80, e di altri modelli, prevediamo ricavi nel primo semestre del prossimo anno in aumento di appena il 2% e un ebit in calo anno su anno con una crescita più elevata, trainata dalla F80, nel secondo semestre del 2026».
Il 2026 resta potenzialmente difficile. Sei nuovi modelli suggeriscono maggiori spese in R&D, D&A e SG&A. Tutto questo, conclude Citi, suggerisce che la crescita di ricavi ed ebit nel 2026 non supererà la guidance recente del 5%-6% a livello di utile per azione.
Meglio Stm (+1,61% a 22,35 euro), Lottomatica (+2,57% a 22,32 euro), questa dopo che Morgan Stanley ha alzato il rating a overweight con un target price di 28 euro, e Danieli (+3,83% a 51,5 euro) che venderà tre nuovi impianti a Sail presso lo stabilimento Iisco a Burnpur, nel West Bengal. Il valore complessivo degli ordini presi da Danieli in India è di circa 500 milioni di euro che entreranno in vigore con la firma dei contratti entro il mese di dicembre.
- Leggi anche: Danieli, il rally non è finito: azione ordinaria +10% e risparmio +18% secondo Berenberg
Infine, si segnala che Aeffe (-0,22% a 0,2255 euro) ha comunicato che non sarà possibile fornire informazioni e dati al 30 settembre scorso ulteriori rispetto a quelli contenuti nel comunicato dell'11 novembre, a seguito del recente ingresso nella procedura di composizione negoziata della crisi della società e della controllata Pollini e della circostanza che il piano industriale di risanamento è ancora in fase di elaborazione e contiene dati non ancora definitivi.
Ore 07:30 Europa attesa in rialzo dopo l’ultimatum di Trump agli Stati: niente fondi a chi regola l’AI
Borse europee attese in rialzo (+0,50%) in avvio di seduta come i futures statunitensi (+0,25% quello sul Dow Jones e +0,06% quello sull’S&P500) dopo l’ultimatum di Donald Trump agli Stati: niente fondi a chi regola l’AI. Il tycoon ha detto l’11 dicembre che non concederà finanziamenti federali per la banda larga agli Stati le cui leggi per la regolamentazione dell'intelligenza artificiale sono ritenute dalla sua amministrazione un freno al dominio americano nella tecnologia.
Trump lega i fondi AI alla deregulation
«Vogliamo avere un'unica fonte centrale di approvazione», ha affermato Trump, sostenendo che 50 diversi regimi normativi ostacolano la crescita dell'industria nascente. «Per vincere, le aziende statunitensi che operano nel settore dell'AI devono essere libere di innovare senza regolamentazioni ingombranti». Ma i critici temono che l’irdine di Trump creerà un «Far West senza legge».
Il contesto continua a risentire della stagione delle trimestrali tecnologiche, con la reazione prudente ai risultati di Broadcom (nel quarto trimestre dell'anno fiscale ricavi pari a 18.015 milioni di dollari, +28% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e sopra i 17,49 miliardi attesi dagli analisti, e utile netto di 8.518 milioni, +97%) che segue le preoccupazioni emerse da Oracle.
- Leggi anche: Meno intelligenza artificiale, più azioni europee: il portafoglio di Amundi per il 2026
Il rendimento del Treasury Usa sale al 4,16%, viceversa quello del Btp 10 anni cala al 3,53%. L’11 dicembre, dopo i dati sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione che mettono in evidenza la debolezza del mercato Usa, lo spread tra il Treasury decennale e l'equivalente Bund è scivolato ai minimi da giugno 2023.
Prezzi del petrolio in rialzo
Tra le materie prime salgono i prezzi del petrolio (futures sul Wti +0,75% a 58,03 dollari al barile e sul Brent +0,67% a 61,69 dollari al barile). Volodymyr Zelensky ha presentato una nuova bozza del piano di pace in Ucraina agli Stati Uniti. In 20 punti prevede garanzie per la sicurezza e accordi per la ricostruzione, con un tetto di 800.000 per l'organico dell'esercito ucraino.
- Leggi anche: Petrolio e gas in calo: l’eccesso di offerta e i venti di pace in Ucraina mettono sotto pressione i prezzi
Nel frattempo, secondo l'agenzia Tass, le truppe russe hanno assunto il controllo di Siversk, città ucraina del Donetsk sudorientale, mentre droni ucraini hanno colpito due impianti chimici russi adattati alla produzione di armi. Prosegue intensamente il dibattito Ue circa l'utilizzo dei 210 miliardi di euro asset russi congelati a sostegno di Kiev. Ma Bruxelles frena con il Belgio che detiene tramite Euroclear 185 dei 210 miliardi congelati. Mosca ha fatto sapere che risponderà a qualsiasi tentativo di manipolare i suoi asset.
Focus sull’inflazione in Germania, Francia e Spagna
L’euro è stabile a 1,1737 dollari in attesa alle 8 dell’inflazione finale a novembre della Germania, della bilancia commerciale a ottobre e della produzione industriale sempre a ottobre della Gran Bretagna. Alle 8:45 tocca all’inflazione finale a novembre della Francia, alle 9 lo stesso dato della Spagna. Si segnala, inoltre, che si riunisce l’Ecofin. C’è già stato un accordo provvisorio sulle nuove norme che imporranno ai Paesi di vagliare gli investimenti esteri in settori sensibili come difesa, intelligenza artificiale e minerali critici, per valutare eventuali rischi per la sicurezza economica. Il testo ora passa al vaglio del Parlamento e del Consiglio Europeo.
- Leggi anche: Euro sui massimi da due mesi post Fed: le 24 azioni europee più colpite dal mini-dollaro
A Milano occhio a Generali, Poste, Tim, Stellantis, Ferrari, Danieli e Aeffe
Sul listino milanese attenzione a Generali perché con Bpce, controllante di Natixis, ha stabilito congiuntamente di porre termine alle trattative riguardo la creazione di una joint venture nell’asset management.
Invece, Poste italiane ha acquisto la quota residua di Tim detenuta da Vivendi, pari al 2,51% del totale delle azioni ordinarie, salendo così al 27,32% del capitale dell'ex monopolista. Avendo superato l'attuale soglia d'opa, Poste intende avvalersi dell'esenzione dell'obbligo dell'offerta pubblica di acquisto.
- Leggi anche: Tim, Poste rileva l’ultimo 2,5% di Vivendi: sale oltre la soglia d’opa ma chiede l’esenzione in attesa del Tuf
Nel settore auto occhio a Stellantis perché l'Unione Europea ha abbandonato i piani per vietare la vendita di nuove auto con motore a combustione. Lo ha detto al quotidiano tedesco Bild Manfred Weber, presidente del Ppe, il principale partito del Parlamento europeo. Al posto del divieto, saranno introdotte regole più flessibili per ridurre le emissioni di CO2 delle auto, ha aggiunto Weber.
Nello stesso comparto da monitorare poi Ferrari con Citi che ha tagliato il target price da 340 a 300 euro, confermando il rating sell. «Confermiamo la nostra view secondo cui, come da indicazioni del management, la crescita di ricavi, ebit ed eps della Rossa sarà più lenta in futuro. Tenendo conto di una crescita limitata dei volumi, del miglioramento del mix più lento ma costante, e anche dei venti contrari legati a cambi e costi, riteniamo che gli utili 2026 del Cavallino sarebbero stati più bassi anno su anno se non fosse per il contributo maggiore della F80», sottolinea Citi.
- Leggi anche: Ferrari, Jefferies vede gli utili sotto pressione nel 2026 e abbassa il target price. Quanto vale l’azione?
Includere 180 unità F80 vendute nel 2026 permette alla Ferrari di compensare sia la perdita delle 180 Daytona SP3 del 2025 sia gran parte dei venti contrari sui costi. Tuttavia, avverte Citi, «esiste il rischio che i margini ebit nel 2026 risultino in calo anno su anno. Con il ramp-up della F80, e di altri modelli, prevediamo ricavi nel primo semestre del prossimo anno in aumento di appena il 2% e un ebit in calo anno su anno con una crescita più elevata, trainata dalla F80, nel secondo semestre del 2026».
Il 2026 resta potenzialmente difficile. Sei nuovi modelli suggeriscono maggiori spese in R&D, D&A e SG&A. Tutto questo, conclude Citi, suggerisce che la crescita di ricavi ed ebit nel 2026 non supererà la guidance recente del 5%-6% a livello di utile per azione.
Quanto a Danieli venderà tre nuovi impianti a Sail presso lo stabilimento Iisco a Burnpur, nel West Bengal. Il valore complessivo degli ordini presi da Danieli in India è di circa 500 milioni di euro che entreranno in vigore con la firma dei contratti entro il mese di dicembre.
- Leggi anche: Danieli, il rally non è finito: azione ordinaria +10% e risparmio +18% secondo Berenberg
Infine, si segnala che Aeffe ha comunicato che non sarà possibile fornire informazioni e dati al 30 settembre scorso ulteriori rispetto a quelli contenuti nel comunicato dell'11 novembre, a seguito del recente ingresso nella procedura di composizione negoziata della crisi della società e della controllata Pollini e della circostanza che il piano industriale di risanamento è ancora in fase di elaborazione e contiene dati non ancora definitivi.
12/12/2025, ore 18.57,
12/12/2025, ore 18.55, da https://it.pinterest.com/streethawk0962/buona-cucina/
































