09/12/2025, ore 19.18, da https://www.beps.it/it/pulitore-catalizzatore-e-sonda-lambda-pulitore-catalizzatore-e-sonda-lambda-500-ml-wynns-1455153.html
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09/12/2025, ore 19.16, da https://biografieonline.it/ricerca.htm?q=9+Dicembre 
09/12/2025, ore 19.16, da http://borgonovopaolo.blogspot.com/
martedì 9 dicembre 2025
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lunedì 8 dicembre 2025
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domenica 7 dicembre 2025
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09/12/2025, ore 19.14, da https://www.milanofinanza.it/news/borse-oggi-in-diretta-europa-attesa-cauta-in-vista-della-fed-occhio-a-unicredit-ha-iniziato-a-uscire-202512090832179180 Leggi dopo
Borse oggi in diretta | Il Ftse Mib chiude in rialzo (+0,3%) con Generali sui massimi dal 2001. Bene anche Banca Mediolanum e Leonardo
In Europa la seduta termina con il segno più a Francoforte, dove il Dax avanza dello 0,5%, mentre Londra resta piatta. In calo il Cac 40 di Parigi che cede lo 0,7%. In fondo al Ftse Mib finiscono Recordati (-2%), Prysmian (-1,9%) e Stellantis (-1,8%). Spread Btp/Bund a 70 punti | IL VIDEO | Russia, Unicredit accelera sulla exit e cede un portafoglio leasing da 3 miliardi di rubli
- Ore 15:30 – Wall Street apre cauta. Quasi certo un taglio dei tassi della Fed
- Ore 14:30 – Ftse Mib in rialzo con Leonardo e Generali, futures Usa cauti in attesa della Fed
- Ore 13 – Piazza Affari positiva con le banche e Leonardo
- Ore 10:00 – Il Ftse Mib accelera con le banche e scommette su un rialzo dei tassi. Bene Mediolanum, Generali e Leonardo
- Ore 9 – Piazza Affari positiva con le banche. Sale Unicredit: ha venduto il leasing in Russia
- Ore 8:30 – Europa attesa cauta in vista della Fed. Occhio a Unicredit: ha iniziato a uscire dalla Russia
Il Ftse Mib chiude a 43.574 punti, in rialzo dello 0,3%. Tra le blue chip brillano Banca Mediolanum (+3,3%) e Generali (+3%), con quest’ultima che termina le contrattazioni a 35,06 euro per azione, sui massimi dal 2001. Il titolo di Generali beneficia di una promozione da parte degli analisti di Kbw che, in un report sul settore assicurativo, hanno alzato il giudizio ad outperform da market perform con un target price di 37 euro. Sul podio anche Leonardo che cresce del 2,6%.
In fondo al Ftse Mib finiscono, invece, Recordati (-2%), Prysmian (-1,9%) e Stellantis (-1,8%). Spread Btp/Bund a 70 punti.
In Europa la seduta si chiude con il segno più a Francoforte, dove il Dax avanza dello 0,5%, mentre Londra resta piatta. In calo il Cac 40 di Parigi che cede lo 0,7%. Negli Stati Uniti i principali indici viaggiano in rialzo a due ore dall’apertura, con il Dow Jones che guadagna lo 0,2%, l’S&P 500 lo 0,1% e il Nasdaq lo 0,7%
I mercati americani sono concentrati sulla riunione della Federal Reseve del 9 e 10 dicembre, l’ultima del 2025. Un taglio dei tassi da 25 punti base è dato quasi per certo. ««I future sui Fed Funds prezzano il cut come scenario base con circa il 90% di probabilità», osserva Filippo Diodovich, senior market strategist di Ig Italia. Anche se la decisione con ogni probabilità non sarà unanime. «Il board della Fed appare ormai spaccato in tre blocchi distinti. Da una parte ci sono i falchi, che avrebbero preferito una pausa o un ciclo di tagli molto limitato. Dall’altra parte stanno le colombe, che considerano i tassi attuali ancora eccessivamente restrittivi e spingono per un percorso di riduzione più aggressivo. In mezzo si collocano i moderati, con Powell in prima linea, che accettano il taglio di dicembre ma continuano a sottolineare che le mosse future dipenderanno in modo rigoroso dall’andamento dei dati macroeconomici», aggiunge l’esperto.
Ore 15:30 – Wall Street apre cauta. Quasi certo un taglio dei tassi della Fed
Wall Street apre cauta in vista della decisione della Fed sui tassi di interesse. Il Dow Jones parte in rialzo dello 0,1%, l’S&P 500 dello 0,05%, mentre il Nasdaq cede lo 0,1%. A Milano il Ftse Mib viaggia in rialzo dello 0,3%.
La riunione della Fed del 9-10 dicembre «arriva con una narrativa di mercato piuttosto chiara: altissima probabilità di un taglio dei Fed Funds di 25 punti base, dall’attuale 3,75-4,00% al nuovo intervallo 3,50-3,75%», osserva Filippo Diodovich, senior market strategist di Ig Italia. «I future sui Fed Funds prezzano il cut come scenario base con circa il 90% di probabilità, lasciando solo una quota residuale all’ipotesi di “no change”».
Ore 14:30 – Ftse Mib in rialzo con Leonardo e Generali, futures Usa cauti in attesa della Fed
Con i future sui listini azionari statunitensi che trattano poco mossi prima dell’apertura delle borse americane, in attesa degli esiti della riunione della Fed di domani 10 dicembre, il Ftse Mib si mantiene in rialzo dello 0,2%, guidato da Generali e Leonardo (+2,8%).
Sul fronte della politica monetaria l’incertezza circa la reale situazione del mercato del lavoro statunitense, unita al «fatto che la banca centrale rimanga in territorio restrittivo» dovrebbe portare la Federal Reserve ad annunciare un taglio dei tassi di interesse, secondo Stéphanie De Torquat, chief economist di Axiom Alternative Investments, nonostante le recenti oscillazioni delle aspettative dovute allo shutdown. Tuttavia, «sospettiamo che il messaggio per il futuro potrebbe rivelarsi piuttosto restrittivo. Prevediamo che i funzionari della Fed indicheranno una pausa di 2-3 riunioni dopo questa, con il prossimo taglio previsto tra aprile e giugno del prossimo anno».
Il mercato «interpreterà la mossa della Fed come un taglio hawkish, cioè tassi ritoccati al ribasso ma nessuna convinzione nel continuare su questa strada per il futuro, un compromesso che Powell è pronto a sposare sapendo che la porta ad ulteriori tagli rimane comunque aperta», aggiunge Luca Simoncelli, investment strategist di Invesco. «Qualsiasi indizio sui piani della Fed nella gestione del proprio bilancio sarà cruciale. La banca centrale statunitense ha già ridotto il suo bilancio, arrivato ad un picco di circa 9 trilioni di dollari, di circa 2,5 trilioni ma ha smesso di ridurlo dal primo dicembre; la definizione delle modalità nei prossimi acquisiti di titoli a breve termine è un passaggio chiave su cui mercato attende dettagli. Allo stesso tempo l’ufficialità dell’incarico come nuovo presidente Fed a Kevin Hassett, che sembrava imminente, è stata rimandata».
Ore 13 – Piazza Affari positiva con le banche e Leonardo
Poco dopo le 13:00, Piazza Affari riduce i guadagni e il Ftse Mib sale dello 0,25%, con Banca Mediolanum (+3,3%), Leonardo (+3,2%), Generali (+2,6%) e Unipol (+2%). In calo Prysmian (-2%), Amplifon (-1,5%), Diasorin e Tim (-1%).
Ore 10:00 – Il Ftse Mib accelera con le banche e scommette su un rialzo dei tassi. Bene Mediolanum, Generali e Leonardo
Alle ore 10 circa il Ftse Mib accelera al rialzo (+0,7% a 43.739 punti) grazie a Leonardo (+3% circa), Banca Mediolanum (+2,7%), Generali (+2,6%) e Unipol (+1,9%), Unicredit (+1,2%). Giù il settore industriale con Stellantis, Buzzi, Amplifon e Diasorin. I mercati stanno scommettendo su un rialzo dei tassi nel 2026 in Eurozona dopo le parole da super falco di Isabel Schnabel.
Ore 9:05 – Piazza Affari positiva con le banche. Sale Unicredit: ha venduto il leasing in Russia
Piazza Affari apre positiva per lo 0,35% a 43.583 punti, martedì 9 dicembre, grazie alle banche: Mediolanum sale dell’1,5%, FinecoBank dell’1,3%, Generali dell’1%, Unicredit dello 0,8%. In calo l’energia con Tenaris, Saipem ed Eni dello 0,4% circa.
Ore 8:30 – Europa attesa cauta in vista della Fed. Occhio a Unicredit: ha iniziato a uscire dalla Russia
Le borse europee si preparano a un avvio cauto martedì, mentre gli investitori attendono il taglio dei tassi della Fed previsto questa settimana e crescono le incertezze sulle prospettive per il prossimo anno.
In Europa, la Banca Nazionale Svizzera dovrebbe mantenere i tassi allo 0%, mentre un membro del Consiglio direttivo della Bce si aspetta un rialzo dei tassi nel 2026. Nelle prime contrattazioni, i futures sullo l’EuroStoxx 50 e lo EuroStoxx 600 si muovono sulla parità o leggermente in calo.
Intanto in Asia i listini si sono mossi volatili, per attese disilluse di un importante piano fiscale di sostegno di Pechino all’economia, mentre a reggere il sentiment è l’intervento del presidente Usa, Donald Trump sul via libera a Nvidia della vendita dei chip per AI H200 alla Cina.
La banca centrale Usa dovrebbe tagliare mercoledì nuovamente i tassi di 25 punti base nella riunione finale dell’anno, portando i Federal Funds al 3,5%-3,75%. Gli analisti ritengono che poi la Fed adotterà un approccio più dipendente dai dati. «Non sarei sorpreso se Jerome Powell dicesse: abbiamo tagliato e ora siamo in una fase in cui dobbiamo davvero osservare i dati e si fermerà appena prima di essere falco, perché abbiamo visto segnali di debolezza nel mercato del lavoro», il commento di Stephen Kolano, chief investment officer di Integrated Partners.
A Piazza Affari occhio a…
Secondo quanto riportato dal quotidiano Kommersant, Unicredit ha avviato un processo di dismissione delle attività in Russia. La società Pr-Leasing ha acquistato quasi l’intero portafoglio a lungo termine della controllata Unicredit Leasing (contratti per un valore di 3 miliardi di rubli).
I manager intanto stanno lasciando Unicredit Bank, tra cui il presidente del consiglio di gestione Kirill Zhukov-Emelyanov, che lavorava in banca da oltre 20 anni e la guidava da cinque. L’istituto milanese guidato dal ceo Andrea Orcel sta spingendo il gruppo a ridurre la presenza in Russia, seguendo l’esempio di Intesa Sanpaolo.
Il cda di Mps avrebbe deciso di presentare il piano industriale dell'aggregazione fra Mps e Mediobanca entro l'inizio di marzo anticipando di circa un mese la scadenza ipotizzata inizialmente. Lo scrivono fonti di stampa, sottolineando che l'anticipo sarebbe stato discusso durante la riunione di venerdì scorso. Non sarebbe stata presa una decisione finale sull'eventuale fusione fra i due istituti.
Quanto a Iveco, le condizioni del Golden power applicate dal governo per approvare la vendita del produttore di camion a Tata Motors includono l'obbligo di conservare i dati dei sistemi di monitoraggio dei conducenti e dei veicoli nel perimetro italiano o europeo, secondo quanto riportano fonti di stampa.
L'Unione europea intende rinviare al 16 dicembre le proposte legislative per espandere la tassa sul carbonio alla frontiera e potenzialmente indebolire il divieto per il 2035 sulle nuove auto che emettono CO2, secondo una bozza di agenda della Commissione Europea. Intanto Stellantis e Bolt accelerano nella diffusione della mobilità senza conducente in Europa. L'inizio della produzione è attesa nel 2029.
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