18/09/2025, ore 18.26, da https://biografieonline.it/ricerca.htm?q=18+Settembre 
18/09/2025, ore 18.26, da https://www.milanofinanza.it/news/borse-oggi-diretta-18-settembre-2025-chiusura-apertura-europee-borsa-milano-ftse-mib-piazza-affari-202509180744208717 Leggi dopo
Borse oggi in diretta | Il Ftse Mib viaggia sopra la parità trainato dal lusso. In evidenza Moncler, Stm e Brunello Cucinelli
Tra i peggiori titoli dell’indice principale spiccano Terna, Inwit, A2a ed Enel. Lo spread è stabile a 83 punti, mentre il cambio euro-dollaro si attesta a 1,17 | IL VIDEO | Ftse Mib future: spunti operativi in diretta per giovedì 18 settembre | Il calendario macro di oggi
- Ore 14:30 Con i futures statunitensi positivi (+0,25% quello sul Dow Jones e +0,56% quello sull’S&P500), l’indice Ftse Mib di Piazza Affari sale dello 0,42% a 42.132 punti alle 14:55
- Ore 13:30 Milano consolida il rialzo con Stm in vetta, Londra non sta al passo: la BoE non tocca i tassi
- Ore 11:40 Ftse Mib sotto i massimi intraday, Mediobanca riduce i guadagni dopo le dimissioni del ceo Nagel
- Ore 11:15 Il Ftse Mib accelera con i titoli del lusso e Stm. L’euro vira al rialzo: la banca centrale di Norvegia taglia i tassi come previsto
- Ore 10:30 Ftse Mib in rialzo con Stm e Brunello Cucinelli. Spread stabile a 81 dopo de Guindos (Bce)
- Ore 09:05 Ftse Mib positivo con Mediobanca e Prysmian, il Btp rende meno del 3,5% in attesa delle aste di Francia e Spagna
- Ore 07:35 Europa attesa positiva, euro sotto 1,18 dollari dopo il taglio dei tassi Fed
Dopo l'apertura in rialzo di Wall Street, Il Ftse Mib sale dello 0,34%. In evidenza i titoli Stmicroelectronics, Moncler e Brunello Cucinelli.
Tra i peggiori spiccano Terna, Inwit, A2a ed Enel.
Lo spread è stabile a 83 punti, mentre il cambio euro-dollaro si attesta a 1,17.
Stellantis (+1,5%) festeggerà 50 anni di presenza in Brasile nel 2026, dopo l’annuncio di un piano per lanciare un modello nuovo all’anno fino alla fine del decennio. «Nei prossimi anni, sperimenteremo una trasformazione con l'offerta di nuove tecnologie» dice Federico Battaglia, vicepresidente dei marchi Fiat e Abarth per il Sud America.
Ore 14:30 Futures Usa positivi
Banco Bpm guadagna l’1,11% dopo che l'ad, Giuseppe Castagna, in un'intervista a Cnbc, ha ricordato che «quando è stata lanciata l'ops di Unicredit, Banco Bpm valeva 10 miliardi, ora ne vale 19. È una differenza importante, anche se siamo ovviamente preparati a qualunque cosa possa succedere, anche un ritorno alla carica di Unicredit», ha detto Castagna.
- Leggi anche: Banco Bpm valuta alleanza con Crédit Agricole come opzione strategica per il risiko bancario
«Dal mio punto di vista», ha aggiunto, «dico che l'offerta di Unicredit non ha mai soddisfatto le nostre richieste, era un'offerta a sconto all'inizio come alla fine, e quando hanno abbandonato l'offerta il nostro prezzo è salito ancora». Invece, Credit Agricole «è l'opportunità più chiara che abbiamo», ha precisato Castagna.
Balzo dell’indice PhillyFed ad agosto
L’euro scende dello 0,15% a 1,1793 dollari dopo i dati macro americani. Le richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana del 12 settembre su base settimanale sono scese più del previsto a 231 mila unità dalle precedenti 264 mila unità. La previsione degli economisti era 241 mila unità. Mentre l’indice PhillyFed ad agosto è migliorato decisamente più del previsto a 23,2 punti dal precedente -0,3 punti (la stima era 1,7 punti).
Il 17 settembre la Fed ha tagliato i tassi dello 0,25%, una mossa
attesa dagli operatori, un taglio che di fatto non sorprende e che pone
ora molti dubbi circa le future mosse della Fed per i prossimi tagli
soprattutto alla luce delle nuove proiezioni economiche che mostrano un
netto miglioramento di tutti i parametri rispetto alla precedente
proiezione di giugno. Il pil è infatti previsto in miglioramento per
quest’anno fino al 2027, per quanto riguarda il tasso di disoccupazione
sono state abbassate le stime per il 2026 e il 2027. «Cambia ciò che la
Fed osserva, ossia verrà dato più peso a dati come richieste di sussidi
di disoccupazione, le buste paga del settore non agricolo e ovviamente
il tasso di disoccupazione», spiega David Pascucci, analista dei mercati
per XTB.
Per il momento gli operatori si attendono altri
due tagli da qui a fine anno con delle probabilità schiaccianti, quasi
certe. «Un ribasso dell’inflazione insieme ad un peggioramento dei dati
del mercato del lavoro potrebbe portare la Fed a fare più di due tagli,
così come in uno scenario dove l’inflazione rimane stabile ai livelli
attuali mentre peggiora il mercato del lavoro. Solamente una condizione
di staticità dei dati, ad esempio dovuta ad un’inflazione alta e un
mercato del lavoro sostanzialmente fermo sui livelli attuali, potrebbe
portare al compimento delle aspettative attuali, ossia solo due tagli»,
conclude Pascucci.
Ore 13:30 Milano consolida il rialzo con Stm in vetta, Londra non sta al passo: la BoE non tocca i tassi
In Europa Francoforte continua a salire dell’1,22% alle 13:30, Parigi dell’1,27% e Milano dello 0,73% a 42.262 punti con Stm in vetta (+5,3%), ma sovraperformano il mercato anche Stellantis, Prysmian, Moncler, Brunello Cucinelli e Ferrari.
La BoE non tocca i tassi, quadro incerto
Londra resta indietro con un +0,33% dopo che la Bank of England ha mantenuto i tassi di interesse invariati al 4% alla luce di un quadro incerto per la crescita e il mercato del lavoro. Sette i voti favorevoli e due i contrari. Inoltre, il comitato della BoE ha votato a maggioranza per ridurre di 70 miliardi di sterline nei prossimi 12 mesi lo stock di acquisti di titoli di Stato britannici detenuti a fini della politica monetaria, portandolo a 488 miliardi di sterline. Il rendimento del Gilt 10 anni scende al 4,612% (3,49% quello del Btp 10 anni) e la sterlina è stabile a 1,3624 sul dollaro.
La BoE resta vigile sul rischio che l'aumento temporaneo dell'inflazione, al 3,8%, possa esercitare ulteriori pressioni al rialzo sul processo di determinazione dei salari e dei prezzi. La crescita sottostante del pil britannico, ha aggiunto, è rimasta debole, coerente con un progressivo e graduale allentamento del mercato del lavoro, nonché con un margine di capacità inutilizzata nell'economia. Permangono, quindi, rischi interni e geopolitici al ribasso per l'attività economica.
Ore 11:40 Ftse Mib sotto i massimi intraday, Mediobanca riduce i guadagni dopo le dimissioni del ceo Nagel
Piazza Affari si conferma in rialzo (+0,53% a 42.179 punti con lo spread Btp/Bund stabile a 81,6 punti base alle 11:40) ma sotto i massimi intraday con Mediobanca che riduce i guadagni (+0,61%) con l’ad, Alberto Nagel, che si appresta a rassegnare le dimissioni dal cda. «Sono certo che la nuova proprietà della banca non potrà prescindere dal valorizzare il vostro non comune patrimonio di professionalità», ha scritto Nagel nella lettera di addio ai dipendenti. Il 17 settembre, al termine del secondo giorno di riapertura, l'adesione degli azionisti all'offerta di Mps su Piazzetta Cuccia ha raggiunto il 62,9%. I titoli migliori restano Stm, Buzzi, Amplifon e Prysmian.
Ore 11:15 Il Ftse Mib accelera con i titoli del lusso e Stm. L’euro vira al rialzo: la banca centrale di Norvegia taglia i tassi come previsto
Le borse europee si rafforzano ulteriormente (Dax +1,37%, Cac40 +1,23%, Ftse100 +0,37% e Ftse Mib +0,73% a 42.263 punti ore 11:15 con i titoli del lusso che guadagnano oltre due punti percentuali, Ferrari compresa; di pari passo Prysmian). In attesa della BoE, che dovrebbe lasciare i tassi fermi, la banca centrale norvegese li ha tagliati di 25 punti base al 4%, come da attese, e ha detto che prevede di tagliare ancora nei prossimi 12 mesi, ma «probabilmente non ridurremo il tasso di riferimento con la rapidità prevista prima dell'estate», ha affermato la governatrice, Ida Wolden Bache. Le nuove previsioni della banca suggeriscono un taglio dei tassi all'anno nei prossimi tre anni. L’euro vira al rialzo e sale dello 0,23% a 1,1838 dollari.
Ore 10:30 Ftse Mib in rialzo con Stm e Brunello Cucinelli. Spread stabile a 81 dopo de Guindos (Bce)
I mercati azionari europei si rafforzano (Dax +1,19%, Cac40 +1,02%, Ftse100 +0,32% e Ftse Mib +0,39% a 42.159 punti con Stm, Brunello Cucinelli, Ferrari, Leonardo, Mediobanca e Prysmian in evidenza) post taglio dei tassi Fed e dopo le dichiarazioni del vicepresidente della Bce, Luis de Guindos, secondo il quale la linea attuale sui tassi di interesse «è appropriata», dato il contesto di molteplici incertezze.
L’approccio resta, quindi, prudente, basato sull'analisi dei dati e sulle decisioni prese volta per volta «perché la situazione è estremamente difficile per i prossimi mesi», ha aggiunto de Guindos, durante una diretta con Market News International.
Infatti, la crescita economica sarà moderata» nell'area euro «e penso che i dati degli ultimi mesi vadano analizzati, considerando la volatilità introdotta e il fatto che alcune attività sono state anticipate rispetto ai dazi, data l'incertezza che li circondava», ha spiegato. Ma sempre sulla crescita «oggi i rischi sono molto più bilanciati rispetto a prima», ha assicurato il vicepresidente della Bce. Lo spread Btp/Bund è stabile a 81,5 punti base.
Mentre il 17 settembre la Fed ha tagliato i tassi di interesse dopo una lunga fase di immobilismo, laddove la Bce aveva ridotto i tassi nei mesi scorsi. «Sebbene un taglio dei tassi da parte della Fed possa offrire un sostegno a breve termine alle azioni, non è una garanzia di guadagni per il mercato. Gli investitori dovrebbero valutare attentamente le ragioni alla base dei tagli e considerare in che misura siano già stati scontati», afferma John Lamb, Equity Investment Director di Capital Group. «Con il rally dei titoli azionari globali e l'espansione della leadership di mercato oltre il settore tecnologico statunitense verso Europa, Giappone e mercati emergenti, è fondamentale evitare un posizionamento binario. L'ampliamento si sta verificando anche a livello settoriale, con il settore industriale che beneficia di tendenze quali l'aumento della spesa europea per la difesa, l'elettrificazione e l'automazione e gli investimenti nei data center».
Ore 09:05 Ftse Mib positivo con Mediobanca e Prysmian, il Btp rende meno del 3,5% in attesa delle aste di Francia e Spagna
Borse europee ben impostate in avvio di seduta. Il Dax segna un +0,82%, il Cac40 un +0,56%, il Ftse100 un +0,16% e il Ftse Mib un +0,74% a 42.264 punti. In rialzo anche i futures statunitensi (+0,35% quello sul Dow Jones e +0,47% quello sull’S&P500). In campo valutario l’euro cede lo 0,03% a 1,1874 contro dollaro. Il rendimento del Treasury Usa 10 anni cala al 4,052% dopo il rimbalzo seguito alla riunione Fed.
Il percorso futuro della Fed rimane in delicato equilibrio
«Il taglio dei tassi di 25 punti base da parte della Fed riflette i crescenti segnali di rallentamento economico e l'indebolimento del mercato del lavoro. La crescita dell'occupazione si è chiaramente indebolita e la disoccupazione è leggermente aumentata», sottolinea Robert Lind, economista di Capital Group. «Tuttavia, con l'inflazione che rimane una preoccupazione, in particolare a causa dell'impatto dei dazi sui prezzi, il percorso futuro della Fed rimane in delicato equilibrio. Probabilmente un ulteriore allentamento seguirà un approccio cauto e dipenderà dai dati».
Il Btp rende meno del 3,5% in attesa delle aste di Francia e Spagna
Sebbene le prospettive siano in calo, «non siamo ancora in recessione. Stiamo monitorando attentamente i segnali. Questo è un momento di allerta, non di compiacenza, e per gli investitori è il momento di navigare in modo molto selettivo e attento», conclude Lind. Invece, la BoE dovrebbe lasciare i tassi fermi. In questo contesto, il rendimento del Btp 10 anni scende al 3,48% con lo spread con il Bund stabile a 81,7 punti base. Sul primario la Francia, reduce da un downgrade del rating sovrano da parte di Fitch (venerdì 19 settembre tocca all’Italia, possibile promozione?), offre massimi 11 miliardi di Oat sulle scadenze 2035, 2042 e 2056; Madrid fino a 5,5 miliardi di Bonos 2028, 2031 e 2037.
A Milano bene Mediobanca, Prysmian, Stm, Unicredit. Rally di Ovs e Technoprobe
Sul listino milanese Stm sale dell’1,4% a 23,43 euro perché, secondo il Financial Times, l’autorità di regolamentazione cinese di Internet ha ordinato alle principali aziende high tech di interrompere l’acquisto dei chip AI di Nvidia e di annullare ordini e test in corso. La direttiva, che avrebbe come obiettivo il modello RTX Pro 6000D personalizzato per la Cina, sottolinea l’impegno di Pechino per ridurre la dipendenza dai fornitori statunitensi e accelerare la produzione di chip a livello locale. Acquisti rilevanti anche su Prysmian (+2% a 80,94 euro).
Tra le banche Unicredit spunta un +1,31% a 65,07 euro con l’ad, Andrea Orcel, che ha citato la Polonia, insieme a Italia e Germania, tra i Paesi in cui una fusione o un'acquisizione potrebbero apportare i maggiori benefici all'istituto di credito.
- Leggi anche: Unicredit, Orcel archivia le aggregazioni in Italia: acceleriamo, ma senza m&a. Avanti nella scalata a Commerzbank
Nel caso di Mediobanca (+1,27% a 21,53 euro), il 17 settembre, al termine del secondo giorno di riapertura, l'adesione degli azionisti all'offerta di Mps (+1,48% a 8,17 euro) su Piazzetta Cuccia ha raggiunto il 62,9%. Alle 9:30 si riunisce il cda di Mediobanca per l'approvazione del bilancio in vista dell'assemblea dei soci che si terrà il 28 ottobre. L’ad, Alberto Nagel, e l’intero board dovrebbero dimettersi.
In rally Ovs (+6,44% a 4,36 euro). Ha archiviato il primo semestre del 2025 con vendite in crescita di oltre il 4%, rispetto ai primi sei mesi del 2024, a 793 milioni di euro. L’ebitda rettificato ha raggiunto i 102 milioni (+14,3%) con un ebitda margin al 12,8% sulle vendite, in crescita rispetto all'11,7% di un anno prima. L'utile netto rettificato è stato pari a 46 milioni, in aumento del 32% rispetto al primo semestre 2024.
Mentre Kme (stabile a 0,91 euro) ha chiuso il primo semestre con ricavi consolidati, inclusivi di quelli della neo-acquisita Sundwiger, pari a 1.012,4 milioni, +29,3% rispetto al primo semestre del 2024. L’ebitda si è attestato a 52,6 milioni dai 55,6 milioni del primo semestre del 2024, con una riduzione del 5,4%.
Il periodo si è chiuso con una perdita di 14,4 milioni (-14,3 milioni nel primo semestre del 2024) e un indebitamento finanziario netto pari a 105,0 milioni. Infine si segnala che Berenberg ha alzato il target price di Cembre (+0,73% a 55 euro) da 49 a 50 euro (rating hold) e Ubs ha avviato la copertura del titolo Technoprobe (+6,18% a 7,9 euro) con una raccomandazione buy.
Ore 07:35 Europa attesa positiva, euro sotto 1,18 dollari dopo il taglio dei tassi Fed
Borse europee attese positive (+0,32% il futures sull’Eurostoxx50) in linea con i futures statunitensi (+0,25% quello sul Dow Jones e +0,38% quello sull’S&P500). Come era nelle attese, la Fed ha tagliato i tassi di interesse di 25 punti base e a sorpresa ha segnalato che altri due tagli sono in arrivo entro la fine dell’anno, mentre si intensificano le preoccupazioni sul mercato del lavoro statunitense.
Più del taglio ha sorpreso la forward guidance della Fed
Nella dichiarazione successiva alla riunione, il comitato ha nuovamente definito l’attività economica come «moderata», ma ha aggiunto che l’aumento dell’occupazione «ha rallentato» e ha osservato che l’inflazione «è aumentata e rimane piuttosto elevata». «Una minor crescita dell’occupazione e un’inflazione più elevata sono in conflitto con il duplice obiettivo della Fed di prezzi stabili e piena occupazione», sottolinea Antonio Tognoli, responsabile macro analisi di Cfo Sim. A questo punto, «riteniamo che ci vorrebbe una significativa sorpresa al rialzo dell’inflazione o una ripresa del mercato del lavoro per far uscire la Fed dall’attuale traiettoria di allentamento monetario».
- Leggi anche: Stati Uniti, la Fed taglia i tassi di 25 punti al 4-4,25%. Attesi altri due ribassi nel 2025
Le nuove proiezioni economiche mostrano che i membri del Fomc, nella mediana, prevedono ancora un'inflazione al 3% a fine anno, ben al di sopra dell'obiettivo del 2% di obiettivo, una stima invariata rispetto alle previsioni di giugno. Anche la previsione per la disoccupazione rimane ferma al 4,5%, mentre quella per la crescita economica è leggermente superiore, all'1,6% rispetto all'1,4% precedente. «Rispetto ai rischi di stagflazione che aveva spaventato gli investitori quando la Fed aveva rallentato i tagli per contenere l'inflazione, le nuove stime riflettono la convinzione della Fed che sia possibile prevenire un aumento della disoccupazione accelerando il ritmo delle riduzioni dei tassi, mentre l'inflazione dovrebbe rallentare gradualmente nel prossimo anno», spiega Tognoli.
La convinzione è, quindi, che i dazi imposti da Trump avranno soltanto un impatto temporaneo sull'inflazione. e le ultime previsioni sono coerenti con questa visione. «Non siamo d’accordo con questa visione, anche perché una volta cresciuti i prezzi rimangono al livello massimo raggiunto e, a parità di salario, riducono il potere d’acquisto reale di beni e servizi dei consumatori e/o il margine reddituale delle imprese. È quindi vero che l’impatto sarà temporaneo, ma gli effetti del rialzo dei prezzi si faranno probabilmente sentire almeno per tutto il 2026», chiarisce Tognoli.
Dalla BoE attesi tassi fermi
Alle 10 sono in agenda gli interventi di alcuni esponenti della Bce: Lagarde, De Guindos, Schnabel e Buch. Mentre alle 13 tocca alla Bank of England esprimersi sui tassi. Dovrebbe mantenerli fermi al 4%. L’ultimo sondaggio di Reuters mostra che la maggioranza degli economisti prevede un taglio entro fine 2025 e un altro nel 2026. Dovrebbe, invece, tagliarli dello 0,25% l'istituto centrale norvegese, nonostante permangano preoccupazioni sul lato dei prezzi. Si è nel frattempo aperta la due giorni della BoJ che comunicherà il 19 settembre il proprio verdetto sui tassi.
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Secondo gli economisti, data l'incertezza politica con la nomina del nuovo primo ministro che non arriverà prima del 4 ottobre, l'istituto centrale giapponese resterà alla finestra, rinviando l'atteso rialzo dei tassi. Poi alle 14:30 arrivano dagli Stati Uniti le richieste di sussidi di disoccupazione, l’indice Fed Philadelphia di settembre e alle 16 il leading index ad agosto. In attesa l’euro scende dello 0,16% a 1,1792 dollari.
Il petrolio flette ancora
Anche i prezzi del petrolio calano per la seconda seduta consecutiva. Dopo che la Fed ha tagliato i tassi come previsto i trader si sono concentrati sulle preoccupazioni riguardo all’economia statunitense e all’eccesso di offerta. I futures sul Brent scivolano dello 0,43% a 67,46 dollari al barile e quelli sul Wti dello 0,47%, a 63,45 dollari.
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L’indicazione di ulteriori due tagli dei tassi da parte della Fed segnala che i banchieri centrali valutano il rischio per l’economia derivante dalla disoccupazione come superiore a quello legato all’inflazione, spiega Claudio Galimberti, capo economista di Rystad Energy. A pesare sul mercato petrolifero anche l’eccesso di offerta e la domanda debole di carburante negli Stati Uniti, il maggior consumatore mondiale di greggio.
Le scorte negli Stati Uniti sono diminuite bruscamente la scorsa settimana poiché le importazioni sono scese al minimo storico, mentre le esportazioni hanno raggiunto il massimo da due anni, secondo i dati diffusi mercoledì 17 settembre dalla Energy Information Administration. Ma l’aumento delle scorte di distillati di 4 milioni di barili rispetto alle attese di un incremento di 1 milione di barili ha alimentato i timori sulla domanda e ha esercitato pressione sui prezzi del petrolio.
A Milano occhio a Stm, Unicredit, Mps, Mediobanca, Ovs, Kme e Cembre
Sul listino milanese attenzione a Stm perché, secondo il Financial Times, l’autorità di regolamentazione cinese di Internet ha ordinato alle principali aziende high tech di interrompere l’acquisto dei chip AI di Nvidia e di annullare ordini e test in corso. La direttiva, che avrebbe come obiettivo il modello RTX Pro 6000D personalizzato per la Cina, sottolinea l’impegno di Pechino per ridurre la dipendenza dai fornitori statunitensi e accelerare la produzione di chip a livello locale.
Tra le banche resta sotto i riflettori Unicredit con l’ad, Andrea Orcel, che ha citato la Polonia, insieme a Italia e Germania, tra i Paesi in cui una fusione o un'acquisizione potrebbero apportare i maggiori benefici all'istituto di credito.
- Leggi anche: Unicredit, Orcel archivia le aggregazioni in Italia: acceleriamo, ma senza m&a. Avanti nella scalata a Commerzbank
Nel caso di Mediobanca, il 17 settembre, al termine del secondo giorno di riapertura, l'adesione degli azionisti all'offerta di Mps su Piazzetta Cuccia ha raggiunto il 62,9%. Alle 9:30 si riunisce il cda di Mediobanca per l'approvazione del bilancio in vista dell'assemblea dei soci che si terrà il 28 ottobre. L’ad, Alberto Nagel, e l’intero board dovrebbero dimettersi.
Conti per Ovs. Ha archiviato il primo semestre del 2025 con vendite in crescita di oltre il 4%, rispetto ai primi sei mesi del 2024, a 793 milioni di euro. L’ebitda rettificato ha raggiunto i 102 milioni (+14,3%) con un ebitda margin al 12,8% sulle vendite, in crescita rispetto all'11,7% di un anno prima. L'utile netto rettificato è stato pari a 46 milioni, in aumento del 32% rispetto al primo semestre 2024.
Mentre Kme ha chiuso il primo semestre con ricavi consolidati, inclusivi di quelli della neo-acquisita Sundwiger, pari a 1.012,4 milioni, +29,3% rispetto al primo semestre del 2024. L’ebitda si è attestato a 52,6 milioni dai 55,6 milioni del primo semestre del 2024, con una riduzione del 5,4%.
Il periodo si è chiuso con una perdita di 14,4 milioni (-14,3 milioni nel primo semestre del 2024) e un indebitamento finanziario netto pari a 105,0 milioni. Infine, si segnala che Berenberg ha alzato il target price di Cembre da 49 a 50 euro (rating hold) e Ubs ha avviato la copertura del titolo Technoprobe con una raccomandazione buy. (riproduzione riservata)
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