05/11/2024, ore 18.34, da https://tv.zam.it/ch-Sky-Sport-1 Mercoledì 06/11/2024 (Chan:201)
05/11/2024, ore 18.34, da http://borgonovopaolo.blogspot.com/
mercoledì 6 novembre 2024
martedì 5 novembre 2024
Pare sia in buon vantaggio #DonaldJTrump per le presidenziali🇺🇲 ... #UltimOra #la7_tv #6Novembre2024🗓 #buonmercoledi❤️ #buongiorno❤️ #buonagiornata❤ #buonquelchesia Stasera altre gare #ChampionsLeague⚽️🏆 ...
05/11/2024, ore 18.33, da https://www.milanofinanza.it/news/borse-oggi-diretta-06-novembre-2024-chiusura-apertura-europee-borsa-milano-ftse-mib-piazza-affari-202411060747187017
Borse oggi in diretta | Il Ftse Mib chiude in rosso (-1,5%). In controtendenza salgono Tenaris, Diasorin e Leonardo
Seduta brillante a Wall Street dopo la rielezione di Donald Trump a presidente. Per Abrdn i rendimenti dei Treasury saliranno ancora guidati dalle scadenze più lunghe. Giù a Milano anche alcune banche | IL VIDEO | Unicredit, nel terzo trimestre utile record a 2,5 miliardi (+8%). Alzate le stime per fine anno a oltre 9 miliardi
- Ore 16:30 Il Ftse Mib accentua le perdite
- Ore 15:30 Avvio brillante di Wall Street dopo la rielezione di Trump
- Ore 14:50 Ftse Mib in calo. Futures Usa in rialzo
- Ore 13:05 Il Ftse Mib vira al ribasso, pesano alcune trimestrali. Euro in picchiata a 1,071 dollari
- Ore 10:30 Il Ftse Mib accelera al rialzo con Tenaris, Stellantis e DiaSorin. Il Treasury Usa rende il 4,4%
- Ore 9:05 Ftse Mib sopra 34.500 con Donald Trump presidente Usa. Soffrono le utilities, sale Leonardo
- Ore 08:30 Il future sull’Eurostoxx50 accelera al rialzo con Donald Trump diventato il 47esimo presidente Usa
- Ore 07:45 Europa attesa in leggero rialzo. Effetto Trump su dollaro, petrolio e bitcoin
Il Ftse Mib chiude in calo dell’1,54%, perdendo quota 34.000 punti (33.940 al termine delle contrattazioni). Tra le blue chip pesano i ribassi di Unicredit (-5,3%), Inwit (-5,3%) e Campari (-4,8%). In controtendenza si muovono Tenaris (+6,7%), Diasorin (+5,7%) e Leonardo (+3,5%). Lo spread Btp/Bund supera i 132 punti.
Chiudono sotto la parità anche le altre borse europee: Francoforte cede l’1,1% e Parigi lo 0,5%. Londra contiene i danni e chiude poco mossa (-0,1%). Madrid, la peggiore, lascia sul terreno il 2,9%. Continua, invece, tonica Wall Street con i tre indici principali che guadagnano tra il 2% e il 3% a due ore dall’apertura.
La reazione dei mercati al ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca è dunque positiva negli Stati Uniti, molto meno in Europa. «La reazione iniziale dei mercati è stata decisa, con le azioni statunitensi, il Dollaro e il rendimento dei titoli di Stato al rialzo. Allo stesso tempo, gli indicatori di volatilità dei mercati azionari hanno registrato un calo», sottolinea Richard Flax, chief investment officer di Moneyfarm. «Il risultato delle elezioni è emerso con una certa chiarezza e in anticipo rispetto alle previsioni. Il mix di politiche proposte da Trump sembra destinato a favorire le imprese statunitensi, con l’abbassamento della pressione fiscale e minori regolamentazioni, anche se le sfide politiche legate a debito pubblico, immigrazione e dazi non sono da sottovalutare».
Ore 16:30 Il Ftse Mib accentua le perdite
Il Ftse Mib accelera al ribasso e a un’ora dalla chiusura perde l’1,7%. In rosso anche le altre borse europee con Parigi e Francoforte che cedono rispettivamente lo 0,6% e l’1%, mentre Madrid – la peggiore – segna -2,8%. Al contrario, Wall Street procede in netto rialzo con il Dow Jones che guadagna il 3%, l’S&P 500 l’1,8% e il Nasdaq il 2,1%.
In una seduta dominata dal risultato delle elezioni americane, l’unico dato macro in arrivo dagli Stati Uniti è quello delle scorte di petrolio: il Dipartimento dell'Energia americano ha segnalato che le scorte nella settimana dell'1 novembre 2024 sono aumentate di circa 2,1 milioni di barili, un incremento superiore alle attese di 0,3 milioni. Gli occhi si spostano, ora, sulla riunione (in corso) della Federal Reserve i cui risultati saranno resi pubblici il 7 novembre. Il Fed Watch Tool di Cme da praticamente per certo, con il 98% delle probabilità, un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base.
Ore 15:30 Avvio brillante di Wall Street dopo la rielezione di Trump
Wall Street prende bene la vittoria di Donald Trump. Nel giorno dell’ufficialità della rielezione del tycoon le borse americane partono bene con il Dow Jones che apre in rialzo del 3,2%, l’S&P 500 che guadagna l'1,9% e il Nasdaq l’1,8%. «L’impatto sui mercati sembra essere perfettamente in linea con le aspettative», commenta di Marco Midulla, portfolio manager di Symphonia sgr. «Come avevamo previsto, la campagna elettorale di Trump si è concentrata su meno tasse, più dazi e meno immigrazione. Questi temi hanno un impatto diretto sull’inflazione e sulla crescita, influenzando quindi i tassi di interesse e il mercato interno. La curva dei Treasury si alza in un movimento di “steepening”, con il rendimento del Treasury a 10 anni che aumenta di 15 punti base, atterrando intorno al 4,45%. Il dollaro si apprezza contro tutte le valute, con un calo dell'euro del 1,8%. Anche il mercato azionario americano sale di circa il 2%».
I mercati europei, al contrario, viaggiano sotto la parità con il Ftse Mib, maglia nera, che cede lo 0,9% a 34.147 punti. Tra le blue chip pesano i ribassi di Inwit (-6,1%), Erg (-4,7%) e Campari (-3,9%), mentre le migliori sono Diasorin (+6,8%) e Tenaris (+5%). Cresce ancora lo spread Btp/Bund che supera i 131 punti.
Ore 14:50 Il Ftse Mib in calo. Futures Usa in rialzo
Tranne Milano (-0,53% a punti l’indice Ftse Mib con lo spread Btp/Bund in aumento a 128,5 punti base alle 14:50 e Pirelli, Campari e Inwit i titoli più venduti, oltre ad alcune banche), i mercati azionari europei restano in rialzo con i futures statunitensi (+2,95% quello sul Dow Jones) che anticipano un avvio brillante di Wall Street dopo l’elezione di Donald Trump a presidente. Inoltre, il rendimento del Treasury Usa 10 anni balza al 4,43%. «La rapida conclusione del processo elettorale negli Stati Uniti è positiva per i mercati. Con i timori di una contesa elettorale apparentemente fugati, il repricing dei Trump trade è avvenuto in modo ordinato», commenta Aaron Rock, head of nominal rates di Abrdn.
Con Trump i rendimenti dei Treasury saliranno ancora guidati dalle scadenze più lunghe
La prossima sfida consiste nel saper distinguere la retorica dalla politica. Il primo mandato di Trump ha offerto un quadro contrastante in questo senso. «Prevediamo tagli alle tasse per i consumatori e le imprese in tempi brevi, un aspetto centrale della visione populista di Trump. Le tariffe doganali potrebbero aumentare nel corso del tempo, ma per ora si tratta più di una minaccia che di una realtà», precisa l’esperto. In ogni caso, sembra molto probabile che sia in arrivo un'ulteriore espansione fiscale. Ciò non si concilia con il desiderio di Trump di ottenere un taglio aggressivo dei tassi da parte della Fed. «Da questo momento in poi, ci aspettiamo che i rendimenti dei Treasury salgano rispetto agli altri Paesi, guidati dalle scadenze più lunghe», prevede Rock.
Ore 13:05 Il Ftse Mib vira al ribasso, pesano alcune trimestrali. Euro in picchiata a 1,071 dollari
Diversamente dal Dax, dal Cac40 e dal Ftse100 che restano in rialzo, rispettivamente, dello 0,29%, dello 0,87% e dell’1%, sulla scia dei futures statunitensi che festeggiano Donald Trump presidente, l’indice Ftse Mib di Piazza affari vira al ribasso (-0,30% a 34.370 punti alle 13:05), pesano alcune trimestrali, come quella di Inwit (-4,76% a 9,705 euro), che vede i ricavi nel 2024 nella parte bassa del range a 1,03-1,06 miliardi di euro. Ha cambiato marcia anche Unicredit (-1,53%) dopo i conti, ma fa peggio nel comparto bancario Mps (-2%). Inoltre, Erg e Campari lasciano sul terreno oltre tre punti percentuali.
Euro in picchiata a 1,071 dollari
In campo valutario, euro in picchiata sul dollaro (-1,48% a 1,071) dopo i dati macro. Nell’industria dell’area euro a settembre c’è stato un netto calo dei prezzi alla produzione. Trainati dalla flessione dell'energia hanno registrato una diminuzione dello 0,6% rispetto al mese precedente, dopo un rialzo di portata analoga ad agosto. Su base annua, la flessione si è accentuata a -3,4% dal -2,3% di agosto. Un trend che rafforza la prospettiva di un nuovo taglio dei tassi di interesse da parte della Bce alla riunione del prossimo 12 dicembre. Fronte Usa, nella settimana al 1° novembre l'indice che misura il volume delle richieste di mutui negli Stati Uniti è calato dello 10,8%, dopo il calo dello 0,1% della settimana precedente.
Ore 10:30 Il Ftse Mib accelera al rialzo con Tenaris, Stellantis e DiaSorin. Il Treasury Usa rende il 4,4%
I mercati azionari europei accelerano al rialzo con Donald Trump prossimo presidente degli Stati Uniti d'America, in linea con i futures statunitensi. Francoforte sale dell’1,44%, Parigi dell’1,65%, Londra dell’1,32% e Milano dell’1% a 34.840 punti alle 10:30 con Tenaris, Stellantis e DiaSorin in prima linea, seguite da Brunello Cucinelli, Stm, Campari, Interpump e la Banca Popolare di Sondrio. L’impatto sui mercati della vittoria di Trump su Kamala Harris «sembra essere perfettamente in linea con le aspettative. Come avevamo previsto, la campagna elettorale di Trump si è concentrata su tre punti principali: meno tasse, più dazi e meno immigrazione», sottolinea Marco Midulla, Portfolio Manager di Symphonia Sgr. «Questi temi hanno un impatto diretto sull'inflazione e sulla crescita, influenzando quindi i tassi di interesse e il mercato interno. La curva dei Treasury si alza in un movimento di steepening, con il rendimento del Treasury a 10 anni che aumenta intorno al 4,43%. Il dollaro si apprezza contro tutte le valute, con un calo dell'euro dell’1%. Le criptovalute, in particolare il bitcoin, stanno salendo vertiginosamente, mentre l'oro rimane leggermente debole».
Lieve miglioramento per l'attività delle imprese della zona euro a ottobre
Al contrario, il resto del mondo sembra reagire in modo meno forte. Il mercato azionario cinese è sceso del 3% circa, meglio il mercato europeo, guidato dai settori più ciclici, dalle banche e dal ribasso dei tassi di interesse. «Infatti, il movimento sui tassi europei con il tasso decennale tedesco che scende di 5 punti base, e uno spread di 20 punti base rispetto ai Treasury esprime chiaramente una certa preoccupazione per l'economia europea. Si diceva che una vittoria di Trump potrebbe comportare una decrescita del pil europeo fino all'1%», ricorda Midulla. A questo proposito l'attività delle imprese della zona euro a ottobre ha registrato un lieve miglioramento rispetto al modesto calo di settembre, sostenuta da un'espansione del settore dei servizi. L'indice composito Pmi della zona euro, compilato da S&P Global, è salito a 50 a ottobre da 49,6 di settembre. La soglia di 50 separa la crescita dalla contrazione. Il dato ha superato la stima preliminare di 49,7. Anche il Pmi dei servizi è salito a 51,6 a ottobre rispetto a 51,4 di settembre, al di sopra della lettura flash di 51,2. A detta di Midulla ora l'economia americana dovrà dimostrare ai mercati la forza evidenziata negli ultimi dati, ma sarà fondamentale anche comprendere l'impatto che avrà sulla politica monetaria della Fed. «Oggi è giusto lasciare che i mercati azionari festeggino, ma senza cadere nella paura di essere tagliati fuori e inseguire i movimenti di breve periodo», ha concluso il Portfolio Manager di Symphonia Sgr.
Ore 09:05 Ftse Mib sopra 34.500 con Donald Trump presidente Usa. Soffrono le utilities, sale Leonardo
La reazione dei mercati europei alla vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali è positiva in avvio di seduta (Dax +0,48%, Cac40 +0,65%, Ftse100 +0,79% e Ftse Mib +0,19% a 34.535 punti con lo spread Btp/Bund stabile a 124,5 punti base e il rendimento del Btp 10 anni in calo al 3,63%), mentre si vede una ripresa dei cosiddetti «Trump trades», con i futures azionari statunitensi in netto rialzo: +1,93% quello sul Dow Jones e +1,78% quello sull’S&P500, il dollaro in crescita nei confronti dell’euro (a 1,073), dello yen (a 153,846) e della sterlina (a 1,28), i rendimenti del Treasury Usa 10 anni balzare al 4,42% e il bitcoin del 7,8% a 68.436 dollari. In calo, viceversa, le quotazioni del petrolio: Wti -0,99% a 71,28 dollari al barile e Brent -1% a 74,75 dollari al barile poiché un biglietto verde più forte rende le materie prime denominate in dollari, come il petrolio, più costose per i detentori di altre valute, riducendo così la domanda.
Trump 2.0 è una cattiva notizia per l'Europa
La vittoria di Trump comporta, però, l’introduzione di dazi che influenzeranno negativamente la crescita in Europa, sottolinea a caldo Andrzej Szczepaniak, economista di Nomura. «La Commissione Europea dovrebbe rispondere con misure equivalenti, il che potrebbe significare un’inflazione più alta nell'area euro – oppure, dato che il potere di determinazione dei prezzi delle imprese manifatturiere è così ridotto, come segnaliamo da tempo, le imprese potrebbero essere costrette ad assorbire questi costi più alti. Ciò, a sua volta, potrebbe portare alcune aziende a chiudere e un aumento della disoccupazione, incidendo ulteriormente sulla crescita», spiega l’esperto.
Come reagirà la Bce
Gli ultimi discorsi della Bce hanno suggerito che l’istituto centrale non reagirà immediatamente, «e questo è probabile. La Bce è molto cauta, soprattutto alla luce dei dati dell'ultima settimana con un'inflazione più alta e una crescita più sostenuta. Questo significa che non ci si aspetta un taglio di 50 punti base a dicembre, a condizione che i dati continuino ad evolvere in linea con le nostre aspettative tra ora e la riunione di dicembre della Bce», precisa Szczepaniak che già si aspetta una divergenza di politiche tra la Fed e la Bce. Tuttavia, «una vittoria di Trump amplificherebbe questo scenario. Innanzitutto, come osservato dal nostro team statunitense nel loro promemoria pre-elettorale, vediamo il rischio che la Fed interrompa il ciclo di allentamento sotto Trump se l'inflazione reale aumenterà. In secondo luogo, la Bce potrebbe essere costretta ad agire più energicamente a causa dell'impatto negativo sulla crescita. Ricordiamo le parole di Lagarde a ottobre: Qualsiasi irrigidimento delle barriere, dei dazi, degli ostacoli aggiuntivi alla possibilità di commerciare con il resto del mondo è chiaramente un fattore negativo».
A Milano bene Leonardo e Unicredit, soffrono le utilities e i titoli del lusso
Sul listino milanese Unicredit sale del 3% a 44,15 euro dopo aver chiuso il terzo trimestre del 204 con un utile netto in rialzo del 8% rispetto all’anno precedente a 2,5 miliardi di euro che sale a 7,7 miliardi nei nove mesi (+16%) e con un Rote del 19,7%. La banca ha anche alzato la guidance sull’utile netto del 2024 a oltre 9 miliardi. In giornata sono attesi i conti anche di Poste, Banco Bpm, Anima, Terna, Snam, Enel, Cementir, Ariston e Landi Renzo.
- Leggi anche: Unicredit, nel terzo trimestre utile record a 2,5 miliardi (+8%). Alzate le stime per fine anno a oltre 9 miliardi
Bene anche Leonardo (+1,91% a 23 euro). Infatti, una vittoria di Trump può impattare positivamente sulle aziende che operano nel settore della difesa. Donald Trump ha, infatti, storicamente sostenuto un incremento della spesa militare anche durante il proprio mandato (2017-2021). «Crediamo che Trump possa aumentare le pressioni nei confronti dei paesi europei a pagare tutti i contributi alla Nato e possa, inoltre, aprire alla possibilità di portare le spese militari della Nato dal 2% al 3% del pil, tenendo conto del forte aumento delle tensioni geopolitiche. Aziende italiane, come Leonardo, potrebbero beneficiare di maggiori investimenti nel comparto», afferma Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia. Intanto Leonardo ha firmato con la società di leasing Gdhf, un accordo quadro per la fornitura di dieci elicotteri AW189 con consegne attese tra il 2027 e il 2029.
Viceversa, l'eventuale implementazione di politiche protezionistiche come i dazi potrebbe avere effetti negativi su altri settori italiani, come il lusso, quindi su Moncler (-0,08% a 48,91 euro), Salvatore Ferragamo (-0,24% a 6,11 euro) e Ferrari (+0,32% a 408,3 euro), fresca di conti (ha chiuso il terzo trimestre con utile netto adjusted pari a 375 milioni di euro, in crescita del 13% rispetto allo stesso periodo 2023), che hanno una forte esposizione negli Stati Uniti. Inoltre, molti investitori pensano che una vittoria di Trump sia un duro colpo per i titoli legati alle rinnovabili e in generale alla transizione energetica. Così Enel perde lo 0,91% a 6,93 euro, Erg il 2,47% a 19,76 euro, Terna lo 0,96% a 7,87 euro. Ribassi più frazionali per Hera e Italgas.
Ore 08:30 Il future sull’Eurostoxx50 accelera al rialzo con Donald Trump diventato il 47esimo presidente Usa
Il future sull’Eurostoxx50 accelera al rialzo (+0,47% alle 08:30) con Donald Trump diventato il 47esimo presidente Usa, il primo a ricoprire due mandati presidenziali non consecutivi dopo il dem Stephen Grover Cleveland (a fine '800), il primo con una condanna penale e il presidente più vecchio a insediarsi a 78 anni. La sua è una vera e propria impresa senza precedenti perché è riuscito a tornare alla Casa Bianca sfidando ogni regola del politicamente corretto, sopravvivendo a due impeachment, vari processi, due condanne penali e vari scandali. Secondo le ultime proiezioni Trump è a 266 voti elettorali, a soli quattro voti dalla soglia per vincere di 270. Lo speaker della Camera dei Rappresentanti, Mike Johnson, ha detto che Trump è il presidente eletto e che i Repubblicani alla Camera sono pronti a lavorare alla sua prima agenda politica. «Abbiamo superato ostacoli che nessuno pensava, abbiamo raggiunto un grande successo politico. La nostra è una vittoria politica. Il nostro Paese non ha mai visto nulla di simile», ha commentato Trump, parlando dal palco di Palm Beach in Florida. «Gli Usa ci hanno dato un mandato senza precedenti, un mandato molto potente, abbiamo ripreso il controllo del Senato, sembra che avremo anche la Camera».
Ore 07:45 Europa attesa in leggero rialzo. Effetto Trump su dollaro, petrolio e bitcoin
Borse europee attese in leggero rialzo (il future sull’Eurostoxx50 segna un +0,18%) con Donald Trump in testa su Kamala Harris nella corsa per la Casa bianca. Secondo il sito Decision Desk HQ Trump ha vinto le elezioni. Oltre al North Carolina, il repubblicano si è aggiudicato anche la Georgia. Per Fox news avrebbe ottenuto anche la Pennsylvania. Trump ha ottenuto 246 voti del collegio elettorale contro i 187 di Harris. Per vincere occorrono un totale di almeno 270 voti nel collegio elettorale. Trump ha lasciato a Mar-a-Lago in direzione del convention center di Palm Beach, dove parlerà ai suoi sostenitori. Mentre Kamala Harris ha fatto sapere che non parlerà ai suoi supporter oggi, 6 novembre.
I Trump trades
La reazione dei mercati vede una ripresa dei cosiddetti «Trump trades», con i futures azionari statunitensi in netto rialzo: +1,71% quello sul Dow Jones e +1,54% quello sull’S&P500, il dollaro in crescita nei confronti dell’euro (a 1,073), dello yen (a 153,791) e della sterlina (a 1,28), i rendimenti del Treasury Usa 10 anni balzare al 4,41% e il bitcoin del 9,94% a 69.767 dollari. In calo, viceversa, le quotazioni del petrolio: Wti -1,92% a 70,50 dollari al barile e Brent -2,13% a 73,92 dollari al barile poiché un biglietto verde più forte rende le materie prime denominate in dollari, come il petrolio, più costose per i detentori di altre valute, riducendo così la domanda. «Se Trump vincesse, sarebbe positivo per il mercato petrolifero nel breve termine, grazie alla prospettiva di sanzioni più severe sul petrolio iraniano», sottolinea Soni Kumari, strategist delle materie prime di Anz Research. Tuttavia, «nel lungo termine potrebbe essere negativo, poiché le politiche di Trump sosterranno l'industria petrolifera e del gas statunitense, mentre il protezionismo commerciale potrebbe ridurre la domanda», avverte. A pesare sui prezzi del greggio anche i segnali di debolezza della domanda dopo che i dati dell'American Petroleum Institute hanno mostrato che le scorte di greggio negli Stati Uniti sono aumentate più del previsto: +3,13 milioni di barili nella settimana terminata il 1° novembre, secondo fonti di mercato che citano i dati dell'American Petroleum Institute, un aumento superiore alla proiezione di 1,1 milioni di barili stimata in un sondaggio Reuters. Invece, le scorte di benzina sono diminuite di 928.000 barili, in linea con le attese, e le scorte di distillati di 852.000 barili.
- Leggi anche: Che succede a Piazza Affari se vince Trump o Harris? Ecco le 28 azioni più legate alle elezioni Usa
Il peso messicano è il più grande perdente
«I mercati si stanno posizionando per una vittoria confortevole di Trump nel collegio elettorale e si prevede anche un Congresso controllato dai Repubblicani, fattore cruciale per determinare la capacità del futuro presidente di attuare cambiamenti di politica attraverso il governo degli Stati Uniti», osserva Matthew Ryan, responsabile della strategia di mercato di Ebury. «Stiamo assistendo a forti vendite di valute dei mercati emergenti, poiché gli investitori scontano dazi più alti negli Usa, maggiori rischi geopolitici e una maggiore incertezza globale sotto una presidenza Trump. Come già accaduto nel 2016, il peso messicano è finora il più grande perdente, scende di oltre il 2% rispetto al dollaro. Anche le valute dei paesi dell'Europa centro-orientale stanno subendo gravi perdite per i timori sulla sicurezza europea, mentre molte valute asiatiche strettamente legate all'economia cinese stanno scendendo di oltre l'1%. Non ci sorprenderebbe, tuttavia, vedere un nuovo slancio di forza del dollaro all'apertura dei mercati europei, man mano che i risultati finali confermeranno quella che sembra essere una vittoria elettorale storica per Trump e il Partito Repubblicano».
Pmi dell’Eurozona finali di ottobre sotto la lente
Lato macro, giù pubblicati prima dell’apertura gli ordini industriali tedeschi sono aumentati a settembre del 4,2% rispetto al mese precedente. Gli economisti avevano indicato un aumento dell'1,5%. Alle 10 è previsto il Pmi composito a ottobre finale dell’Eurozona (preliminare: 49,7 punti) e il Pmi servizi a ottobre finale (preliminare: 51,2 punti), mentre alle 11 tocca ai prezzi alla produzione a settembre (precedente: -2,3% anno su anno). Invece, dagli Stati Uniti alle 13 arriva l’indice settimanale richieste mutui (precedente: -0,1%) e alle 16:30 le scorte settimanali di petrolio (precedente: +0,7 milioni di barili). In agenda anche alcuni interventi di banchieri della Banca Centrale Europea: alle 15 quello della presidente della Bce, Christine Lagarde, poi alle 15:10 di Buch e alle 15:30 del vicepresidnete de Guindos.
A Milano occhio a Unicredit, Leonardo, Moncler e Ferragamo
Sul listino milanese attenzione a Unicredit che ha chiuso il terzo trimestre del 204 con un utile netto in rialzo del 8% rispetto all’anno precedente a 2,5 miliardi di euro che sale a 7,7 miliardi nei nove mesi (+16%) e con un Rote del 19,7%. La banca ha alzato la guidance sull’utile netto del 2024 a oltre 9 miliardi. In giornata sono attesi i conti anche di Poste, Banco Bpm, Anima, Terna, Snam, Enel, Cementir, Ariston e Landi Renzo.
- Leggi anche: Unicredit, nel terzo trimestre utile record a 2,5 miliardi (+8%). Alzate le stime per fine anno a oltre 9 miliardi
Da monitorare anche Leonardo. Infatti, una vittoria di Trump può impattare positivamente sulle aziende che operano nel settore della difesa. Donald Trump ha, infatti, storicamente sostenuto un incremento della spesa militare anche durante il proprio mandato (2017-2021). «Crediamo che Trump possa aumentare le pressioni nei confronti dei paesi europei a pagare tutti i contributi alla Nato e possa, inoltre, aprire alla possibilità di portare le spese militari della Nato dal 2% al 3% del pil, tenendo conto del forte aumento delle tensioni geopolitiche. Aziende italiane, come Leonardo, potrebbero beneficiare di maggiori investimenti nel comparto», afferma Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia. Intanto Leonardo ha firmato con la società di leasing Gdhf, un accordo quadro per la fornitura di dieci elicotteri AW189 con consegne attese tra il 2027 e il 2029.
Viceversa, l'eventuale implementazione di politiche protezionistiche come i dazi potrebbe avere effetti negativi su altri settori italiani, come il lusso, quindi su Moncler, Salvatore Ferragamo e Ferrari, fresca di conti (ha chiuso il terzo trimestre con utile netto adjusted pari a 375 milioni di euro, in crescita del 13% rispetto allo stesso periodo 2023), che hanno una forte esposizione negli Stati Uniti.
(riproduzione riservata)
05/11/2024, ore 18.32,
05/11/2024, ore 18.31, da https://it.pinterest.com/streethawk0962/blog/
Nessun commento:
Posta un commento