2 Novembre 2015
Sguardo al mondo
La Turchia torna nelle mani di Recep Tayyip Erdogan. Il suo partito Akp è tornato alla maggioranza assoluta persa a giugno: nel voto anticipato ha ottenuto il 49,4% dei voti e 316 seggi, promettendo di guidare ancora la Turchia per i prossimi quattro anni. Il partito filo-curdo Hdp è comunque riuscito ad entrare in Parlamento superando la soglia di sbarramento record del 10%, perdendo però un milione di voti rispetto a giugno. Nel sud-est della Turchia, a maggioranza curda, è subito esplosa la rabbia per un risultato inatteso, che spezza il sogno di fermare il cammino del “sultano”.
In Libia, a Tripoli, è stato devastato il cimitero cattolico italiano. Intanto secondo il governo di Tobruk, tre navi da guerra della Marina militare italiana avrebbero “invaso” le acque territoriali libiche. Ma il ministero della Difesa smentisce: “Nessuna violazione”.
Domani il cancelliere dello scacchiere britannico George Osborne sarà in visita in Germania. Nel suo discorso a Berlino, dovrebbe parlare delle riforme necessarie affinché la Gran Bretagna resti nell’Unione Europea.
Non accenna a chiarirsi la dinamica dell’incidente di un Airbus della compagnia russa Metrojet precipitato nel Sinai, che è costato la vita a 224 persone. Secondo gli esperti l’aereo sarebbe esploso in volo.
Jack Lew, segretario del dipartimento del Tesoro USA, presiede alle 14 (le 20 in Italia) il Financial Stability Oversight Council.
In Italia
Finisce ufficialmente l’era di Ignazio Marino come sindaco di Roma. Ventisei consiglieri comunali, uno più del quorum, si sono dimessi in Campidoglio determinando lo scioglimento dell’assemblea capitolina, della giunta e la decadenza del sindaco dalla sua carica. Francesco Paolo Tronca, prefetto di Milano, è stato nominato commissario straordinario della Capitale e sarà chiamato a guidare la nuova fase del dopo-Marino.
Il presidente dell’Inps Tito Boeri ha ammesso che il problema degli esodati non è risolto e ha proposto di tagliare i vitalizi dei politici che superano gli 80-85 mila euro.
Economia e mercati
A ottobre l’indice manifatturiero cinese è cresciuto passando dal 47,2 al 48,3. Ma è rimasto al di sotto di quota 50 il che equivale ad un’ulteriore contrazione dell’attività, cosa che rende ancora più remota la possibilità che il Paese mostri segni di ripresa nel quarto trimestre.
La Federal Reserve si prepara a votare una proposta che forzerebbe sei delle otto più grandi banche americane a emettere nuovo debito a lungo termine per 120 miliardi di dollari complessivi.
Borse Asia-Pacifico: Tokyo (Nikkei 225) -2,10 %, Hong Kong (Hang Seng) –1,14%, Pechino(CSI300) -1,64%, Taiwan (TAIEX) +0,71%.
Borsa di Milano -0,35%, con spread BTP-Bund a 99,4 punti base.
Le altre Borse d’Europa: Parigi -0,34%, Madrid -0,58%, Francoforte -0,19%, Londra: -0,45%. L’euro vale 1,10 dollari USA e 132,8 yen.
#occhioaldato
Diversi dati macroeconomici in arrivo:
– Indice PMI manifatturiero di ottobre in Italia, Francia, Germania, Grecia e nell’Eurozona; Dati del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sulle immatricolazioni di autovetture in Italia a ottobre.
– Spese per le costruzioni per il mese di settembre negli USA – Cina: Caixin PMI manifatturiero di ottobre.
– Indice ISM manifatturiero di ottobre negli Stati Uniti.
– Indice PMI manifatturiero di ottobre in Italia, Francia, Germania, Grecia e nell’Eurozona; Dati del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sulle immatricolazioni di autovetture in Italia a ottobre.
– Spese per le costruzioni per il mese di settembre negli USA – Cina: Caixin PMI manifatturiero di ottobre.
– Indice ISM manifatturiero di ottobre negli Stati Uniti.
Nessun commento:
Posta un commento