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24/10/2025, ore 17.47, 










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Borse oggi in diretta | Ftse Mib sulla parità. Salgono Lottomatica e Bper, in ribasso Saipem

di Francesca Gerosa e Giulia Venini
14 min
24 ottobre 2025, 07:50 Ultimo aggiornamento: 17:24

I dati sul Pmi manifatturiero americano battono le attese. Spread stabile a 79 punti, cambio euro/dollaro a 1,16  | IL VIDEO | Ftse Mib future: spunti operativi in diretta per venerdì 24 ottobre | Il calendario macro di oggi | Eni, nel terzo trimestre utile di 1,2 miliardi. Il buyback sale a 1,8 miliardi

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Mercati europei in calo, attesa per inflazione e incontri importanti


  • Ore 15:40 Il Ftse Mib prosegue sulla parità
  • Ore 14:40 I futures Usa accelerano al rialzo
  • Ore 13:15 Ftse Mib volatile, vira al ribasso con Enel e Tenaris. Oro sotto 4.100 dollari
  • Ore 12:00 Il Ftse Mib si porta sulla parità grazie a Eni, il rendimento del Btp 10 anni schizza al 3,4%
  • Ore 10:20 Il Ftse Mib vira al ribasso con Enel e Unicredit. L’euro riduce le perdite: l’indice Pmi dell’Eurozona balza oltre 52
  • Ore 09:05 Ore 09:05 Il Ftse Mib sale con Eni e Bper. Spread stabile a 78
  • Ore 07:50 Europa attesa positiva. Francia al test di Moody’s

I dati sul Pmi manifatturiero americano indicano un livello di 52,2 punti che si confronta con i 52 punti del mese precedente e i 51,8 punti stimati. Il dato è superiore alla soglia critica dei 50 punti: al di sotto, si parla di economia in contrazione.

Nel frattempo, il Ftse Mib viaggia intorno alla parità. Tra i migliori titoli ci sono Lottomatica e Bper. Male Saipem, che perde il 2,6% e Stm (-2,3%). 

A proposito dei dati americani usciti oggi, tra cui quello sull’inflazione, si è espressa Martina Daga, macro economista di AcomeA Sgr: «Il dato di settembre mostra che l'impatto delle tariffe sui prezzi al consumo statunitensi rimane limitato. Infatti, la componente di core goods, ovvero la categoria dei beni i cui prezzi sono tipicamente meno volatili rispetto ai prezzi per esempio di beni alimentari, mostra una crescita dei prezzi al consumo dello 0,2% rispetto al mese precedente, dato sostanzialmente in linea con il target della Fed, se annualizzato».

«Nel complesso il dato di oggi dovrebbe contribuire a ridurre la percezione dei rischi al rialzo sui prezzi al consumo derivanti dall'imposizione di tariffe da parte dell'amministrazione Trump e lasciare dunque maggiore spazio alla Fed di continuare con il ciclo dei tagli dei tassi di riferimento».

Ore 15:40: Il Ftse Mib prosegue sulla parità

Sul listino milanese bisogna segnalare l’acquisizione di Interpump (+1,28%), tramite la sua controllata Hidrover Ltda, dell'intero capitale di Tutto Hidraulicos, società specializzata nel settore dei cilindri idraulici. 

Spread stabile a 79 punti, cambio euro/dollaro a 1,16. 

I principali indici europei viaggiano al ribasso, tranne il Ftse 100.

Oltreoceano, Wall Street apre positiva dopo la comunicazione dei dati sull’inflazione, inferiori alle attese.

 Ore 14:40 I futures Usa accelerano al rialzo

I futures Usa accelerano al rialzo (+0,49% quello sul Dow Jones e +0,66% quello sull’S&P500 alle 14:40), il rendimento del Treasury Usa scende al 3,97% e il dollaro si indebolisce nei confronti dell’euro che vale 1,1637 (+0,17%) dopo che i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono aumentati leggermente meno del previsto a settembre, contribuendo a mantenere la Fed sulla buona strada per un taglio dei tassi la prossima settimana (il 28 e il 29 ottobre la riunione del Fomc).

L'indice dei prezzi al consumo (Cpi) è salito dello 0,3% a settembre dopo l’incremento dello 0,4% ad agosto. In un anno è aumentato del 3% (2,9% ad agosto). Gli economisti avevano previsto un aumento dello 0,4% su base mensile e del 3,1% su base annua. 

In Europa solo Parigi (-0,45%) e Milano (-0,10% a 42.341 punti) restano negative. Male soprattutto Saipem (-1,49%) con Ubs che ha tagliato il target price da 3 a 2,9 euro. Soffrono anche Enel (-1,11%), Unicredit (-2%) e Tenaris (-1,05%). Decisamente meglio Eni (+2,44%) grazie ai buoni conti, Tim (+1,17%) e Lottomatica (+2,01%).

Ore 13:15 Ftse Mib volatile, vira al ribasso con Enel e Tenaris. Oro sotto 4.100 dollari

Nonostante i futures statunitensi in rialzo (+0,17% quello sul Dow Jones e +0,36% quello sull’S&P500), in attesa del dato chiave in ottica Fed sull’inflazione americana, le borse europee sono spente. Francoforte perde lo 0,09%, Londra lo 0,02%, Parigi lo 0,51% e Milano lo 0,27% a 42.266 punti alle 13:15 con Enel, Unicredit, Mediobanca, Saipem, Tenaris sotto pressione. 

Raccolta boom per il nuovo Btp Valore

Lo spread Btp/Bund è pressoché stabile a 79,6 punti base. Nell'ultima giornata dell'offerta del nuovo Btp Valore, le sottoscrizioni hanno raggiunto 1,26 miliardi di euro con 42.350 contratti. Quindi la raccolta totale ha superato quota 16,5 miliardi. La precedente emissione a maggio 2024 aveva raccolto 11 miliardi.

Occhi puntati sull’inflazione americana

«I progressi verso l'obiettivo di inflazione del 2% della Fed sono in stallo», ma i rischi al rialzo per i prezzi non si stanno concretizzando, commentano gli analisti di Bbh, aggiungendo che la crescita salariale è stata coerente con un'inflazione del 2%, considerando la produttività non agricola.

«Come abbiamo già osservato in precedenza, ci aspettiamo che i dati relativi alle retribuzioni negli Stati Uniti mostrino ulteriori segni di debolezza, una volta pubblicati al termine dello shutdown governativo», afferma Mark Dowding, Fixed Income Cio di Rbc BlueBay AM. «Ciò potrebbe determinare un ulteriore calo dei rendimenti nel breve termine, con la Fed pronta ad abbassare i tassi nella riunione del Fomc della prossima settimana».

Tuttavia, Dowding resta dell’idea che i dati deboli sull'occupazione saranno più una conseguenza dell'inversione dei flussi migratori, che hanno aumentato l'offerta di manodopera negli ultimi anni, che un segnale di un imminente indebolimento dell'economia. Pertanto, ritiene che il tasso di disoccupazione rimarrà relativamente stabile e che un ulteriore calo dei rendimenti dei titoli di Stato Usa (il 10 anni rende il 4,011%) potrebbe rappresentare un'opportunità per vendere e passare a una posizione a breve termine con un punto di ingresso più interessante.

ll trend rialzista dell’oro è tutt’altro che al tramonto

Nel frattempo con il dollaro che si rafforza il prezzo dell’oro storna dai massimi storici (futures -1,84% a 4.069 dollari l’oncia). Per  Ricardo Evangelista, Senior Analyst di ActivTrades, il livello pesicologico importante è la soglia di 4.000 dollari.

«Le recenti perdite riflettono un miglioramento del sentiment di rischio del mercato a seguito di un allentamento delle tensioni tra Stati Uniti e Cina in materia di dazi», spiega l’esperto. «Un altro fattore sfavorevole per il metallo prezioso è il rafforzamento del dollaro statunitense, che tende a pesare sul lingotto a causa della correlazione inversa dei prezzi tra i due asset. Infine, i forti guadagni registrati nelle ultime settimane hanno fatto sì che, da un punto di vista tecnico, l'oro fosse entrato in territorio di ipercomprato, spingendo molti trader a chiudere le posizioni e a realizzare i profitti».

La domanda chiave è se il forte trend rialzista dei prezzi dell'oro sia giunto al termine o se la correzione sia stata solo un calo che gli operatori considereranno un'opportunità per rientrare a un livello più interessante. «Considerando le continue turbolenze geopolitiche, l'incertezza economica, le aspettative di una politica monetaria accomodante e i continui acquisti da parte delle banche centrali, tutti fattori di sostegno, ci vorrebbe una certa convinzione per scommettere contro ulteriori guadagni per il metallo prezioso», conclude Evangelista.

Ore 12 Il Ftse Mib si porta sulla parità grazie a Eni, il rendimento del Btp 10 anni schizza al 3,4%

A Piazza Affari l’indice Ftse Mib reagisce alle vendite e si porta sulla parità a quota 42.373 punti (-0,02% alle 12) grazie alla forza di Eni (+2%) post conti, Bper, Stellantis e Lottomatica. I prezzi del petrolio restano in calo (futures sul Brent -0,17% a 65,88 dollari al barile) anche se il presidente turco, Tayyip Erdogan, ha detto che gli Stati Uniti e altri Paesi devono fare di più per spingere Israele a smettere di violare l'accordo di cessate il fuoco a Gaza, compreso il possibile uso di sanzioni o la sospensione delle forniture di armi.

Il rendimento del Btp 10 anni vola al 3,41% (spread con il Bund a 79,5 punti base), il livello più elevato dal 14 ottobre, dopo che gli indici Pmi a ottobre dell’Eurozona hanno mostrato un'economia resiliente, ridimensionando le scommesse su un taglio dei tassi di interesse da parte della Bce nel 2026.

Nel frattempo prosegue il collocamento del Btp valore a 7 anni del Tesoro, che si chiude alle 13. Finora la raccolta complessiva è intorno ai 16 miliardi di euro, un risultato decisamente superiore a quello dell'ultima emissione di maggio, che su una scadenza a 6 anni aveva totalizzato 11,3 miliardi.

L’euro cede lo 0,05% a 1,1611 dollari. Le prime transazioni con l'euro digitale potremmo averle a metà del 2029 ma il processo è ancora lungo, ha detto Piero Cipollone membro del comitato esecutivo della Bce al Forum dell'Economia del Nuovo Mondo. Cambio di Paradigma, organizzato da Il Mattino. «Se la legislazione fosse a posto per fine 2026, potremmo cominciare il pilot dell'euro digitale a metà 2027 e le prime transazioni a metà 2029. Sono quasi due anni e mezzo dal momento in cui la commissione ha emanato la prima proposta di regolamento», ha precisato Cipollone.

Ore 10:20 Il Ftse Mib vira al ribasso con Enel e Unicredit. L’euro riduce le perdite: l’indice Pmi dell’Eurozona balza oltre 52

Le borse europee virano al ribasso (Dax -0,16%, Cac40 -0,40, Ftse100 -0,03% e Ftse Mib -0,26% a 42.269 punti con lo spread Btp/Bund in aumento a 79,44 punti base ed Enel, Saipem e Unicredit che perdono oltre un punto percentuale; salgono contro corrente Eni, Bper e la Popolare di Sondrio), mentre l’euro riduce le perdite nei confronti del dollaro a 1,16085 (-0,07%) dopo che l’attività delle imprese della zona euro è cresciuta inaspettatamente a un ritmo più sostenuto a ottobre, con le aziende che hanno ricevuto nuovi ordini al ritmo più rapido da due anni e mezzo, segnala Reuters.

L'indice Pmi composito flash preliminare della zona euro è infatti balzato a 52,2 a ottobre da 51,2 a settembre, il decimo mese consecutivo in espansione e ai massimi di 17 mesi, superiore alle attese di un sondaggio Reuters che prevedeva un calo a 51.

Molto bene l’attività dei servizi con il Pmi salito a 52,6 da 51,3 di settembre, ai massimi degli ultimi 14 mesi. Gli economisti si aspettavano un dato a 51,1. Non ha corso così tanto il Pmi manifatturiero che si è fermato a 50 da 49,8 di settembre, comunque un dato superiore alle attese.

Mentre in Spagna alla fine del terzo trimestre del 2025, il tasso di disoccupazione è cresciuto al 10,4% rispetto al 10,3% del secondo. Le attese degli analisti erano per un tasso più basso al 10,2%. Il numero dei senza lavoro è salito di 60.100 unità, raggiungendo quota 2.613.200. Ma anche il numero degli occupati è aumentato di 118.400 unità a 22,4 milioni.

Ore 09:05 Il Ftse Mib sale con Eni e Bper. Spread stabile a 78

Borse europee positive in avvio di seduta. Il Dax avanza dello 0,3%, il Cac40 dello 0,32%, il Ftse100 dello 0,01% e il Ftse Mib dello 0,35% a 42.530 punti con lo spread Btp/Bund stabile a quota 78,77 punti base (spread Oat/Bund fermo a 80 punti base in attesa a mercati chiusi del giudizio di Moody’s sulla Francia). Anche i futures statunitensi mostrano un andamento moderatamente positivo, con l’S&P 500 in rialzo dello 0,32% e il rendimento del Treasury Usa decennale in crescita al 4%. Il dollaro resta forte in attesa del dato sull’inflazione americana a settembre e del vertice Trump-Xi del 30 ottobre.

Oro e petrolio arretrano

l prezzi del petrolio arretrano (futures sul Brent -0,48% a 65,67 dollari al barile) dopo il forte rialzo della vigilia per le preoccupazioni per l’impatto delle sanzioni americane sui colossi oil russi. Anche l’oro perde terreno (-0,88% a 4109 dollari l’oncia il futures), correggendo dai massimi in scia alla ripresa del dollaro, che si mantiene vicino ai massimi delle ultime due settimane contro yen e yuan.

Le vendite al dettaglio salgono a sorpresa in Gran Bretagna

Invece, la sterlina si rafforza nei confronti dell’euro (cross a 0,87093) dopo che nel Regno Unito le vendite al dettaglio a settembre hanno registrato a sorpresa un +0,5% su base mensile, in calo rispetto al precedente +0,6%, ma la previsione degli economisti era per un -0,2%.

A Milano bene Eni, Bper, Popolare di Sondrio e Maire. Vola Ferragamo, Stm non rimbalza

Sul listino milanese Eni si apprezza dell’1,98% a 15,89 euro dopo aver archiviato i primi nove mesi del 2025 con un utile netto di 2,518 miliardi di euro, in crescita del 5%. Nel terzo trimestre l'utile è salito del 54% a 803 milioni. L'utile netto adjusted è riusltato pari a 3,793 miliardi (-13%). Nel terzo trimestre 2025 l'ebit proforma adjusted del gruppo è stato solido a 3 miliardi, nonostante la flessione del 14% del prezzo del petrolio e l'apprezzamento dell'euro sul dollaro (+6%), i cui effetti sono stati mitigati dalla crescita dei volumi e dalle azioni di efficienza.

Eni ha aumentato di 0,3 miliardi il programma 2025 di acquisto di azioni fino a 1,8 miliardi sulla base dei rilevanti progressi strategici compiuti e di una stima più elevata di generazione di cassa.


Equita ha un rating buy e un target price a 16,50 euro sull’azione. «Riteniamo che ci sia valore nel titolo e che il modello satellitare stia permettendo di farlo emergere. Con una remunerazione totale agli azionisti del 10%: rendimento del dividendo 7% e del buyback 3% confermiamo il rating buy», afferma Equita.

Mentre l’agenzia di rating Morningstar Dbrs, a seguito del miglioramento del merito di credito dell'Italia dello scorso 17 ottobre, ha alzato i rating a lungo termine di Banco Bpm (+0,29% a 12,19 euro), Intesa Sanpaolo (+0,35% a 5,46 euro), Bper Banca (+1,96% a 9,66 euro), Banca Popolare di Sondrio (+1,76% a 13,56 euro) ad A (low) da BBB (high) con trend stabile.

Conti anche per Ferragamo (azione sospesa con un teorico +14,19%) che ha chiuso il terzo trimestre del 2025 con ricavi in leggera crescita e sopra le attese, grazie alla solida domanda negli Stati Uniti che ha più che controbilanciato la debolezza dell'area asiatica. Ernesto Greco, membro del cda, ha confermato che la ricerca del nuovo ceo va avanti.

E se quelli di Stm (-0,05% a 21,89 euro), soprattutto l’outlook sul quarto trimestre del 2025, sono stati indigesti (-14% l’azione il 23 ottobre; Barclays ha tagliato il target price da 22 a 20 euro, rating underweight; Td Cowen da 27 a 25 dollari, rating hold) al mercato, Maire (+3,64% a 13,38 euro) punta a chiudere qualche acquisizione in Europa per la fine dell'anno con un impatto atteso positivo sui ricavi e redditività nel 2026, come ha detto il ceo, Alessandro Bernini, nella call con gli analisti sui risultati dei nove mesi chiusi con utile netto in crescita del 41,8%.

Leggi anche:

Ore 07:50 Europa attesa positiva. Francia al test di Moody’s

Borse europee attese in frazionale rialzo (+0,25% il futures sull’Eurostoxx50) in avvio di seduta, in linea con i futures statunitensi (+0,16% quello sul Dow Jones e +0,25% quello sull’S&P500) dopo che La Casa Bianca ha confermato che il presidente, Donald Trump, incontrerà l’omologo cinese, Xi Jinping, il 30 ottobre, durante un vertice Asia-Pacifico, mentre le tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali rimangono elevate.

Trump interrompe i negoziati commerciali con il Canada

Invece, Trump ha interrotto tutti i negoziati commerciali con il Canada, accusandolo di aver citato erroneamente l'ex presidente, Ronald Reagan, in una campagna pubblicitaria contro i dazi. «A causa del loro comportamento vergognoso, tutti i negoziati commerciali con il Canada sono con la presente terminati», ha scritto Trump sul suo social network Truth.

L’inflazione sale in Giappone, focus su quella in Usa

L’euro perde lo 0,10% e scivola a 1,16054 dollari. Il rialzo dei costi energetici ha spinto l'inflazione in Giappone per la prima volta in quattro mesi. È rimasta al di sopra del target del 2% fissato dalla BoJ. A settembre l'indice dei prezzi al consumo è infatti aumentato a +2,9% dal +2,7% di agosto.

Alle 8 sono attese le vendite al dettaglio a settembre della Gran Bretagna, alle 08:45 l’indice sulla fiducia dei consumatori a ottobre della Francia, alle 10 l’indice Pmi servizi preliminare a ottobre, l’indice Pmi manifatturiero preliminare a ottobre e l’indice Pmi composito preliminare a ottobre dell’Eurozona.

Dato molto importante in chiave Fed (dovrebbe tagliare i tassi di interesse di 25 punti base la prossima settimana) l’inflazione a settembre negli Stati Uniti (14:30). Alle 15:45 seguono l’indice Pmi manifatturiero preliminare a ottobre e l’indice Pmi servizi preliminare sempre a ottobre. Mentre alle 16 tocca al dato sulle vendite di nuove case a settembre e all’indice sulla fiducia della famiglie (Michigan) finale a ottobre.

Francia al test di Moody’s

Non meno importante il giudizio di Moody's, che ha già tagliato il rating ad Aa3 lo scorso dicembre e ha un outlook stabile, sul debito sovrano della Francia (il rendimento degli Oat 10 anni sale al 3,37%) e di S&P sul debito sovrano del Belgio. Lo scorso 16 ottobre il premier francese Sébastien Lecornu è sopravvissuto a due voti di sfiducia in parlamento, ottenendo il sostegno cruciale del Partito socialista per il suo impegno a sospendere, fino a dopo le elezioni presidenziali del 2027, la contestata riforma del sistema pensionistico del presidente Emmanuel Macron. Nonostante la tregua, le mozioni hanno messo in evidenza la fragilità dell'amministrazione Macron a metà del suo ultimo mandato.

Il petrolio storna, ma le tensioni geopolitiche restano alte, anche in Venezuela

I prezzi del petrolio stornano dopo la corsa (+5%) nella sessione precedente, rimanendo comunque sulla buona strada per un aumento settimanale del 7% circa, poiché le nuove sanzioni statunitensi contro le principali compagnie petrolifere russe e il nuovo pacchetto di sanzioni dell’Unione Europea hanno alimentato i timori di interruzioni dell’offerta. Il futures sul Brent arretra dello 0,38% a 65,74 dollari al barile, mentre quello sul Wti dello 0,42% a 61,53 dollari al barile.

Il 23 ottobre gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni contro Rosneft e Lukoil, le due maggiori compagnie petrolifere russe, per limitare la capacità del Cremlino di finanziare la guerra in Ucraina attraverso le entrate petrolifere. Di riflesso le raffinerie in Cina e in India, principali acquirenti di greggio russo, hanno iniziato a sospendere o a ridurre drasticamente le importazioni dalla Russia. Allo stesso tempo, l’Unione Europea ha approvato il suo 19º pacchetto di sanzioni contro Mosca che include un divieto graduale delle importazioni di gas naturale liquefatto russo e ulteriori restrizioni rivolte a navi e transazioni finanziarie legate alla rete petrolifera di Mosca.

«Dobbiamo aspettare per vedere se queste ultime sanzioni saranno più efficaci o se la Russia riuscirà ad aggirarle, come ha fatto con le limitazioni imposte all’inizio dell’anno. In ogni caso, una posizione più dura degli Stati Uniti nei confronti della Russia rappresenta un cambiamento di politica», affermano gli analisti di Ing.

Gli investitori stanno monitorando anche la situazione geopolitica. La Casa Bianca ha confermato che Trump incontrerà il presidente cinese, Xi Jinping, il 30 ottobre, durante un vertice Asia-Pacifico, mentre le tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali rimangono elevate. L’annuncio dell’incontro ha offerto un leggero sollievo ai mercati globali, alimentando le speranze di una possibile distensione.

Mentre una nave da guerra statunitense e un corpo dei Marines sono attesi a Trinidad e Tobago, Paese confinante con il Venezuela, a partire da domenica per delle esercitazioni militari.

A Milano occhio a Eni, Banco Bpm, Intesa Sanpaolo, Bper, Popolare di Sondrio, Ferragamo, Stm e Maire

Sul listino milanese attenzione a Eni che ha archiviato i primi nove mesi del 2025 con un utile netto di 2,518 miliardi di euro, in crescita del 5%. Nel terzo trimestre l'utile è salito del 54% a 803 milioni. L'utile netto adjusted è riusltato pari a 3,793 miliardi (-13%). Nel terzo trimestre 2025 l'ebit proforma adjusted del gruppo è stato solido a 3 miliardi, nonostante la flessione del 14% del prezzo del petrolio e l'apprezzamento dell'euro sul dollaro (+6%), i cui effetti sono stati mitigati dalla crescita dei volumi e dalle azioni di efficienza.

Eni ha aumentato di 0,3 miliardi il programma 2025 di acquisto di azioni fino a 1,8 miliardi sulla base dei rilevanti progressi strategici compiuti e di una stima più elevata di generazione di cassa.


Equita ha un rating buy e un target price a 16,50 euro sull’azione. «Riteniamo che ci sia valore nel titolo e che il modello satellitare stia permettendo di farlo emergere. Con una remunerazione totale agli azionisti del 10%: rendimento del dividendo 7% e del buyback 3% confermiamo il rating buy», afferma Equita.

Mentre l’agenzia di rating Morningstar Dbrs, a seguito del miglioramento del merito di credito dell'Italia dello scorso 17 ottobre, ha alzato i rating a lungo termine di Banco Bpm, Intesa Sanpaolo, Bper Banca, Banca Popolare di Sondrio ad A (low) da BBB (high) con trend stabile.

Conti anche per Ferragamo che ha chiuso il terzo trimestre del 2025 con ricavi in leggera crescita e sopra le attese, grazie alla solida domanda negli Stati Uniti che ha più che controbilanciato la debolezza dell'area asiatica. Ernesto Greco, membro del cda, ha confermato che la ricerca del nuovo ceo va avanti.

E se quelli di Stm, soprattutto l’outlook sul quarto trimestre del 2025, sono stati indigesti (-14% l’azione il 23 ottobre) al mercato, Maire punta a chiudere qualche acquisizione in Europa per la fine dell'anno con un impatto atteso positivo sui ricavi e redditività nel 2026, come ha detto il ceo, Alessandro Bernini, nella call con gli analisti sui risultati dei nove mesi chiusi con utile netto in crescita del 41,8%.

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