https://www.mbnews.it/2024/10/no-pedemontana-a-desio-raccolte-oltre-160-firme-per-chiedere-unassemblea-pubblica/
No Pedemontana, a Desio raccolte oltre 160 firme per chiedere un’assemblea pubblica
I comitati chiedono trasparenza su Pedemontana e sui futuri cantieri. Intanto precisano: "I lavori per la tratta C non sono ancora partiti, gli unici cantieri predisposti riguardano la bonifica delle zone contaminate da diossina e la ricerca di ordigni bellici. I lavori non partono perché Pedemontana, che sta incontrando problemi, non è in grado di farli partire".
Oltre 160 firme sono state raccolte dai comitati No Pedemontana, molte delle quali ieri al banchetto allestito in centro a Desio, in occasione della Festa patronale. L’obiettivo è quello di chiedere alla società autostradale di organizzare un incontro pubblico e al comune di Desio di farsi portatore di questa esigenza, per informare i cittadini sui futuri cantieri e i lavori di bonifica della diossina. L’iniziativa di domenica è stata promossa, in particolare, dal coordinamento No pedemontana, circolo Legambiente “Giussani” di Desio, comitato di quartiere San Giorgio, Comitato Suolo Libero. I volontari attivisti sono stati tutto il giorno al gazebo allestito in via Garibaldi con i loro cartelloni e i volantini, per spiegare ai cittadini che cosa accadrà sul territorio quando inizieranno i lavori. A Pedemontana e al comune di Desio chiedono di organizzare l’incontro pubblico proprio per chiarire e informare sui cantieri e sulle conseguenze alla viabilità.
Dove saranno i mega cantieri e quali strade saranno attraversate dai camion? Quanta terra verrà movimentata, quante ore al giorno e quante emissioni nocive si disperderanno nell’aria? Come cambierà la viabilità? Sono alcune delle domande che gli ambientalisti rivolgono alla società Pedemontana e al comune di Desio. I referenti delle associazioni e dei comitati locali al banchetto di domenica hanno parlato con i cittadini di questi temi e anche delle forti preoccupazioni per l’arrivo della nuova infrastruttura a cui hanno sempre manifestato contrarietà.
Intanto il comitato per la difesa del territorio di Lissone, attraverso un comunicato, fa alcune precisazioni: i lavori per la costruzione della tratta C di Pedemontana non sono ancora iniziati. “Da due anni ormai Pedemontana, partecipando ad assemblee pubbliche, definisce soglie temporali per la partenza dei lavori, soglie temporali che poi, puntualmente, vengono disattese. È successo così per settembre 2023, dicembre 2023, marzo 2024 e, infine, giugno 2024. Nel dicembre 2023 lo stesso Ministro Salvini in un evento pubblico svoltosi a Meda annunciava l’inizio dei lavori, di cui a 10 mesi di distanza non si vede traccia. Gli unici cantieri che sono stati predisposti sono cantieri per l’avvio della bonifica delle zone contaminate da diossina e alcune aree di lavoro per la ricerca di ordigni bellici nel sottosuolo (operazioni, quest’ultime, obbligatorie per legge). Certo, alcuni espropri sono stati sciaguratamente portati a compimento, ma tanti altri sono ancora sottoposti a ricorsi formulati dai proprietari delle aree”.
“I lavori non partono”
“Lo sappiamo – prosegue il comitato – la realizzazione di autostrada Pedemontana nei comuni della tratta C è un progetto approvato e appaltato, ma sappiamo anche che Regione Lombardia, nella realizzazione di quest’opera, sta incontrando innumerevoli problemi, di natura finanziaria nel recuperare i soldi necessari, di controllo del territorio portando a termine gli espropri, e, infine, nell’ottenere l ‘approvazione della tratta D breve, tratto non ancora approvato e non ancora finanziato. Per tutti questi motivi ci sentiamo di dire che i lavori non partono, semplicemente perché Pedemontana non è in grado di farli partire. Per quale motivo allora Pedemontana e Regione Lombardia dichiarano deliberatamente qualcosa che poi non riescono a realizzare ? Si tratta di semplice inefficienza? Noi crediamo di no, crediamo si tratti di propaganda, con lo scopo di convincere la popolazione che ormai non c’è più nulla da fare, e la finalità di disinnescare il dissenso ormai sempre più diffuso”.
Giovedì l’assemblea pubblica a Santa Margherita di Lissone
“Questa autostrada – conclude il comitato – rappresenta un buco nero per le finanze pubbliche, un rischio per le ultime aree verdi rimaste in Brianza, e una sciagura per un intero territorio minacciato da un cantiere infinito”.
Il comitato invita tutti i cittadini all‘assemblea pubblica in programma giovedì prossimo 10 ottobre a Santa Margherita di Lissone
alle 21. Sarà un’occasione per informarsi sullo stato delle cose e per
condividere con i movimenti “No Pedemontana” le prossime iniziative.
leggi anche
leggi anche
commenta
Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di MBNews, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.