lunedì 2 novembre 2015

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Italia: cargo di bombe per l'Arabia Saudita che bombarda lo Yemen
Armamenti
“E’ inaccettabile che giorno in cui l’UE ha assegnato il Premio Sakharov al blogger saudita incarcerato Raif Badawi, dall’Italia siano partite nuove bombe destinate all’Arabia Saudita che sta bombardando lo Yemen”. Il comunicato di Rete Disarmo, Amnesty Italia e OPAL Brescia.
“E’ inaccettabile che ieri, giorno in cui l’Unione Europea ha assegnato il Premio Sakharov al blogger saudita incarcerato Raif Badawi, dall’Italia siano partite nuove bombe destinate all’Arabia Saudita, il paese che guida la coalizione la quale – senza alcun mandato internazionale – da sette mesi sta bombardando lo Yemen causando migliaia di morti tra i civili. Ribadiamo la nostra richiesta al Governo italiano di sospendere l’invio di bombe e armamenti a tutti i paesi militarmente impegnati nel conflitto in Yemen”. Lo chiedono con un comunicato congiunto la Rete Italiana per il Disarmo, Amnesty International Italia e l’Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere e Politiche di Difesa e Sicurezza (OPAL) di Brescia.
Secondo quando diffuso da fonti di stampa locale, tra ieri mattina diverse tonnellate di bombe e munizionamento sono state imbarcate all’aeroporto di Cagliari Elmas su un cargo Boeing 747 della compagnia azera Silk Way con destinazione Arabia Saudita: il cargo, rintracciato dai sistemi di rilevamento, è giunto a Taif, città saudita dove c’è un base militare della Royal Saudi Armed Forces.
“Si tratta – commenta Giorgio Beretta, analista dell’Osservatorio OPAL di Brescia – con ogni probabilità di una nuova fornitura di bombe fabbricate nell’azienda tedesca RWM Italia di Domusnovas che prosegue le spedizioni degli ultimi anni (si veda l’allegato in pdf). Sappiamo che ordigni inesplosi del tipo di quelli inviati dall’Italia, come le bombe MK84 e Blu109, sono stati ritrovati in diverse città dello Yemen bombardate dalla coalizione saudita e il nostro Ministero degli Esteri non ha mai smentito che le forze militari saudite stiano impiegando anche ordigni prodotti in Italia in questo conflitto” – conclude Beretta...

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