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a white plate topped with pasta and lobster

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a white plate topped with pasta and meat next to an eggplant cucumber

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the collage shows different types of food on plates and desserts, with words that read antipasti dinatale ricotte che passione

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22/12/2025, ore 18.41, da https://www.milanofinanza.it/news/borse-oggi-diretta-22-dicembre-2025-chiusura-apertura-europee-borsa-milano-ftse-mib-piazza-affari-202512220736076302 

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Borse oggi in diretta | Il Ftse Mib chiude in calo (-0,4%) con Stellantis e Campari. Bene Saipem e Diasorin

22 dicembre 2025, 07:35 Ultimo aggiornamento: 18:23

Chiudono in ribasso anche le altre borse europee: il Cac 40 di Parigi cede circa lo 0,4%, come il Ftse 100 di Londra. Piatta Francoforte. A Wall Street i principali indici viaggiano sopra la parità | IL VIDEO

  • Ore 15:30 Wall Street apre in rialzo

  • Ore 14:30 Borse Ue deboli in attesa di Wall Street
  • Ore 13:15 Ftse Mib ancora in rosso con le utility, futures Usa positivi
  • Ore 11:40 Il Ftse Mib resta in calo con Tim, Stm regge alle vendite 
  • Ore 10:30 Il Ftse Mib vira al ribasso. Tim affonda, non la risparmio
  • Ore 09:05 Ftse Mib poco mosso, bene Saipem e Tim
  • Ore 07:30 Europa attesa in calo con escalation tra Iran e Israele. Volano oro, argento e petrolio

Il Ftse Mib chiude a 44.594 punti, in calo dello 0,4%. Tra le blue chip sale Diasorin che guadagna il 4,7% dopo l’annuncio di un nuovo piano di buyback. Bene anche Saipem (+4,3% grazie a un nuovo contratto da 3,1 miliardi di dollari in Qatar), Tim (+2,6%) e Nexi (+1,9%). In calo Stellantis (-4,6%), Campari (-2,4%) e Mps (-1%). Spread a 66 punti. 

Chiudono in ribasso anche le altre borse europee: il Cac 40 di Parigi cede circa lo 0,4%, come il Ftse 100 di Londra. Piatta Francoforte. Negli Stati Uniti, dopo due ore di scambi, i principali indici viaggiano sopra la parità. 

Ore 15:30 Wall Street apre in rialzo

Wall Street apre positiva con il Dow Jones che guadagna lo 0,4%, l’S&P 500 lo 0,5% e il Nasdaq lo 0,4%. Gli investitori aspettano il tradizionale «rally di Babbo Natale» contando che, storicamente, le azioni tendono a salire nelle ultime cinque sedute di dicembre e nelle prime due di gennaio. Dal 1950 l’S&P 500 ha registrato in media un guadagno dell’1,3% durante questo periodo. Sul fronte dei dati i pochi giorni di mercato aperto che ci separano dalla fine dell’anno non presentano grandi spunti. «Questa settimana la giornata più interessante sarà quella del 23 dicembre, quando negli Usa verranno pubblicati il pil del terzo trimestre, ritardato dallo shutdown, e la fiducia dei consumatori», commentano gli strategist di Mps.

All’avvio dei mercati americani il Ftse Mib viaggia a 44.607 punti, in calo dello 0,3%. Tra le blue chip sale Saipem, che guadagna il 4% sull’onda di un nuovo contratto da 3,1 miliardi di dollari in Qatar, seguita da Tim (+3%) e Nexi (+2%). In calo Stellantis (-3%), Campari (-2,2%) e A2a (-1,5%).

Ore 14:30 Borse Ue deboli in attesa di Wall Street

Le borse europee restano fiacche (Dax -0,08%, Cac40 -0,5%, Ftse100 -0,51% e Ftse Mib -0,16% a 44.685 punti alle 14:30 con Campari, Snam, Stellantis e Terna i peggiori, Tim si è ripresa, guadagna l’1,7% e la risparmio che verrà convertita in ordinaria schizza del 7,8%) in un clima festivo che vede volumi modesti. La Commissione Europea ha detto che sta considerando un sistema di prezzi minimi come valida alternativa ai dazi europei imposti sui veicoli elettrici di produzione cinese e che continuerà a valutare questa opzione insieme alla Cina.

«Nelle scorse settimane abbiamo riscontrato un primo potenziale positivo per un impegno sui prezzi nel settore dei veicoli elettrici a batteria», ha detto il portavoce della Commissione Ue, Olof Gill, in una conferenza stampa. L’euro accelera al rialzo (+0,48% a 1,1748 dollari). Il flusso di dati economici è destinato a rimanere contenuto nelle prossime due settimane a causa delle festività di Natale e Capodanno. Tuttavia, «riteniamo che un miglioramento delle prospettive economiche globali peserà sul dollaro statunitense nei prossimi mesi», affermano gli esperti di Cba. «Il dollaro tende infatti a indebolirsi quando l'economia globale è in miglioramento».

Ore 13:15 Ftse Mib ancora in rosso con le utility, futures Usa positivi

Milano resta in leggero calo in Europa (-0,15% a 44.690 punti alle 13:15 l’indice Ftse Mib, spento dalle utility, Tim, Buzzi, Stellantis, Campari) mentre Parigi cede lo 0,37%, Francoforte è piatta e Londra lo 0,44%. I futures Usa preannunciano un avvio positivo di Wall Street (+0,31% il futures sull’S&P500). Petrolio, oro e argento si confermano in netto rialzo a causa delle tensioni geopolitiche tra l’Iran e Israele, tra gli Stati Uniti e il Venezuerla e tra la Cina e il Giappone. 

In particolare, funzionari israeliani hanno avvertito l'amministrazione Trump nel fine settimana che un'esercitazione missilistica dei Guardiani della rivoluzione iraniana potrebbe servire da copertura per un attacco contro Israele, secondo quanto ha riferito il sito Axios. La tolleranza al rischio delle forze di difesa israeliane è  inferiore rispetto al passato, due anni dopo l'attacco a sorpresa di Hamas del 7 ottobre del 2023, preceduto da una serie di attività sospette ignorate.

Ore 11:40 Il Ftse Mib resta in calo con Tim, Stm regge alle vendite 

Anche se i futures Usa resta positivi (+0,06% quello sul Dow Jones e +0,30% quello sull’S&P500), a Milano il Ftse Mib perde lo 0,26% a 44.642 punti alle 11:40, affossato dalle utilities, da Tim (-2,29%) e da Stellantis (-2,5%).

Stm regge alle vendite dopo l’accordo con Oversonic Robotics

Resta a galla Stm (-0,05%) che con Oversonic Robotics, azienda italiana specializzata in robotica umanoide cognitiva, ha siglato un accordo per l'introduzione dei robot umanoidi cognitivi RoBee personalizzati all'interno dei processi produttivi e logistici di diversi impianti del gruppo italo francese nel mondo.

Si tratta della prima volta che un'azienda del settore dei semiconduttori integra operativamente robot umanoidi cognitivi all'interno delle proprie fabbriche, segnando un punto di svolta nell'evoluzione dell'industria manifatturiera avanzata. Il primo robot umanoide è già operativo presso lo stabilimento ST di packaging avanzato e test a Malta.

Spread Btp/Bund a ridosso dei minimi dal 2009

Dopo un avvio in lieve calo, il secondario italiano recupera terreno portandosi sulla parità a metà mattina, in un mercato caratterizzato da scambi rarefatti per la imminente pausa natalizia.

Lo spread Btp/Bund è fermo a 65,24 punti base, a ridosso dei minimi dal 2009, con il rendimento del decennale italiano al 3,55% in linea con la chiusura di venerdì 19 dicembre. Gli scambi così esigui in vista del Natale aumentano le possibilità che lo spread con il Bund tocchi nuovi minimi. I mercati monetari prezzano tassi fermi nella zona euro per tutto l'anno prossimo e vedono chance del 50% di un primo aumento entro aprile del 2027.

Ore 10:30 Il Ftse Mib vira al ribasso. Tim affonda, non la risparmio

L’indice Ftse Mib di Piazza Affari vira al ribasso. Alle 10:30 perde lo 0,19% a 44.673 punti con Tim la peggiore (-5,48%), non l’azione di risparmio (+1,5%) dopo che il cda del colosso tlc ha approvato la conversione in ordinarie. Male anche Stellantis (-2%) e tutte le utilities, in particolare Enel e Snam in calo di oltre un punto percentuale. Giù dell’1,5% anche Buzzi.

L’euro si rafforza dello 0,33% a 1,1729 dollari. A novembre 2025 i prezzi alla produzione dell'industria in Italia sono aumentati dell'1% rispetto al mese precedente, mentre nel confronto su base annua sono scesi dello 0,2% su base annua, a fronte di un più 0,1% annuo a ottobre. Al netto del comparto energetico, invece, i prezzi hanno registrato un incremento congiunturale più contenuto (+0,3%) e nella dinamica annua una lieve accelerazione a +1%, dal +0,7% di ottobre.

State Street Investment Management resta positiva sulle azioni

State Street Investment Management mantiene una visione costruttiva verso il mercato azionario, pur riconoscendo che le valutazioni di mercato sono elevate, e non solo negli Stati Uniti. L'intelligenza artificiale continuerà a essere un tema centrale nel 2026. Si prevede che gli investimenti in conto capitale delle Magnificent 7 crescerà fino a circa 520 miliardi di dollari nel 2026, con un aumento superiore al 30% su base annua.

Tuttavia, la spesa per l'intelligenza artificiale comporta dei rischi. Un rallentamento inaspettato, soprattutto tra gli hyperscaler, potrebbe interrompere la ripresa del mercato che ha trovato le sue radici nella crescita degli utili. «Ma il focus non è solo sui titoli tecnologici a grande capitalizzazione statunitensi: emergono segnali di ripresa per le small cap, che storicamente hanno sovraperformato quando l’economia migliora e la politica monetaria si allenta», indica State Street Investment Management.

Dal canto loro le azioni europee hanno ridotto il divario di performance con gli Stati Uniti, sostenute da nuovi stimoli fiscali incentrati sulla spesa per la difesa, sia militare che per la sicurezza informatica. «Tuttavia, la portata degli investimenti nell'intelligenza artificiale negli Stati Uniti supera di gran lunga gli sforzi europei e per essere competitivi è essenziale superare gli ostacoli normativi e promuovere gli ecosistemi tecnologici. I settori Tech, Utilities e Industrials dovrebbero rimanere al centro dell'attenzione nel prossimo anno», conclude State Street Investment Management.

Ore 09:05 Ftse Mib poco mosso, bene Saipem e Tim

Borse europee caute in avvio di seduta (Dax -0,04%, Cac40 -0,13%, Ftse100 -0,40% e Ftse Mib +0,01% a 44.761 punti) a causa dell’escalation tra Iran e Israele e tra Stati Uniti e Venezuela. Inoltre, il principale consigliere in politica estera del presidente russo Putin, Yuri Ushakov, ha detto che le modifiche avanzate da Ue e Kiev alle proposte statunitensi per porre fine al conflitto in Ucraina non migliorano le prospettive di pace.

I dettagli del piano americano, venuti alla luce il mese scorso, hanno sollevato i timori di Ue ed Ucraina di uno sbilanciamento a favore di Mosca e che l'amministrazione Usa possa costringere Kiev a concessioni eccessive. La Francia, intanto, ha accolto con cautela i segnali di apertura al dialogo provenienti da Mosca.

Spread Btp/Bund poco mosso a 65

Lo spread Btp/Bund è poco mosso a 65 punti base con il rendimento del Btp 10 anni in leggero aumento al 3,55%. Le emissioni lorde di titoli di Stato a medio-lungo termine l'anno prossimo saranno comprese in un intervallo tra 350 e 365 miliardi di euro, pressoché in linea con il 2025, secondo quanto ha stimato il Tesoro nelle linee guida per la gestione del debito pubblicate venerdì 19 dicembre.

A Milano bene Saipem, Tim e Nexi. Stonano Enel, Stellantis e Fincantieri

A Piazza Affari Saipem spunta un +2,78% a 2,44 euro dopo che, in partnership con Offshore Oil Engineering Co., si è aggiudicata da QatarEnergy Lng un contratto Epci offshore per il pacchetto Ccomp5 del progetto North Field Production Sustainability Offshore Compression Complexes. Il valore complessivo del contratto è di 4 miliardi di dollari e la quota parte di Saipem ammonta a 3,1 miliardi di dollari. Il progetto North Field Production Sustainability è parte della strategia di QatarEnergy Lng per mantenere e incrementare la capacità produttiva del North Field, il più grande giacimento di gas naturale non associato al mondo, situato al largo della costa nord-orientale del Qatar.

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Il contratto assegnato a Saipem, dalla durata complessiva di circa 5 anni, prevede l'installazione di due impianti di compressione. Jefferies ha confermato il rating buy e il target price a 3,3 euro sull’azione. «Questo nuovo contratto», sottolinea il broker, «si aggiunge ai pacchetti Epci Comp2, da 4,5 miliardi di dollari, il singolo contratto offshore più grande per valore nella storia della società, e Comp3, da circa 4 miliardi di dollari» assegnati a Saipem nell'ottobre 2022 e nel settembre 2024.

Mentre Tim (+0,32% a 0,5036 euro) ha comunicato che la Corte di Cassazione ha emesso una sentenza a suo favore in una lunga controversia sulle concessioni, confermando che il gruppo ha diritto a poco più di 1 miliardo di euro per chiudere una disputa che si trascina da oltre vent'anni. Inoltre il 21 dicembre si è riunito il cda, inizialmente previsto per il 29 dicembre, che ha proposto la conversione delle azioni risparmio (+5,78% a 0,6076 euro) in ordinarie e la riduzione volontaria del capitale sociale (a 6 miliardi) con un rapporto pari a 1 azione ordinaria per ciascuna azione di risparmio detenuta, più un conguaglio in denaro di 0,12 euro per azione. I soci sono chiamati al voto il 28 gennaio in assemblea.

Quanto a Stellantis (-0,30% a 7,87 euro), l’ad, Antonio Filosa, ha detto sabato 20 dicembre, in un'intervista al Financial Times, che il nuovo pacchetto di misure per l'industria automobilistica proposto nei giorni scorsi dall'Ue mette a rischio gli investimenti dei produttori nell'area.

E se Poste Italiane (+0,14% a 21,53 euro) e l'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato hanno esercitato i diritti di opzione per l'acquisto dal ministero dell'Economia e delle Finanze dell'intero capitale di PagoPA per 500 milioni di euro, a conclusione del piano di riacquisto di azioni proprie, avviato il primo di agosto, Enel (-0,76% a 8,67 euro) detiene complessivamente al 16 dicembre 133.554.875 azioni proprie, pari all’1,3137% circa del capitale sociale.

Tra le banche è stabile a 12,93 euro Banco Bpm. Crédit Agricole sta valutando di presentare una lista autonoma per il rinnovo del cda dell’istituto di credito guidato da Giuseppe Castagna. Secondo quanto risulta MF-Milano Finanza il gruppo francese, primo azionista di Piazza Meda con il 19,8% del capitale e pronto a salire oltre il 20% previa autorizzazione della Bce, starebbe pensando di correre da solo. Rispetto all'ultimo rinnovo del 2023 il pacchetto azionario è raddoppiato e potrebbe presto avvicinarsi al 30%, anche grazie all'innalzamento della soglia d'opa previsto dal nuovo Tuf. 

Sempre secondo quanto riportato da MF-Milano Finanza Cassa Depositi e Prestiti starebbe valutando un rafforzamento della propria partecipazione in Nexi (+0,87% a 4,065 euro) fino a una quota prossima al 30%, soglia rilevante alla luce del nuovo Testo Unico della Finanza. L’operazione, che potrebbe avvenire anche con il coinvolgimento di altri investitori italiani, avrebbe l’obiettivo di consolidare il controllo di un asset considerato strategico nel settore dei pagamenti digitali. Attualmente Cdp detiene il 19,14% del capitale, mentre una quota significativa è in mano ai fondi internazionali, tra cui Hellman & Friedman, Bain, Advent e Clessidra.

Infine, si ricorda che oggi, 22 dicembre, Fincantieri (-0,61% a 16,31 euro) farà il suo ingresso nel paniere principale di Piazza Affari, in sostituzione di Interpump (+0,13% a 46,68 euro) che passerà al Ftse Italia MidCap (il listino che raggruppa le società di Borsa Italiana a media capitalizzazione) dove entra anche Fiera Milano (+0,13% a 7,55 euro) in sostituzione di doValue (+0,42% a 2,83 euro). Invece, Aeroporto G.Marconi di Bologna (+1% a 9,94 euro) rientrerà al segmento Star.

Ore 07:30 Europa attesa in calo con escalation tra Iran e Israele. Volano oro, argento e petrolio

Borse europee attese in leggero calo (-0,21% il futures sull’Eurostoxx50) con l’escalation tra Iran e Israele e nonostante il rimbalzo dei titoli tecnologici e dei produttori di chip sia a Wall Street sia in Asia, dopo che si sono attenuate le preoccupazioni per l’elevata spesa legata all’AI e per le valutazioni tirate, mentre gli investitori valutavano la decisione della Cina di mantenere invariati i tassi. I principali indici di Wall Street hanno chiuso la scorsa settimana in modo contrastato, mentre i futures registrano un lieve rialzo (+0,02% quello sul Dow Jones e +0,20% quello sull’S&P500).

Hammack (Fed) non vede la necessità di modificare i tassi almeno fino alla primavera del 2026

Il dollaro è debole nei confronti dell’euro (+0,21% a 1,1716) dopo che il presidente della Fed di Cleveland, Beth Hammack, ha detto di non vedere la necessità di modificare i tassi, attualmente tra il 3,5% e il 3,75%, almeno fino alla primavera del 2026, come ha riportato domenica 21 dicembre il Wall Street Journal. La Hammack si è opposta ai recenti tagli dei tassi perché è più preoccupata per l'inflazione elevata che per la fragilità del mercato del lavoro. L'anno prossimo la Hammack sarà un membro votante del Fomc.

Invece, per la Bce parlano alle 9 Simkus, alle 11 Vujcic e alle 14 Kazimir. Mentre alle 8 è in agenda il dato sul pil finale del terzo trimestre della Gran Bretagna. E alle 10 l’indice dei prezzi alla produzione a novembre dell’Italia.

Escalation tra Iran e Israele, Stati Uniti e Venezuela. Il petrolio si infiamma

I prezzi del petrolio tornano a infiammarsi (futures sul Wti +1,10% a 57,14 dollari al barile e sul Brent +1% a 61,10 dollari al barile) per le preoccupazioni per l’escalation delle ostilità tra Iran e Israele e tra Stati Uniti e Venezuela. Il capo di stato maggiore dell'esercito israeliano ha lasciato intendere che Israele potrebbe colpire nuovamente l'Iran.

L'esercito colpirà i nemici di Israele «ovunque sarà necessario, su fronti vicini e lontani», ha dichiarato il 21 dicembre il tenente generale, Eyal Zamir. L'Iran, ha aggiunto, «è colui che ha finanziato e armato l'anello di strangolamento attorno a Israele e che ha sostenuto i piani di distruzione. I nostri nemici hanno ancora una volta percepito la potenza dell'esercito israeliano, che continuerà a colpire dove sarà necessario, su fronti vicini e lontani».

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, e il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, dovrebbero incontrarsi negli Stati Uniti più avanti a dicembre, incontro nel quale il primo dovrebbe spingere per ulteriori azioni contro l’Iran. Ad aumentare l’incertezza geopolitica globale, notizie del fine settimana hanno riferito che gli Stati Uniti si starebbero preparando ad abbordare una terza petroliera al largo delle coste del Venezuela.

Washington, sotto la presidenza Trump, ha intensificato il controllo sul Venezuela, accusando il Paese di utilizzare i proventi del petrolio per finanziare il traffico di droga e l’immigrazione illegale verso gli Stati Uniti. La scorsa settimana Trump ha ordinato il blocco delle petroliere sanzionate in viaggio da e verso il Paese e ha anche ventilato la possibilità di una campagna terrestre contro la nazione sudamericana.

Al contempo un attacco di droni ucraini ha danneggiato due navi, due moli e ha scatenato un incendio in un villaggio sulla costa del Mar Nero nella regione russa di Krasnodar. L’incendio si è esteso fino a 1.500 metri quadrati. La regione del Mar Nero è vitale per le esportazioni energetiche e la logistica militare della Russia, confina con la Crimea e si trova nel raggio d'azione dei droni dell'Ucraina meridionale.

Nuovi record per oro e argento

Di pari passo i prezzi dell’oro e dell’argento che hanno toccato nuovi massimi storici,  L’oro spot è balzato dell’1,4% raggiungendo il massimo storico di 4.403,60 dollari l’oncia, superando il picco di ottobre, mentre i futures sull’oro sono balzati fino a un massimo di 4.442,55 dollari l’oncia. L’argento spot è salito di oltre il 3% toccando il record di 69,4545 dollari l’oncia, mentre i futures sull’argento hanno raggiunto un picco di 69,515 dollari l’oncia. Anche il platino spot è salito di oltre il 2% superando per la prima volta dal 2008 quota 2.000 dollari l’oncia, mentre il palladio si è apprezzato di quasi il 5% fino a quasi il top degli ultimi tre anni di 1.799,20 dollari l’oncia.

L’ultimo capitolo di un lungo rally perché le preoccupazioni per il rallentamento della crescita economica globale hanno incrementato la domanda di beni rifugio. Anche l’aumento delle scommesse su ulteriori tagli dei tassi di interesse negli Stati Uniti nel 2026 ha sostenuto la domanda di asset fisici. «L’oro è sostenuto da una serie di fattori strutturali e ciclici, tra cui il ciclo di allentamento della Fed, la domanda persistente da parte delle banche centrali e l’elevata incertezza geopolitica e politica. Anche quando alcuni fattori di breve termine si attenuano, l’oro continua a comportarsi come un’allocazione strategica di portafoglio piuttosto che come una copertura puramente tattica», sottolineano gli analisti di Ocbc, ma hanno avvertito che l’argento potrebbe subire una correzione in presenza di «segnali di rallentamento della domanda industriale o di preoccupazioni sulla crescita».

A Milano occhio a Saipem, Tim, Stellantis, Poste Italiane, Enel, Banco Bpm, Fincantieri, Interpump, Fiera Milano e doValue

A Piazza Affari attenzione a Saipem che, in partnership con Offshore Oil Engineering Co., si è aggiudicata da QatarEnergy Lng un contratto Epci offshore per il pacchetto Ccomp5 del progetto North Field Production Sustainability Offshore Compression Complexes. Il valore complessivo del contratto è di 4 miliardi di dollari e la quota parte di Saipem ammonta a 3,1 miliardi di dollari. Il progetto North Field Production Sustainability è parte della strategia di QatarEnergy Lng per mantenere e incrementare la capacità produttiva del North Field, il più grande giacimento di gas naturale non associato al mondo, situato al largo della costa nord-orientale del Qatar.

Il contratto assegnato a Saipem, dalla durata complessiva di circa 5 anni, prevede l'installazione di due impianti di compressione. Jefferies ha confermato il rating buy e il target price a 3,3 euro sull’azione. «Questo nuovo contratto», sottolinea il broker, «si aggiunge ai pacchetti Epci Comp2, da 4,5 miliardi di dollari, il singolo contratto offshore più grande per valore nella storia della società, e Comp3, da circa 4 miliardi di dollari» assegnati a Saipem nell'ottobre 2022 e nel settembre 2024.

Mentre Tim ha comunicato che la Corte di Cassazione ha emesso una sentenza a suo favore in una lunga controversia sulle concessioni, confermando che il gruppo ha diritto a poco più di 1 miliardo di euro per chiudere una disputa che si trascina da oltre vent'anni. Inoltre il 21 dicembre si è riunito il cda, inizialmente previsto per il 29 dicembre, che ha proposto la conversione delle azioni risparmio in ordinarie e la riduzione volontaria del capitale sociale (a 6 miliardi) con un rapporto pari a 1 azione ordinaria per ciascuna azione di risparmio detenuta, più un conguaglio in denaro di 0,12 euro per azione. I soci sono chiamati al voto il 28 gennaio in assemblea.

Quanto a Stellantis, l’ad, Antonio Filosa, ha detto sabato 20 dicembre, in un'intervista al Financial Times, che il nuovo pacchetto di misure per l'industria automobilistica proposto nei giorni scorsi dall'Ue mette a rischio gli investimenti dei produttori nell'area.

E se Poste Italiane e l'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato hanno esercitato i diritti di opzione per l'acquisto dal ministero dell'Economia e delle Finanze dell'intero capitale di PagoPA per 500 milioni di euro, a conclusione del piano di riacquisto di azioni proprie, avviato il primo di agosto, Enel detiene complessivamente al 16 dicembre 133.554.875 azioni proprie, pari all’1,3137% circa del capitale sociale.

Tra le banche è da monitorare Banco Bpm perché Crédit Agricole sta valutando di presentare una lista autonoma per il rinnovo del cda dell’istituto di credito guidato da Giuseppe Castagna. Secondo quanto risulta MF-Milano Finanza il gruppo francese, primo azionista di Piazza Meda con il 19,8% del capitale e pronto a salire oltre il 20% previa autorizzazione della Bce, starebbe pensando di correre da solo. Rispetto all'ultimo rinnovo del 2023 il pacchetto azionario è raddoppiato e potrebbe presto avvicinarsi al 30%, anche grazie all'innalzamento della soglia d'opa previsto dal nuovo Tuf. 

Infine, si ricorda che oggi, 22 dicembre, Fincantieri farà il suo ingresso nel paniere principale di Piazza Affari, in sostituzione di Interpump che passerà al Ftse Italia MidCap (il listino che raggruppa le società di Borsa Italiana a media capitalizzazione) dove entra anche Fiera Milano in sostituzione di doValue. Invece, Aeroporto di Bologna rientrerà al segmento Star.

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